Le diverse sfaccettature

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Spazio autrice

Ok eccomi con il capitolo spero di pubblicarne un altro in settimana per scusarmi dei ritardi.

Volevo chiedervi un opinione.

A breve sarà il compleanno di charles e lewis dovrà fargli un regalo.
Con una lettrice ne avevo parlato sotto un commento,
E l'idea principale era quella che si proponesse a charles.
Ora non so se farlo ora o più avanti seguendo un altro filo della storia che avevo immaginato.

Voi che ne dite ?

Sennò cosa potrebbe regalare il nostro lewis a charles ?
Accetto consigli e se volete leggere magari qualcosa in particolare lasciate anche le richieste sarò felice di scriverne alcune.

Detto questo vi lascio al capitolo e spero vi piaccia.
Perdonate gli errori li correggo il prima possibile.
❤️❤️❤️

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Vivere in un mondo alternativo, creato in una remota parte del nostro cervello poteva delle volte essere deleterio e asfissiante.

Pareva come se il nostro corpo fosse lasciato ondeggiare sulla superficie di un lago in via di ghiacciamento.
Lo sentivi come se il movimento lento e ondulatorio increspasse quel lieve strato di acqua congelata.

Il freddo ti teneva inchiodato nella stessa posizione per ore ed ore, i capelli bagnati venivano mossi dall'acqua e dalla brina congelata e gli occhi l'unica cosa che potevano vedere era il cielo carico di nuvole temporalesche che ogni tanto lasciavano pesanti nevicate venire giù.

La vista era appannata e l'udito nascosto da quel leggero rumore di acqua tipico di quando immergi il viso in essa.
Poi silenzio assoluto.
Vagava da solo nei pensieri troppo profondi, nei ricordi e lasci che il tuo cuore si perda nella fitta foresta di neurotrasmettitori che vivono nel nostro cervello.

Il te del mondo reale continua a vivere, si alza, mangia, vede chi deve vedere e parla anche.
Ma la sua mente continua ad essere legata a quel lago ghiacciato a rimuginare e rimuginare.
Era come se un incantesimo avesse avvolto il corpo leggero in un involucro di impotenza.
Eri spettatore della tua stessa vita.

E quella era l'esperienza più dolce e terribile che potevi vivere allo stesso momento.
Quella sorta di pilota automatico inserito faceva si che potessi prendere  una pausa dalla realtà troppo caotica e confusa per te.
Ma allo stesso tempo ti gettava in un passato reale o meno, che faceva parte di eventi reali o sognati che quasi non ti pentivi di aver pensato potesse essere una vittoria.

Avevo visto il mio corpo vagare per monaco, abbracciare le persone a me care e vivere quella meravigliosa città da quel lago congelato.
Immerso interamente in esso.

Avevo sentito un dolce tepore creare dal calore quando i grandi occhioni di charlotte mi erano comparsi davanti, una fitta agghiacciante quando avevo letto le notizie che vaneggiavano sul lewis online, avevo sentito il cuore perdere un battito alla sua intervista dove dichiarava di volere una famiglia e avevo avuto un barlume di rabbia nel sentire cha raccontare la sua storia.
Ma nulla di più.

Solo fioche emozioni che popolavano il petto disabitato immerso in un ghiaccio più spesso del cemento.
Continuavo a pensare a tutto ciò che mi aveva lasciato singapore.
E la conclusione era che quella gara fu una tra le più complicate da accettare.

Avevo visto andar via un altro pezzo di jules, avevo visto un ingiustizia ferire il cuore di un mio amico e avevo visto il momento di mettere da parte il mio orgoglio e provare ad aiutare chi ne aveva bisogno.
Ma non riuscivo ancora ad accettare tutto quello.
E non riuscivo a rendermi conto di come nella vita le cose vengono nascoste e rivelate sempre nei momenti più inaspettati.

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