I tuoi sogni e il tuo sorriso

239 12 6
                                    

" Se una persona non ha sogni,
Non ha alcuna ragione di vivere.
Sognare è necessario"

Quella semplice frase di ayrton senna nascondeva nelle sue parole semplici,
Un ideologia così veritiera quasi da essere spaventosa.

Il motore della vita era il sogno,
Nient'altro se non il sogno....
Ed era così perché in fondo se non sognavi non vivevi per davvero.
Ti limitati a resistere allo scorrere del tempo senza riuscire ad ottenere nulla.
Nessuno obbiettivo,
nessuna voglia matta di scalare cime insormontabbili pur ti tagliare il traguardo.

Non sapevo come potesse essere vivere solo nello scorrere del tempo,
perchè la mia mente in raltà era piena di sogni.
forse non quelli notturni che tutti potevano vantare di ricordare,
ma quando mi alzavo dal letto ad occhi aperti e cervello spento la mia mente era come una diga di essi.

spesso lorenzo se la rideva dicendo che effettivamente avevo troppi proggetti e non potevo fare tutto,
ma non era mai stata una priorità capire le parole,
non poter fare o non poter essere. sognavo continuamente in modo quasi eccessivo,
ma per lungo tempo sognare mi aveva salvato dal buio eterno del nulla.

la mia mente l'avrei forse accostata ad un cielo tetro e vuoto,
come lo spazio costellato da milioni di sfere colorate piene di luce,
i miei sogni.

miami con il suo caldo meraviglioso e il sole che illuminava le sue spiagge chiare era sicuramente un posto dove i sogni poteano volare liberi,
oltre l'orizzonte e tuffarsi giù nelle profondità del mare fresco,
per trovare sollievo dalle alte temperature del posto.

avevo da poco finito la corsa con joris che avevamo deciso di fare sul lungomare della città americana.
da lontano potevo già intravedere una ragazza minuta dai capelli scuri e la pelle abbronzata,
Che teneva ad un sottile gunzaglio un cagnolino minuscolo dello stesso colore della sabbia.

gli occhi scuri tedenti al caffe ristretto mi avevano catturato,
Intento nelle lente falcate che mi conducevano verso di loro e così si era accovacciata all'altezza del piccolo cagnolino indicandomi.

leo,non appena cattuò la mia figura, prese a scodinzolare come un matto e a volre correre da me.
joris se la rideva tranqillo mentre mi lasciava delle pacche sulla spalla come saluto.
una volta a debita distanza mi accovacciai a salutare il piccolo iperattivo e felice;
per poi abbracciare la ragaza che attendeva pazientemente il mio saluto.

mi aveva fatto un enorme piacere che alex avesse accettato di venire a questo gp,
stare con lei mi aiutava ma soprattutto mi piaceva da morire.

alex era una di quelle ragazze con il sorriso sempre sulle labbra,
che appena le chiedi di scendere anche solo per un caffè perchè ti annoi lei c'è, una di quelle persone che assocerei alla calma del mare piatto dove puoi trovare pace e tranquillità.

la corvina era quel tipo di amica che faceva di tutto per te,
senza neanche dirtelo o chiedere quacosa in cambio.
perchè per lei le amicizie erano poche ma di qualità e quel trattamento che riservava a tutti i suoi amici veri io lo riservavo a lei.

strinsi la moretta in un abbraccio lasciandola sospirare pesantemente, erano giorni sottotono per il suo sorriso a causa di alcuni problemi a lavoro,
per fortuna nulla che riguardasse lei in prima persona.

'' sai sempre di quelo che ho bisogno charli come fai''
'' ti conosco come le mie tasche''

ridacchiò alle mie parole per poi prendere la mia mano e camminare verso la sabbia chiara.
La distesa era lunghissimma e il mare cristalino riproduceva il suo solito rumore rindondante.

'' ma max oggi lavora?''
io scossi la testa troppo preso dal guardre il piccolo leo impazzire sui granelli chiari,
che si attacavano sotto le sue zampette e il nasino bagnaticcio.

In-YunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora