❝Capitolo 39❞

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...in compagnia di un altro uomo

𝐒𝐚𝐦𝐞 𝐦𝐢𝐬𝐭𝐚𝐤𝐞

«Sto cercando di intrattenere un discorso con te ma l'unica cosa che stai facendo è rispondermi allo stesso modo. Sono già in ritardo quindi o decidi di rispondere alla mia domanda o chiamo le guardie così che ti caccino via»

Hyunjae rimase nascosto, aspettando la risposta dell'uomo misterioso.

«Sto aspettando»

Disse di nuovo.

Aspettare...ma aspettare cosa?

«La mia pazienza ha un limite Woojin e l'ho già abbondantemente superato. Le guardie ti accompagneranno via e non tornerai più»

Taehyung stava per girarsi ed entrare nel castello, ma la voce di suo fratello lo costrinse a rimanere bloccato al suo posto.

«Neanche tu dovresti essere qui, Taehyung»

«A differenza tua, è stata richiesta la mia presenza» rispose, facendo riferimento alla lettera ricevuta.

«Non ho bisogno di un invito. Tutti entrano ed escono e inoltre sono suo zio, ho il diritto di essere qui»

A Hyunjae gli si mozzò il respiro. Un verso di stupore stava per lasciare le sue labbra e fu veloce a coprirsi la bocca per non rendere palese la sua presenza.

"Zio?"

«Non ti sei presentato quando è nato, non ti sei presentato al suo battesimo, non hai partecipato a nessuna delle sue feste e pretendi di essere definito 'suo zio'?»

Ancora una volta Woojin ribatté attaccando uno dei suoi punti più deboli: l'avvenimento di dieci anni prima.

«Se per questo, neanche tu, Taehyung, hai più partecipato ai suoi compleanni eppure continui a definirti suo padre, ma per il piccoletto non sei nessuno»

Hyunjae sentì nascere dentro di lui il bisogno di proteggere Taehyung e così uscì dal suo nascondiglio, ma appena Woojin lo vide arrivare, non trattenne un ghigno di cui si accorse solo suo fratello.

L'omega vide Woojin guardare dietro di lui e quando si voltò, seguendo il suo sguardo, vide suo figlio avvinarsi.

Trattenne le lacrime per quanto furono vere quelle parole.

"«Se per questo, neanche tu, Taehyung, hai più partecipato ai suoi compleanni eppure continui a definirti suo padre, ma per il piccoletto non sei nessuno»"

Ancora una volta non aveva saputo mantenere la promessa con suo figlio. Era un pessimo, pessimo padre.

Hyunjae era arrabbiato, ma la sua rabbia venne posta in secondo piano, perché aveva bisogno di sapere.

«Chi è lei?» chiese a Woojin, avvicinandosi al fianco di Taehyung.

L'aveva già sentito, ma doveva fingere che non avesse ascoltato nulla.

«Non è nessuno» rispose l'omega a suo figlio, parandosi di fronte a lui, per proteggerlo dallo sguardo di suo fratello.

«Sei così crudele che non mi lasci vedere neanche mio nipote?»

«Basta con questa storia! Non è mai stato tuo nipote e ora vattene prima che ti faccia cacciare sul serio»

Hyunjae assisteva senza dire una parola, ma fu la successiva frase del suo presunto zio a farlo rispondere.

«E come vorresti farlo? Nessuno qui risponde ai tuoi ordini. Non sei nessuno Taehyung»

Il principino aveva sentito abbastanza. Si allontanò dalla schiena di Taehyung e questa volta fu il suo turno di pararsi davanti a lui. A quel gesto, l'Omega non riuscì più a reagire.

Better in three ❘ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora