Un eclissi perenne

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"L'alba ha una sua misteriosa grandezza che si compone d'un residuo di sogno e d'un principio di pensiero."

- Victor hugo -

Mai avevo pensato di poter sentire sulla pelle una frase vecchia di quasi 200 anni.
Eppure non avrei mai potuto trovare spiegazione migliore per descrivere l'alba.

Era uno degli ultimi momenti che più amavo dell'intero giorno.
quando il sole era troppo alto e le città affollate da persone frenetiche era lo stralcio della giornata  che più mi era indifferente.

Ma dal tramonto alle prime ore di luce, il mio cuore si perdeva nelle meraviglie che potevano tangere i miei occhi sognatori.

L'alba, il tramonto e le stelle che illuminavano la notte erano tre eventi mistici separati.
E L'alba non potevo descriverla e pensarla diversamente dal misto di un sogno appena vissuto nella passata notte,
ed i primi pensieri che aleggiavano dolcemente nella coltre nebulosa della mente assonnata.

Non c'era nulla di chiaro, i pensieri erano blandi quasi come se si potessero tramutare in emozioni ed i sogni già stavano svanendo come ricordi lontani che scorrono via tra le dita pallide.
Si mischiano, si confondono perdendosi solo nella vista di quei raggi dorati che illuminano il cielo fino ad ora rimasto silengemente nero.

E come il tramonto, era un momento di morte intriso di rinascita.
Un qualcosa di profondamente toccoccante che ti scuoteva il profondo dell'anima e delle volte ti faceva anche piangere dall'emozione per la sua magnificenza.

Quei raggi meravigliosi filtravano oltre le finestre enormi confondendo ancora di più ciò che avevo sognato e stavo pensando.
Ero talmente intontito che i ricordi della giornata precedente trascorsi in giro per la città erano confusi e quasi irrecuperabili.
Eppure erano lì.

Il forte odore della pelle color ebano decorata da milioni di tatuaggi scuri era ben presente nell'aria, si mescolava a quello leggero della mia pallida pelle immacolata dell'inchiostro.
Avevo il viso schiacciato su quel petto caldo e scoperto, le gambe erano intrecciate assieme e strette dalle coperte pesanti.

I due corpi eranonstretti l'uno all'altro e potevo sentire la forza rassicurante con cui l'inglese mi stava stringendo a se lasciando che i corpo si scontrassero senza veli così com'erano.

Aprendo leggermente gli occhi potevo vedere il meraviglioso spettacolo che il cielo aveva deciso di offrirmi.
La volta sui grattacieli alti come giganti era ricco di colori tenui e saturati all'unisono.
Si passava dal blu leggero al viola sfumato da pesanti nuvole rosa e i raggi d'oro creavano quella drammaticità necessaria.

La luce veniva riflessa dalle finestre a specchio dei palazzi e la stanza da letto era completamente invasa dai raggi caldi come il caramello bollente.
L'oro diventava in alcuni punti bronzo come sul corpo del maggiore ed invece diveniva ancor più evidente sulla pelle piena di segni dalle notti passate e sulle pareti chiare.

Ci vollero un paio di minuti per farmi riprendere completamente dal tornare del sonno, ma quando riuscii a mettere a fuoco tutto ciò che c'era nella stanza e il meraviglioso viso del più grande che ancora dormiva, una sensazione di felicità si era aperta alla bocca dello stomaco.
Non c'era un vero motivo, eppure era così.

" piccolo sei sveglio?"
Forse con qualche movimento di troppo nel tentativo di coprire di più entrambi a causa dell'aria congelata, aveva destato lewis dal sonno profondo.
" si scusa...torna a dormire è presto "
Ma contro le mie aspettative il maggiore aprì piano gli occhi color onice facendo difficoltà per i primi minuti ad assimilare quella luce in cui eravamo immersi.

" scusa di che ? Di avermi svegliato con il tuo meraviglioso sorriso e i tuoi occhi verdi che sembravo due gemme all'alba?"
Ridacchiai sconfitto guardando il viso sereno del maggiore che alzò delicatamente il mio viso per regalarmi un buongiorno come si deve.

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