“Ci sono nemici, nemici del successo, così li chiamo io. Ma questi attacchi hanno dato alla mia vittoria un sapore ancora più speciale”. Lo sguardo fiero di Imane non abbandona mai l’obiettivo della telecamera; quasi lo sfida. Pur conoscendo il francese, per la sua prima conferenza stampa dopo la vittoria pretende di parlare arabo, il suo arabo, rimandando al giornalista che è suo compito tradurre.
“Sono una donna come qualsiasi altra, nata e cresciuta come donna. Ho vissuto e gareggiato come donna, su questo non ci sono dubbi”. Imane resta in silenzio per qualche secondo, si sistema la fascia nera che le tiene indietro i capelli, poi il suo sguardo percorrere l’intera platea, da sinistra a destra. “Sono una donna che ama un’altra donna” - “La amo, anche su questo non ci sono dubbi”.
Roumayasa è in piedi in fondo alla sala, ma Imane non guarda nella sua direzione. Vuole che sia lei a scegliere, se rischiare con lei il tutto per tutto o restare in silenzio.Il cuore di Roumy accelera, mentre un'ondata di calore le sale dallo sterno alla testa. Sta per avere un mancamento, ma sa che non può darlo a vedere. Non può essere accaduto davvero, non può davvero decidere delle proprie sorti nell’arco di pochi secondi, soprattutto non così. Una parte di lei vorrebbe prendere in mano un microfono, come quando aveva difeso Imane poco prima della finale, e dire a tutti che sì, è lei la donna che ama. Che ne è orgogliosa, che non se ne vergogna. Ma non ha fiato neppure per parlare.
In sala stampa le voci si accavallano, i giornalisti si alzano in piedi per avvicinarsi di più a Imane, per essere i primi a fare la giusta domanda. “Imane, come pensi verrà accolta questa dichiarazione dai tuoi connazionali?” - “La donna che ami è qui? È una tua collega?”
“Ho profondo rispetto per il mio paese,il popolo algerino mi conosce e capirà, se Dio vuole. Inshallah”. Imane ha già detto abbastanza. Beve un ultimo sorso d'acqua, si alza dalla sedia e chiede di non essere seguita. “Adesso lasciatemi andare, vi ho già detto ciò che volevate sapere”.Roumy è uscita dalla sala ben prima di Imane, insieme all’amica Fatima che la sorregge stringendole la vita. “Amica mia, sembri sconvolta. Stai bene?”
“Tu non sei sconvolta, Fatima?” le chiede Roumayasa con gli occhi lucidi, cercando di carpire i suoi pensieri sulla faccenda.
“Certo che lo sono. Si è messa in un bel guaio, non pensavo lo avrebbe fatto”.
Roumy fissa Fatima con aria interrogativa “Tu avevi capito, vero?”
“Vai da lei, ma ti prego, non fare stupidaggini. Pensa alla tua sicurezza”.Roumayasa non se lo lascia ripetere due volte, ma ignora totalmente l'invito a pensare alla propria sicurezza. Intercetta Imane in corridoio, accanto a Pedro e Mohamed. Si fa spazio tra la ressa, e corre ad abbracciarla “Sono qui, sono con te”.
Imane la bacia. Le telecamere riprendono tutto.
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Imane
Fiksi PenggemarStoria liberamente ispirata dalle vicende della campionessa di boxe Imane Khelif.