❝Capitolo 38❞

397 40 26
                                    

«Vuoi che lo ripeta? Sei l'amore della mia vita, Tae. Con o senza Hyunjae»

𝐀𝐧𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐦𝐚𝐧

Taehyung dopo aver nascosto la lettera nella tasca di uno dei suoi abiti dell'armadio, lasciò la stanza con l'intento di augurare buon compleanno a suo figlio. Non sapeva né il motivo, né se Hyunjae l'avrebbe ascoltato.

Quello che non si aspettava era di incontrare la principessa Kim Jiwoo che sembrava aspettare nervosa qualcuno.

Taehyung si avvicinò a lei.

«Buongiorno principessa, aspetta qualcuno?»

«Principe, buongiorno. Sì, sto aspettando Hyun. Potrebbe dirgli che sono qui?»

Gli aveva parlato normalmente, niente odio.

Ripensò a quanto era diversa rispetto a quando l'aveva vista per l'ultima volta. Era una bambina di quattro anni, più giovane di un anno rispetto a Hyunjae, ma legarono immediatamente.

Ricordò quando la moglie di Namjoon, Soomin, partorì e gli amici di Jungkook, accorsero al castello Myun. Lui e suo marito portarono con loro Hyunjae. Mai avrebbero pensato che appena i piccoli occhietti del principe si posarono sulla futura principessa, avrebbe iniziato a ridere, allungando le braccia per raggiungerla.

Crescendo il loro rapporto non si estinse mai. Jungkook e Namjoon erano amici e così lo diventarono anche i loro figli, neanche la distanza riuscì a separarli.

Gli ricordavano lui e Jungkook da bambini...e anche l'Alpha l'aveva pensato.

Jungkook gli ricordò di quando si erano fidanzati. Avevano sedici anni, ma solo due anni dopo ebbero la conferma che il loro amore era destinato a sbocciare fin dalla loro nascita.

"«Se non fossimo stati compagni, mi avreste lasciato...non è così?»" aveva chiesto.

Non sapeva come gli fosse venuta in mente una domanda del genere, ma non riusciva a non pensare che il loro legame fosse stato solo un errore.

La Dea Luna non sbagliava mai, ma perché era convinto che lui e Jungkook fossero l'eccezione? Erano diversi in tutto: aveva sofferto ma non atrocemente quando l'aveva rifiutato, il marchio non spariva...e se fosse solo il segno di un errore mai destinato a sparire?

"Mi spavento dei tuoi pensieri" s'intromise V. "Davvero Taehyung, mi lasci senza parole. Come ti vengono in mente certe idiozie?"

"Se non vuoi ascoltarmi vattene"

"Vuoi sbattermi fuori come hai fatto anni-" e si fermò subito.

"Non avrei dovuto dirlo...scusami"

Taehyung non rispose.

"Quello che volevo dire era che è impossibile che voi due non foste compagni, Tae. Jungkook ti ha amato, come tu hai amato lui"

Stava solo peggiorando le cose.

"Secondo te...mi ama ancora?" chiese piano Taehyung.

"Io non posso saperlo, Tae. Solo Jungkook lo sa"

La discussione con l'Alpha continuava ad andare avanti e non ci vide più, tanto da uscirsene con:

«Se non fossi il padre di tuo figlio...cosa sarei per voi?»

Ovviamente nulla.

«L'amore della mia vita»

Aveva sentito bene...?

"Ripetilo, per favore"

E sembrò che Jungkook gli avesse letto nel pensiero.

«Vuoi che lo ripeta? Sei l'amore della mia vita, Tae. Con o senza Hyunjae»

Better in three ❘ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora