❝Capitolo 32❞

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«È quello che hai detto al tuo caro compagno quando ti ha esiliato?»

𝐊𝐞𝐩𝐭 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐢𝐬𝐞

La rabbia prese possesso del corpo di Taehyung.

"Taehyung, ci sono io"

"No"

Era una questione tra lui e l'Alpha che gli bloccava la strada: nessuno sarebbe dovuto intervenire.

Gli occhi si colorarono di azzurro brillante e lo sguardo era carico di rabbia e aveva avvolto di brividi il corpo di Woojin, evitando di palesarli a Taehyung.

«Ricordo benissimo, Woojin. Sono uno stupido per te? Va bene, ma non provare a mettere bocca in quello che non ti riguarda. Quello che ho fatto o non fatto dieci anni fa, non è affare tuo. A differenza tua, non ho mai permesso alla corona e al potere di influenzarmi, ed è quello che ha fatto riconsiderare a tuo padre la scelta di renderti il suo erede anni fa»

Woojin era furioso.

«Non ti ho mai odiato, Woojin...a differenza tua, per questo non sarai mai il mio hyung»

Approfittò della distrazione dell'Alpha, spingendogli la gamba e andandosene. Andò vicino la camera della signora Do, lasciando scivolare la lettera sotto la porta e se ne andò da quel castello.

Non sapendo di come Woojin si fosse accorto dei numerosi fogli stracciati -a causa dei diversi tentativi durante la scrittura della lettera per Hyunjae- nel cestino.

«A quanto pare, dovrò fare una piccola sorpresa al mio nipotino»

𓆩*𓆪

"Sto bene" disse Taehyung, dopo l'ennesima domanda del suo lupo.

"Non mentire, non a me"

"Non voglio pensarci" gli disse e V rimase in silenzio, così come Taehyung, mentre camminava verso un nascondiglio per spogliarsi e lasciare che il suo lupo prendesse completamente il controllo.

"Quando arriveremo, andiamo da Jin"

V annuì e si trasformò, prendendo tra le fauci i manici della borsa di stoffa e iniziò a correre. Si muoveva agilmente tra i boschi e allo stesso tempo, cercava di consolare Taehyung, che era scoppiato a piangere.

"Scusa se non ho potuto proteggerti anni fa" pensò V, bloccando la condivisone dei suoi pensieri con Taehyung.

I singhiozzi del ragazzo si persero nella sua mente e il silenzio fu l'unico suono ad avvolgerlo.

𓆩*𓆪

I preparativi a palazzo Jeon erano iniziati.

Mancavano due giorni al compleanno di Hyunjae e i suoi amici erano partiti dai loro regni. Ci avrebbero impiegato più tempo ad arrivare, a differenza di Taehyung: tra tutti, il regno Kim era il più vicino.

Aveva richiesto le decorazioni bianche, esaudendo la richiesta di suo figlio, ma con un tocco d'argento.

Non si era più parlato di Taehyung, dopo essere venuto a conoscenza che Hyunjae l'aveva visto andarsene e della frase che l'Omega gli aveva detto prima di uscire.

"«Ho deciso di andar a far visita ai miei genitori»"

Aveva detto a Hyunjae, ma a Jungkook aveva dato una risposta completamente diversa. L'Alpha, in cuor suo sapeva che quella dei genitori, era solo una scusa. Quella certezza non lasciò le sue labbra e iniziò a capire a cosa Taehyung si riferisse con quel "Devo recuperare una cosa che mi appartiene".

Better in three ❘ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora