In-Yun

kleine prinz

Spazio autrice

Vi informo che purtroppo ho scritto troppo e per una questione di lunghezza ho deciso di dividere il capitolo in due parti.
Spero di caricare la seconda parte stesso oggi.
Buona lettura ❣️

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<< tu, fino a ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. e non ho bisogno di te. e neppure tu hai bisogno di me. io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica a mondo.    >>

quelle parole scritte con un font elegante su pagine ingiallite dal tempo sormontavano il disegno di un bambino,
Aveva una capigliatura d'orata ed una tua verde come il prato dove si trovava. Di fronte a lui era posizionata una piccola volpe color carota con la coda ben alzata.

i raggi della mattina presto illuminavano gentilmente le pagine chiare di quel libro così speciale per me.
La brezza fresca si scontrava contro le gambe nude e la maglia larga color azzurro chiaro di max svolazzava mossa dal vento,
i capelli seguivano i piccoli soffi di aria fino a scontrarsi contro gli occhili scuri.

quella mattina mi ero svegliato con un magone nello stomaco e sapevo che l'unica medicina a quelle senzasione era riprendere a leggere quel piccolo libro, che ormai aveva quasi la mia età. Quando ero più piccolo era tra i libri da cui non mi potevo mai separre,
Lo portavo ovunque.
Poi per colpa del destino e con lo scorrere del tempo la miglior scelta era di tenerlo in casa e preservarlo da possibili rovinature.

Delle volte la malinconia mi faceva bene,
non provarla mi era sempre sembrato solo peggio.
invece quando dal nulla ti tornano in mente ricordi, odori, persone, posti ormai persi ed andati,
Come dei fantasmi che girano nella tua memoria,
potevi sentire la merviglia delle emozioni anche dopo anni.

Un bacio venne poggiato tra la mia chioma scura,
segno che max si era destato dal pesante sonno in cui lo avevo lasciato ormai qualche ora fa.
I nosti occhi si scontrarono e le sue iridi felici e dolci capirono al volo che qualcosa girava nella mia testa.

Senza fiatare si mise alle mie spalle lasciandomi poggiare al petto scoperto e candido.
Il terrazzo era sempre stato uno tra i miei posti preferiti della casa e da quando max era nella mia vita lo era diventto sempre di più.

''Mijn liefje che fai qui ??''
mi beavo delle sue dolci attenzioni sentendo finalmente i miei pensiei placarsi e i muscoli si stavano sciogliendo come burro sotto le carezze delle mani de maggiore.
'' leggevo, mi sono svegliato e ho preso un libro''

le sue mani si fermarono solo per un  secondo  incuriosite dal libro che stringevo nelle mani affussolate.
'' il piccolo principe ,
buffo il nome ti dona perfettamente''
il mio cuore saltò dei battiti e le lacrime premevano per uscire a causa della coincidenza
'' ei piccoo cosa ho detto ?''

un dolce sorriso venne rivolto al più grande che in parte si rilassò
'' c'è una storia dietro a questo libro ti va se te la racconto  ''
'' certo che si ''
il biondo si accucciò meglio tra i cuscini gettando il naso tra i capelli riccioluti e profumati.

'' ho sognato jules stanotte.
non ricordo molto ma era un sogno davvero bello, qualcosa che vorresti replicre nella realtà.
mi sono svegliato per questo e sentivo nostalgia del ragazzo,
così ho pensato che quetsa fosse la miglior cura,
non volevo svegliarti''

amavo come il biondo mi lasciava sempre esprimere ciò che provavo, ascoltandomi sempre senza mai sbagliare.
il modo in cui max si prendeva cura di me era qualcosa di impressionante.

'' quando eravamo piccoli papà reglò questo libro a me e jules.
Ci disse di leggerlo ogni volta che ci faceva piacere,
ma che se avessimmo accettato il regalo dovevamo promettere di leggerelo almeno una volta l'anno perché il libro mutava durante i vari periodi della vita.