❝Capitolo 13❞

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"Non avrei dovevo urlargli contro?"

𝐍𝐨𝐭 𝐭𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐦𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧

Flashback

Tre giorni prima: continuo

"No, se lo merita per quello che mi fatto!"

Hyunjae era uscito con passo frettoloso dalla biblioteca lasciando Taehyung da solo e in lacrime. Nonostante la sua mente gli dicesse di tornare indietro, il principe continuò per la sua strada ignorandola e cercando di scacciare i suoi pensieri, tentando di convincere sé stesso che quello che aveva fatto era lecito e giusto.

Proseguì con sguardo basso e non si accorse dell'arrivo di suo padre ed entrambi si scontrarono.

«Tutto bene Hyunnie?» gli chiese preoccupato Jungkook, posando entrambi le sue mani sulle guance del principino e muovendogli la testa per controllare che non si fosse ferito.

«Sto bene papà. Sono solo-» si bloccò.

"Non voglio dirglielo"

Così rimase in silenzio, mentre Jungkook continuava a guardarlo negli occhi e Hyunjae notò il suo sguardo curioso, volendo sapere che cosa stesse per dire. Il principino non voleva far sapere di aver incontrato l'Omega e neppure che cosa gli avesse detto o fatto. Voleva solo dimenticare quell'incontro e fingere che non sia mai successo, ma sapeva bene che per quanto avrebbe provato a convincersi del contrario, non avrebbe mai potuto eliminare dalla sua mente quell'incontro così ravvicinato con una persona ritrovata dopo tutti quegli anni, soprattutto se quella persona è il proprio padre.

Jungkook si accorse dello sguardo, a tratti spaesato, di suo figlio e cercò di fargli terminare la frase pronunciata poco prima.

«Sei solo...?»

«Niente» tolse le mani del padre, ancora sulle sue guance e ricominciò a camminare.

Fine ricordo Hyunjae.

Inizio ricordo Jungkook e Taehyung.

Il re non poté far altro che osservarlo allontanarsi, ma spinto dalla curiosità analizzò meglio il lungo corridoio e capì subito.

In quel corridoio erano presenti due elementi che non gli sarebbero mai potuti sfuggire: Taehyung e la biblioteca, e se Hyunjae sembrava scosso voleva dire che si erano incontrati. Cercò di ripercorrere lo stesso percorso di suo figlio e notando la porta della camera dell'Omega chiusa gli sorse un dubbio. Aumentò il passo e la vista confermò la sua ipotesi.

Infatti Taehyung si trovava ancora vicino allo scaffale dove Hyunjae aveva nascosto il suo libro preferito quando Jungkook entrò all'interno della biblioteca.

Nonostante suo figlio avesse nascosto Il Piccolo Principe, non erano state poche le volte che l'aveva notato appartarsi all'interno di quell'enorme stanza e durante una di quelle l'aveva seguito, scoprendo il suo nascondiglio. Non fu difficile nascondersi da lui, troppo immerso nella lettura per notare il papà nascosto tra gli scaffali e non lo fu nemmeno riconoscere quale libro fosse. Non gli disse mai quello che aveva visto, fu un segreto che rimase tra sé e solo sé stesso, neanche Yoongi ne era a conoscenza, anche se adesso a conoscerne il segreto era anche l'Omega.

Camminò fino allo scaffale preferito del principino e vide Taehyung che teneva tra le sue mani il libro che apparteneva a suo figlio, ma che tanti anni prima era appartenuto proprio alla persona che adesso lo stava maneggiando con cura.

Lo vide scuotere la testa e girarsi per afferrare la scala scorrevole su cui salì per riporre il libro al suo posto. C'era solo un problema e Taehyung non ne era a conoscenza ma Jungkook lo sapeva eccome. Fu nel momento in cui, mentre l'Omega stava scendendo, che vide la scala traballare e fu veloce a correre nella sua direzione.

Better in three ❘ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora