❝Capitolo 3❞

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...anche a costo di avere orecchie per tutto il castello

𝐖𝐞𝐥𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐤

Varcate le porte, venne travolto dai ricordi che lo legavano a quella che definiva "casa". Quel palazzo l'aveva accolto e cresciuto durante l'infanzia...l'aveva visto crescere e trasformarsi nell'uomo che era diventato, prima di quell'evento. Osservava i quadri, le pareti, tutto ciò che gli ricordava la sua vecchia vita, non riuscendo a trovare nulla che non andasse, perché nulla era fuori posto.

Per Taehyung, era come se niente fosse cambiato e il tempo fosse stato bloccato, ma quel pensiero era solo pura fantasia, perché il tempo aveva continuato a scorrere senza mai fermarsi.

Il suo sguardo si posò su Jungkook,
Quasi non poteva crederci che davanti ai suoi occhi ci fosse colui che era stato il suo compagno di vita. Mantenne una posa rilassata, iniziando ad avanzare verso la sua figura e osservando il viso studiandone i dettagli.

Il suo sguardo era freddo mentre osservava Taehyung e l'Omega non poteva dargli torto. Jungkook non mostrava nessuna emozione eppure Taehyung tentava, invano, di trovare qualche traccia del vecchio compagno, ma del ragazzo che aveva amato non rimaneva più nulla se non rancore e sapeva che non poteva dargli torto.

Eppure in quello sguardo gelido, scorse qualcosa che sparì talmente veloce dal non riuscire a riconoscere che cosa fosse e al suo posto, un fascio di luce bianco attraversò gli occhi di Jungkook. Capì subito che cosa fosse, o meglio chi fosse.

"Ti manco K?" pensò, consapevole che non avrebbe potuto sentirlo. Non erano più compagni e il marchio sparito ne era la conferma anche se la macchia scura continuava ad essere evidente. Era il segno che qualcosa li avesse legati... in un lontano passato.

Io suo sguardo cadde sul collo di Jungkook e si accorse della mancanza della macchia. Non poteva sapere che l'Alpha avesse deciso di tenerla nascosta a differenza sua.

"Com'è possibile?"

Avrebbe voluto chiederlo realmente, parlargli, ma sarebbe stato fin troppo inopportuno, come avrebbe potuto domandare del motivo per cui il segno non era presente? Scelse di ignorare i suoi dubbi e concentrarsi unicamente sul re.

«Mi avete fatto chiamare re Jeon?»

Gli costò un grande sforzo rimanere così impassibile ma doveva farlo, non era più nessuno in quel palazzo se non unicamente il principe Kim e nient'altro e di questo ne era ben consapevole.

«Si Kim» rispose semplicemente.

Nell'esatto momento in cui stava per rispondere, una voce gli giunse all'orecchio.

«Papà perché sei-»

Papà? ...si voltò di scatto verso le scale da cui provenne la voce. Il respiro gli si mozzò, sentì le lacrime formarsi e non riuscì a trattenersi nel chiamare suo figlio.

«Hyunnie...?»

Sapeva quanto avesse sbagliato e non gli sfuggì l'occhiata che Hyunjae rivolse a Jungkook, scappò dagli occhi di tutti ma venne subito rincorso dal padre. Era rimasto da solo tra tutte quelle persone che lo fissavano con odio. Le occhiatacce erano inevitabili e sapeva come nel regno Jeon lo considerassero... in fondo l'appellativo di "Omega traditore" doveva pur essere nato da qualcuno.

All'improvviso gli venne un'idea e prima che potesse accorgersene, le sue gambe si mossero da sole. Nessuno provò a fermarlo e questa fu la cosa migliore. Conosceva il palazzo a memoria e sapeva dove fossero fuggiti.

Better in three ❘ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora