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Le feste non avevo mai capito se mi piacessero oppure no.
Essere sempre immerso in quella coltre densa di corpi non potevo di certo considerarlo uno svago se fatto ogni volta.

Passavo già la mia vita immerso tra milioni di persone e volti,
passando da un giornalista ad un fotografo diverso.
E stare ancora tra persone del tutto sconosciute,
delle volte mi risultava assurdo e addirittura noioso.

Amavo festeggiare le vittorie con i ragazzi e amavo festeggiare tra amici.
Ma essere immersi in mezzo a sconosciuti,
in una festa di centinaia di persone, dove sono tutti conoscenti e i tuoi amici si puntano sulle dita di una mano,
Non erano le feste che amavo.

Quella sera però non potevo fare a meno di andarci.
Joris faceva il compleanno e non me lo sarei perso per nulla al mondo.
Anche se ero costretto a girare tutta la sera tra conversazioni di occasione e finti sorrisi,
Bevendo drink con persone a caso per essere gentile e usando una delle mie sere di pausa tra una gara e l'altra per questo.

Quando anche solo il piano di uscire per girare senza una metà con il piccolo Leo insieme a max mi allettava molto ma molto di più.

Alex per fortuna non aveva perso tempo ad accettare l'invito così almeno quella sera non sarei stato del tutto solo tra quella miriade di gente.

Le luci a LED illuminavano il locale perfettamente addobbato per l'evento.
La musica era alta e non sbagliava mai base.
Le persone bevevano colorati drink e ballavano anche fuori tempo,
Ignorando totalemte il ritmo della canzone.

Tutti erano vestiti tirati a lucido come se quello fosse un gala e non un compleanno.
Certo non c'erano terribili vestiti da sera,
ma ero tra uno dei pochi che aveva addosso jeans e felpa.
Mi dispiaceva ?
Onestamente no.

Alex ballava divertita insieme a delle  amiche che aveva in comune con joris con un bicchiere nelle mani.
Ormai la festa stava volgendo al termine e io non vedevo l'ora di buttarmi a letto.

I muscoli erano stanchi,
reduci dal pesante viaggio fatto di fretta per essere appunto in tempo a monaco post inaugurazione a Milano.

Per quanto potessi essere abituato ad un certo punto anche io avevo i miei limiti.
L'aria fresa di monaco si scontrava con il mio viso entrando dalle finestre ben spalancate alle mie spalle.

La volta scura indicava ancora la presenza inoltrata della notte e nessun segno di albeggiamenti.
Il display in effetti segnava le 2.
Era comunque tardi per chi aveva lavorato fino al giorno precedente e voleva solo dormire.

Convinto della mia decisione mi diressi da jorsi,
intento a scherzare con dei suoi amici che da quando ricordavo erano quelli storici.

" ei joris "
Il ragazzo provò a tirarmi nella conversazione ma non ebbe il tempo
" amico io vado sono a  pezzi auguri ancora"
" oh va bene charli salutami max ok?
Ti voglio bene "
" certo ti voglio bene anche io mate"

Salutato il festeggaito dovevo solo revuperare Alex,
che quella sera era stretta in un tubino nero arricchito da qualche diamantino incastonato su esso e dei sandali con un leggero tacco.

Quando la ragazza mi vide arrivare subito un meraviglioso sorriso si dipinse sul suo viso.
" charliii".
Le sue braccia mi finirono al collo e per fortuna i miei riflessi la presero al volo.
Era brilla e felice.

" Alex ei che ne dici di andare a casa ?
Domani abbiamo la partita "
" è vero mi ero ....."
" dimenticata"
Ridacchiai alla buffonaggine della più piccola che però era decisamente tenera.

Aiutai l'altra a recuperare il pesante cappotto e a salutare tutti per poi dirigerci verso la macchina.
" mantieniti il cappotto te la porto io questa"
Poggiai per bene sulle sue spalle la pesante stoffa scura lasciando che le sue mani ingioiellate stringessero l'orlo per esser sicura di non prendere freddo,
Nel mentre io camminavo mantenendo la piccola borsa rigida.

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