Sii te stesso

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Sei ciò che le persone vogliono che tu sia,non importa alla fine ciò che sei veramente o come ti vedi tu, tanto sarai sempre  una persona differente per ogni paio di occhi.
Ma tu non devi lasciarti abbattere da questo,
sii sempre la versione di te stesso che più ti piace,
agisci di cuore e di testa segui le tue emozioni,
le tue sensazioi sii vero charles.
sii te stesso promettimelo...

quelle parole furono tra le ultime che sentii dall'uomo che mi aveva tirato su. Era una delle tante promesse che avevo conservato in uno scatolo della mia memoria,
che non avrei mai e poi mai lasciato incomplete.

quell'insegnamento prezioso ricevuto ormai alla fine del nostro viaggio insieme,
avuto praticamente quando la fiamma della candela aveva consumato ogni briciolo di cera,
era stato un punto fisso negli anni a venire.

e così seguivo sempre il mio cuore.
non importava quanto dolore potessi provare a causa di lame taglienti che le persone mi riservavano e mi conficcavano fino a far sgorgare litri e litri  di sanque e a lacerare la pelle fino a trapassare parte parte del mio corpo. Ma sarei sempre stato così,
Con un cuore forse troppo buono per tutti ma che non sarebbe mai diventato altro.
perchè mio papà mi amava così per com'ero e non sarei cambiato per nulla al mondo.

Ricordo che quei pensieri scorrevano veloci come un fiume in piena nelle pareti vuote della mia mente mentre truccatrici e stiliste sistemavano me carols e irina per un set fotografico che era uscito proprio quella mattina su vouge.

Ricordo il rumore dei pennelli,
Dei flash e delle risate fatte con la bella modella bruna.
Ricordo anche come ero rimasto più tempo sul set di carols per avere degli scatti che carols non fece.
non sapevo per quale ragine ma decisi che non sarebbero stati affatto affar miei.

Ricordo le risate che riempivano l'aria di maranello metre posavamo per tutto il museo e il circuito con la povera irina alle prese con un set totalmente diferente dai soliti a cui era abituata.

il rosso le donava particolarmente e non potevo non chiedermi se anche quando le persone vedevano me in vestiti di quel colore,
così sgargiante ed eccentrico,
pensassreo fossi nato per esso perchè  a detta mia non c'era colore migliore per descrivermi

'' charles se vengo male me la prendo eh sappilo''

ridacchiai verso la ragazza incoraggianola poi a prendere nelle mani la vettura rossa con la vistosa marca rayban sul fondo.
'' fidati secondo me esce uno scatto da paura''

i fotografi sembravno assolutamente d'accordo con co la mia idea e non perdevano tempo a dare ulteriori idee alla modella di come sistemarsi mentre gli stilisti le aggiustavano la camicia lucida, gli occhiali chiari e i capelli.

Con gli stessi vestiti passammo a scattare nella sala dei trofei con irina in piedi tra le macchine mentre una stilista mi passò abilmente il casco con il nuemro 16 sopra,
Pronta a scattae una foto simie a quella che avevano fatto fare alllo spagnolo.

così come se fosse la cosa più naturale e semplice del mondo mi infilai il casco in un mossa fluida sopra la pesante felpa scura che portanvo,
seguendo i consigi che davano anche a me per come sistemare la testa per far notare anhce l'autografo sul lato.
Ma poco sentivo i miei occhi erano troppo impegnati a guardare i trofei,
Il muro commemorativo dei campioni ferrari.
Quel muro dove un giorno avrei voluto leggere il mio nome e quello di lewis.

'' bene iria va a cambiarti.
anche tu charles che abbiamo quasi finito''

al sentire le direzioni da prendere una ragazza dagli occhi color caramello mi aspettava con in mano una pesante giacca nera, bianca e rossa,
che avrei dovuto indossae al posto della felpa.
qundo varchi la porta del camerino scopri che irina era tornata con il pantaloncino e la maglia che aveva usato per un paio di scatti precedenti.

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