...avrebbero dimostrato che anche sulle macerie è possibile rinascere ancora più forti di prima
【𝐏𝐫𝐨𝐦𝐢𝐬𝐞 𝐡𝐚𝐩𝐩𝐢𝐧𝐞𝐬𝐬】
«Ti ho quasi creduto» iniziò.
«Ti ho quasi creduto quando mi hai detto quelle parole in camera. Che mi odi, che quello che avevamo fatto era un errore. Sono stato male. Non riuscivo a capire il motivo dietro le tue parole, perché te ne fossi andato. Più ci pensavo più mi rendevo conto che le tue parole fossero false. Dicevi che avresti dovuto farmi schifo, che avrei dovuto odiarti... ma non avrei mai potuto farlo».
Ammise. Taehyung sapeva bene cosa provasse per lui e proprio per quel motivo avrebbe dovuto sapere che le sue parole - per quanto lo avessero ferito all'inizio - non gli sarebbero mai parse veritiere.
Taehyung non disse nulla e Jungkook utilizzò quel silenzio per continuare il suo discorso.
«Nonostante fossi ancora scosso da quello che era successo, non ho potuto far altro che pensare che il tuo allontanamento era stato studiato. Sapevano dove colpirti e ha funzionato...».
A quelle parole lo guardò confuso. «Di cosa stai parlando? Cosa ha funzionato?». Quel discorso stava diventando sempre più simile a quello del suo lupo.
«Non hai mai avuto la sensazione che tutto quello che ci è accaduto fosse studiato a tavolino?».
Taehyung era pronto a negare, ma appena ci provò le parole gli rimasero in gola, perché ci aveva pensato, eccome se lo aveva fatto.
«Io...sì, ma perché qualcuno dovrebbe fare tutto questo?».
«Hai perso la memoria, vero? Anche i giorni precedenti».
Sbarrò gli occhi: come faceva Jungkook a saperlo?
Jungkook sorrise tristemente osservando la reazione di Taehyung.
«So quello che è successo, Tae. So tutto» gli confessò. «Dopo che te nei andato, ho creduto che fossi in pericolo e sono andato da Jin. Stava preparando un fertilizzante e gli ho chiesto che effetto avesse su di noi e...i sintomi combaciavano almeno in parte a quello che mi hai raccontato. Dicesti di non ricordare nulla. Che una mano ti aveva offerto del succo di mirtillo di un colorito più chiaro». Taehung non sapeva che cosa dire. Cosa c'entrava quel discorso con l'ammissione di Jungkook?
«Io e Jin siamo giunti alla stessa conclusione».
"Non dirmi che...".
«Sei stato drogato».
Nessun giro di parole. Aveva detto chiaramente quello che aveva visto. Quello che aveva vissuto Taehyung senza che potesse ricordarlo. Forse Taehyung non ci sarebbe mai riuscito e per questo si era ripromesso di essere i suoi occhi e la sua memoria. L'avrebbe aiutato. Avrebbe fatto di tutto pur di far capire a Taehyung che non fosse colpevole e l'unico che avrebbe dovuto scusarsi per i suoi errori era se stesso e non l'omega.
«Jungkook cosa stai dicendo?» chiese in panico.
«Tae, io l'ho visto. Ho visto con i miei occhi quello che è successo, grazie a Jin. So che è strano, ma ho rivissuto il momento di dieci anni fa».
«Non è vero. Io non ricordo nulla. C'erano le prove! Come puoi dire che non ho fatto nulla? Non-Non provare a discolparmi da quello che ho fatto!».
Jungkook gli prese le mani e le strinse tra le sue.
«Come posso discolparti da qualcosa di cui non hai colpa?» gli sorrise leggermente guardandolo negli occhi, specchiandosi nello sguardo lucido di Taehyung.
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Better in three ❘ Kookv
Fanfiction𝐎𝐍 𝐆𝐎𝐈𝐍𝐆 Erano passati dieci anni senza notizie dell'Omega, oramai erano solo Jungkook e Hyunjae che aveva compiuto 15 anni. Avevano raggiuto il loro nuovo equilibrio, nulla avrebbe potuto distruggerlo...tranne l'arrivo della stessa persona c...