❝Capitolo 1❞

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...che la minaccia di guerra avrebbe significato il ritorno dell'Omega

𝐖𝐞 𝐜𝐚𝐧'𝐭 𝐛𝐞𝐚𝐭 𝐭𝐡𝐞𝐦】

«Maestà, abbiamo problemi» disse Min Yoongi, il capo delle guardie.

«Dica» era inusuale per Min comportarsi in quel modo, dal suo tono traspariva agitazione e non era affatto da lui.

«Abbiamo ricevuto una minaccia»

«Chi è il mittente?» chiese. La questione doveva essere molto seria per destabilizzare la sua guardia più fidata.

«I Tyun» si bloccò, non riusciva più a muoversi. Com'era possibile?

I Tyun sono sempre stati il popolo nemico del regno Jeon. Furiosi, forti, intelligenti, un branco composto da soli Alpha e Beta, non si sa che fine abbiano fatto gli Omega...girano leggende che raccontano delle terribili violenze che furono costretti a subire, portando la loro completa estinzione all'interno di quel branco. Sono spietati ma non hanno mai attaccato, solo intimorito con distruzioni di case abbandonate o campi infertili al di fuori del confine. Potevano sembrare dei giochetti per divertirsi ma Jeon e i suoi abitanti sapevano che erano degli avvertimenti mirati al re. Per diversi anni si erano fermati ma avevano ripreso ad attaccare.

«Cosa hanno fatto?» riuscì a domandare.

«Hanno dato fuoco ad alcune capanne e campi del popolo»

Quella risposta lo fece reagire scattando in piedi, mancava poco e avrebbe rovesciato la sedia.

«È uno scherzo?»

Si erano sempre limitati a seminare distruzione fuori dal regno, che cos'era cambiato? Perché avevano deciso di attaccare all'interno?

E perché reagiva in quella maniera? Non aveva mai permesso che quei barbari prendessero il sopravvento sulle sue emozioni ma stava accadendo.

Non capiva com'era possibile che quella minaccia avesse trasmesso tali sensazioni negative, non solo a lui, ma anche a Min Yoongi, eppure non era la prima volta che ricevevano simili avvertimenti dai Tyun...forse perché erano tornati in azione dopo tanto tempo, cambiando obiettivo e concentrandosi nell'interno del regno.

«Non mi permetterei mai, Maestà. Mi permetta di esprimerle i miei pensieri»

Lo guardò accennando un assenso, così la guardia continuò.

«Non credo che l'abbiano fatto per puro caso, credo che questa volta vogliano una guerra»

«Perché lo pensa?» era un dubbio che, purtroppo, condivideva, ma voleva conoscere il ragionamento di Min e capire se avessero ragionato allo stesso modo.

«Hanno attaccato dopo tre anni. In questo lasso di tempo avranno avuto il tempo di allenarsi più duramente e stabilire un piano d'azione. Durante gli anni in cui commettevano piccoli crimini concentrati fuori al confine, è plausibile che abbiano voluto osservare il modo in cui reagivamo, ottenendo il nulla. Non abbiamo mai reagito e questo li ha portati a ritirarsi per un periodo, ma adesso sono tornati più forti. Hanno attaccato le costruzioni del popolo, dentro il confine, non ci vorrà molto tempo prima che attacchino nuovamente»

"Attaccare nel confine vuol dire attaccare il regno, ma per quale motivo colpire le costruzioni più isolate quando avrebbero potuto farlo con quelle più vicine al castello?"

«Che cosa propone?»

Non si sarebbe mai aspettato le successive parole del generale.

«Kim Taehyung»

Better in three ❘ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora