❝Capitolo 34❞

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V aveva avuto la sua risposta

𝐀𝐠𝐚𝐢𝐧 𝐚 𝐭𝐡𝐨𝐮𝐬𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐢𝐦𝐞𝐬

Jungkook aveva capito che c'era qualcosa che non andasse in Taehyung. Vedeva che cosa facesse K e poté osservare il comportamento dell'Omega.

Lo aveva abbracciato come se ne dipendesse la sua vita e voleva veramente capire che cosa fosse accaduto da sconvolgerlo in quel modo.

Taehyung sembrava fragile.

Avrebbe potuto provare a fare finte di nulla, ma Jungkook aveva capito che ci fosse qualcosa che Taehyung non avrebbe voluto rivelare.

"Allora non sono l'unico a nascondere qualcosa"

Aveva pensato, mentre osservava la schiena dell'Omega che non aveva intenzione di girarsi.

Necessitava della sua privacy, così se ne andò, non voltandosi neanche una volta verso Taehyung...come avrebbe voluto che facesse.

Era sul punto di definirlo ancora suo compagno.

Sapeva quanto fosse stato insensibile, ma quelle parole le sentiva vere, così come la sua voglia di baciarlo. Non si sarebbe più tirato indietro dalle responsabilità e se questo avrebbe significato parlare o avere qualsiasi contatto con Taehyung, l'avrebbe fatto.

Pochi centimetri di distanza lo separavano dalle sue labbra.

Era sbagliato.

Nonostante sapesse delle condizioni dell'Omega, desiderava avvicinarle, ma si contenne sia per rispetto di Taehyung come persona, sia per rispetto delle sue condizioni fisiche e forse...mentali dell'Omega.

Voleva aiutarlo in tutti i modi possibili, ma Taehyung era testardo e lo sapeva, ma se l'avesse voluto, Jungkook, lo sarebbe stato di più. Voleva mostrarglielo con i suoi stessi occhi che non era nelle condizioni per camminare e infatti appena lo vide crollare leggermente si avvicinò, pronto per proteggerlo.

L'aveva convinto e appena sentì Taehyung appoggiarsi totalmente a lui, nascondendo il viso nell'incavo del collo e inspirando il suo odore, sorrise, ma l'Omega non avrebbe potuto vederlo.

Il viaggio verso casa fu silenzioso, a causa della stanchezza dell'Omega, che preferì rilassarsi con il calore di Jungkook e il suo tocco su di lui. Per Jungkook, non fu difficile tenere in braccio Taehyung, essendo un Alpha e quando arrivarono al castello, entrambi si separarono con scarso entusiasmo.

L'Omega non riusciva a camminare correttamente, così Jungkook, aveva fatto passare il suo braccio sulle spalle, facendolo poggiare a lui e insieme attraversarono le porte del castello.

Dire che i camerieri, Yoongi e Hyunjae fosse scioccati, sarebbe stato un eufemismo. Le loro labbra avrebbero toccato il pavimento per quanto fossero spalancate.

Quegli sguardi misero Taehyung a disagio che voltò il viso, non guardando nessuno di loro negli occhi.

Jungkook si accorse della sua postura irrigidita e il suo sguardo esitante.

Decise di accompagnarlo in camera, non lasciandolo andare neanche una volta.

Disse ai camerieri di preparare molti piatti da far recapitare nella camera dell'Omega, ma a quella richiesta udì un verso di disappunto.

Appena arrivarono, poggiò Taehyung sul letto, ma non fece neanche in tempo ad allontanarsi che l'Omega si alzò di scatto in panico.

Tastò le sue tasche e vide il suo viso sbiancarsi.

Better in three ❘ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora