In-Yun

Un segnale da decifrare

Le dalie erano sempre state dei fiori che mi avevamo affascinato.
Dalla loro forma fino alla vastità di colori e sfumature che potevano assumere.

Quei globi di boccioli perfettamente uniformi erano i fiori della gratitudine.
Si donavano per esprimere quest'ultima e stima .
In più indicavano un viaggio che sarebbe andato avanti per l'eternità.

Quando jules morì fu il primo fiore che decisi di poggiare Sulla sua tomba dopo notti intere passate a piangere la sua scomparsa.

Quei boccioli profumati di un colore tendente al pescato,
erano perfettamente sistemati in un meraviglioso vaso di una bancarella nel mezzo del mercato della città di vetro.

Non importava in che parte del mondo mi trovassi,
quando i miei occhi cadevano su quei fiori il mio pensiero saltava direttamente al mio meraviglioso amico.
Quell'anno erano 10 anni dal suo incidente.
Volevo che quello e il successivo sarebbero stati i miei anni.

Joris mi scosse da dietro riattirando la mia attenzione.
Dal giorno precedente stavamo girando ogni angolo possibile della grande città che ci avrebbe ospitato fino alla prima gara del calendario.

Il sabato era trascorso tra riposo e qualche giro turistico,
soprattutto verso l'ora del tramonto ma max ieri non era potuto venire.
Christian lo aveva bloccato con lui per tutto il giorno,
così io, Andrea e joris ci eravamo muniti di crema solare,
felpa in caso di vento freddo ed eravamo partiti alla scoperta.

Oggi invece dopo una mattinata passata tra vari tur di ogni genere,
con Daniel che chiedeva pietà per i suoi piedi e lewis che si fermava a sistemarsi ogni 200 m i pantaloni, avevamo deciso di passare il pomeriggio tra i mercati tipici di quel posto.

Una signora anziana il giorno precedente ci aveva stillato una dettagliata lista di tutte le cose che dovevamo fare prima di cominciare a lavorare.
Così piano piano stavamo depennando ogni tipo di attività possibile.

Quel giorno non eravamo più in tre, Pierre, kika, max, lewis e dan avevano deciso di accompagnarci.
La ragazza aveva già svaliggiato interi negozi di gioielli tipici e borse fatte a mano sotto consiglio di lewis mentre il francese la seguiva semplicemente sconsolato.

Joris mi stringeva sotto al braccio indicando i fiori che ero ancora fermo ad osservare.
" li compri oppure no ?"
" no,non oggi almeno.
andiamo"
Diedi una pacca sulla spalla al ragazzo tornando verso Andre che invece provava in ogni modo possibile a scappare da max e Daniel che avevano deciso fosse il loro bersaglio preferito.

Quando ci ritrovammo tutti vicino ad una bancarella di cibo,
joris si comprò dei dolcetti tipici a causa della fame improvvisa che aveva avuto.
" cose da fare ancora ?"
Andrea cacciò dalle sue tasche il telefono guardando le ultime cose da fare.

" vedere il tramonto, provare un locale e poi fine "
" oh siamo stati bravissimi"
Io e jorsi ci eravamo dati il cinque facendo sbuffare il più grande tra noi
" si è io sono stato strattonato per tutto il baharain"
" ma sta zitto Andrea al massimo quello sono stato io "
Pierre alzò le buste rivelando tutti gli acquisti della ragazza facendoci ridere.

" io e charli andiamo alla ricerca di qualcosa per p e poi possiamo andare "
Io annui lasciandomi stringere la mano dal biondo mentre kika urlava che era perfetto così poteva avere tempo di vedere le ultime cose.

Io e l'olandese cominciammo la nostra ricerca tra varie bancarelle,
non trovando granché di carino per la piccola ma poco importava.
Continuavano a fermarci per ridere e scherzare rispetto qualcosa.

L'aria fresa e il profumo di spezie tipiche dell'aria mi stavano facendo rilassare in ogni modo possibile.
" quello sarebbe perfetto per checo"
Max indicò un velo rosa magenta con delle applicazioni in oro.
Io scoppiai a ridere vedendo l'altro comporre il numero del messicano.