❝Capitolo 26❞

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«Taehyung?!»

𝐑𝐨𝐬𝐞𝐬

Quell'uomo davanti a lui, era davvero il suo hyung...?

«Taehyungie, mi sei mancato»

Jin addolcì il suo sguardo quando capì che quella figura strana che si muoveva agilmente e silenziosamente, fosse Taehyung.

«Jin...»

Taehyung si ritrovò schiacciato in un abbraccio e senza che potesse fermarle, le lacrime iniziarono a scendere incontrollabili.

«Tae, non piangere. Perché piangi, mh?»

Jin era preoccupato per il più piccolo e il suo sentimento poteva essere letto nel suo sguardo.

Taehyung ricambiò l'abbraccio e nascose il volto nel collo del suo hyung.

«M-mi si mancato a-anche tu, Jin hyung»

Tolse il volto dall'incavo del collo, senza però, mai allontanare le braccia che stringevano la sua vita. Donò al suo hyung un piccolo sorriso, quasi impercettibile, nonostante le lacrime che bagnavano le sue guance.

Jin slacciò le braccia che si trovavano dietro al collo del ragazzo, per posarle sulle sue guance e con i pollici spazzare via quelle lacrime che non si addicevano per niente al dolcissimo ragazzo che era Taehyung.

«Oh, Tae...»

Si separarono e all'improvviso prese per mano il più giovane.

«Vieni con me»

Kim Seokjin era una delle persone più importanti per Taehyung. "JinJin", così lo chiamava quando l'Omega era più piccolo.

Taehyung e Jin si erano conosciuti grazie a Jungkook durante una piccola passeggiata nel bosco, all'età di sette anni, dove si trovava la casa del più grande.
Jin, a differenza dei due ragazzi, non era un lupo, bensì un mixer.

I mixers sapevano governare l'arte delle pozioni. Grazie alla loro capacità di conoscenza delle varie piante e i loro effetti, potevano creare dei miscugli, ognuno con un effetto diverso, che poteva essere positivo...ma anche negativo. Quest'ultimi non erano dei semplici unguenti, ma avevano un proprio tocco di magia e questo distingueva i mixers dai medici Beta.

Quando accadde la tragedia che distrusse la famiglia Jeon-Kim, neanche il più minuscolo pensiero sulla colpevolezza di Taehyung lo attraversò. Jin non riteneva possibile che l'Omega fosse capace di ciò e appena Jungkook gli parlò di quello che fosse successo, lo guardò stranito e la prima cosa che pensò fu:

"Non è possibile" e non importava che l'Alpha l'avesse visto con i propri occhi nel loro letto, insieme ad un altro uomo. Jin credeva alle parole di Jungkook, ma non credeva che quello che aveva visto fosse la verità.

Flashback

10 anni fa

«Jungkook...Taehyung non farebbe mai queste cose, lo sai» provò a convincerlo, ma il ragazzo davanti ai suoi occhi sembrava irremovibile.

«Jin, ho visto tutto, per l'amor del cielo!» si alzò irritato dalla poltrona, iniziando a camminare avanti indietro, senza accorgersi come Jin avesse scosso la testa sconfitto e deluso.

«Ti sbagli»

Queste due semplici parole, riuscirono a frenare i passi dell'Alpha.

Jin alzò il capo nella sua direzione.

«Non c'eri quando è successo...qualunque cosa sia capitata a Taehyung»

«C'era il signor Yun e mi fido di lui. Si prende cura di me da quando sono nato, non mi mentirebbe mai»

Better in three ❘ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora