In-Yun

Il mio posto nell'universo

Spazio autrice

Vi avviso, ai fini della narrazione ho invertito alcuni eventi e se ci sarà magari qualche apparizione diciamo così di uno dei due troppo lontano da dove li metterò verrà bypassata.
Ma vi giuro ne varrà la pena.
Ciò che non racconto ora è il periodo a portofino che charles ha avuto durante il weekend.
Spostarono però alla prossima settimana.

Idealmente essendo lewis in america scriverò la fine di questo capitolo e parte del prossimo ambientato li a meno di eventi ferrari che non credo ci dovrebbero essere.

Mi scuso per la confusione ma ci tenevo a specificarlo e giuro che ne varrà la pena.❤️❤️
Scusate per i possibile errori e vi auguro buona lettura ❤️✨️

P.S
Per intenderci ipotizzo che saranno a Portofino per i giorni tra il 14 e il 16.

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Quando nel cielo del 10 agosto vedi una cascata di stelle cadenti, ti blocchi.
Ammiri la morte di milioni di stelle avvenute tutte nella stessa notte e li sotto quel cielo di meteore prive di una vera e propria destinazione chiudi gli occhi ed esprimi un desiderio.

Non importa se ci credi o meno, tutti ne esprimono almeno uno nella loro vita.
Ma il tocco differente è lì.
Se non ci credi quel desiderio sarà solo trascinato via dalla stella e bruciato dalla sua coda incandescente e dalla bellezza di quella morte effimera.

Ma se guardi nel profondo di un anima stanca, rotta o solo speranzosa, è allora che le cose cambiano.
Che finalmente qualcosa cambia.

Quando lasci quelle parole sospese nella mente accompagnare la stella, quando non ti preoccupi troppo di pensare se sia vero o meno poichè non avevi nulla da perdere.
in fondo credere in qualcosa di intoccabile e inspiegabile dalla scienza c'era sempre stato.

C'era chi credeva in un dio lontano, chi ne venerava di più,
chi invece credeva esistesse qualcosa di più grande di noi ma non fosse un dio.
C'era chi credeva nei fantasmi, nelle anime e nelle letture delle carte.
Era così dannatamente umano credere in qualcosa di intangibile che anche chi professava di non credere a nulla di tutto ciò alla fine lo faceva.

Perché sperare che le cose vadano come pensi, sperare che ogni singolo nostro desiderio si realizza è credere in qualcosa di eccessivamente intangibile.
Era al nostro ordine del giorno.

Quella sera di agosto non l'avrei mai e poi mai cancellata dalla mia mente come tanti altri ricordi che avevamo piano piano costruito ed ora conservavamo con gelosia.

L'imbarcazione dondolava dolcemente accompagnata dalle onde del mare, la luna crescente che brillava nel cielo, l'oscurità intensa che permetteva di poter vedere i piccoli puntini luminosi incastonati nella volta.
La voce dolce di lewis che parlava piano e raccontava dolcemente le varie costellazioni facendomi finalmente rivivere un qualcosa di ormai morto da anni.

E quello che era un mio rito solitario era stato condiviso con lui.
Aveva spostato gentilmente il mio corpo da quella coltre di solitudine, ci si era seduto accanto stringendolo a se e aveva lasciato che i nostri occhi si unissero alla ricerca di una meravigliosa stella cadente.

Che alla fine arrivò.

" vorrei che tutto continui ad andare bene"

Quel desiderio non aveva un vero senso logico, era venuto dalla pancia, di getto.
Perché da quando il mezzo caraibico era nella mia vita i miei desideri erano già stati esauditi e non potevo chiedere altro se non poter continuare a vivere quel sogno traslato nella realtà.

E più andavo avanti più mi rendevo conto che quel desiderio si stava esaurendo nonostante le difficoltà.
Con calma stavo rimettendo in ordine i cocci rotti del cuore dolorante, avevo spolverato le pareti crepate e alzato dei muri nuovi dove erano crollate le difese.
Ma le nuove difese non erano più scure come la notte e ostili, erano illuminate da una luce nuova e leggera.