Round 15 : Un miracolo imperfetto

152 6 34
                                    


Prima di iniziare volevo chiedervi, vi piacerebbe una storia parallela magari solo di one-shot, su coppie secondarie in momenti della storia?

Tipo olli e arthur.
Mick e un'altra persona di cui faccio un piccolo accenno nel capitolo( devo ancora decidere se metterli insieme o meno)
Lando e oscar.
Insomma prendere momenti non raccontati della storia e raccontarli a parte.

Potete anche dirmi con chi volete che parta.
Poiché essendo one shot non saranno legate.

Detto ciò fatemi sapere e vi lascio alla lettura del capitolo leggermente più lungo.
Mi scuso per gli errori ma visto il ritardo dei capitoli volevo pubblicarlo.

Domani li correggo giusto.

P.s
Fatemi sapere cosa ne pensate❤️❤️

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Perfezione.
Un termine che si riporta al latino, infatti deriva da perfetto che nasce nell'antica cultura latina come perfectus.

Inizialmente se guardiamo all'attichità il suo significato era compimento di un qualcosa, ma con il passare dei secoli, con l'invenzione di lingue nuove e con le persone che si evolvevano nel tempo, anche questo significato variò.

Ad oggi il termine simboleggia qualcosa di compiuto in in modo impeccabile, privo di sbavature raggiungendo così la forma più alta e precisa che possa esistere.

Tutti mirano alla perfezione.

Eppure siamo davvero convinti che un qualcosa di perfetto sia anche il più etereo?
Qualcosa di perfetto è davvero ciò che dovrebbe essere il nostro obbiettivo ?

Se fossimo tutti perfetti, privi di sbavature, difetti o altro saremo semplicemente tante macchie nere che camminano sulla stessa terra senza distinguersi.
Un mare di ombre perse che vagano senza uno scopo e una fine.
Ninete da migliorare, niente da sistemare, niente a cui aspirare.
Questa è la c'era prospettiva di perfezione.

Cosa dovevamo farcene di un mondo ricco di ombre scure identiche se non mostruosamente uguali.

A mio avviso la perfezione era solo una noia mortale.
Era come guardare film visti e rivisti, dove conoscevi ogni battuta e anche se ti addormentati e poi riaprivi gli occhi in un altro punto, sapevi esattamente cosa fosse successo.

Non c'era adrenalina, non c'era passione, non c'erano emozioni.
C'era solo vuoto.

Tutti volevano però mirare ad essa ed odiavono gli imprevisti.
Era come se tutti quanti volessero far parte di una vita scritta da qualcun'altra per loro.
Ma cosa c'era di meglio di sbagliare, cancellare e riscrivere il proprio destino.
Un destino e un futuro ricco di imperfezioni e sbavature.

Ma erano proprio in quelle macchie di colore sfumato più del dovuto che i più artisti avevano trovato i loro capolavori.
La gioconda era sempre stata reputata dal suo artista un opera imperfetta e Leonardo era morto con l'idea di non averla mai davvero finita.

Eppure il volto della monalisa era un tripudio di dettagli iper accurati.
Neanche una linea fuori posto.
Poi però girava lo sguardo ai quadri di monet e al 95% ne resti totalement stregato.

Non ci sono confini, bordi o delimitazionk solo macchie di colore imperfetto che creano un perfetto caos di pennellate.
Per guardare un dipinto di monet devi ammirarlo da lontano o non troverai i soggetti principali.
Ma è nel momento che i tuo occhi incrociano le ninfee che capisci cosa vedeva in quel caotico spennellamento l'artista.

La vita non è perfetta e non lo sarà mai.
Perché deve esserlo.

La sonata in re maggiore di Schubert ne era un esempio.
Le sue sonate erano tutte catalogate come davvero ardue da ripetere in particolare quel testo di note scure era tra le più complesse.

In-YunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora