L’aria è tornata respirabile, ora che il sole sta lentamente tramontando all'orizzonte al di là del parco. Manca poco all’incontro finale, e Imane non si è neppure resa conto dello scorrere del tempo, tirata da una parte all’altra, contesa tra i fan e i giornalisti. Ne ha già visti di tramonti a Parigi, ma quello del 9 agosto porta con sé un significato diverso, un’aura quasi mistica. Imane sa che il sole del giorno seguente non le mostrerà le stesse cose, lo stesso mondo di prima. Che vita sarà, quella nuova? Le persone la ameranno, la odieranno? Una cosa è certa: la vittoria sarebbe la giusta ricompensa per la sua famiglia, per i sacrifici del passato e per il dolore del presente, come quello di Mamma Nasria, che è finita più volte in ospedale. Ogni menzogna, ogni ingiuria accostata al nome di sua figlia è un pezzo di lei che si incrina fino a spezzarsi.
Imane, seduta nel backstage, guarda lo schermo del telefono per l’ultima volta prima dell’incontro. Sono già le 22:20, mancano 30 minuti al momento più emozionante della sua vita. Roumayasa le ha mandato soltanto un messaggio: “Buona fortuna, campionessa”. Imane cerca di trattenere la commozione, di restare concentrata. Il fatto che Roumy sia rimasta in silenzio per tutto il giorno e che il suo breve messaggio sia incentrato solo su di lei, sul suo obiettivo, le dà la misura di quanto quella ragazza sia speciale. Roumy sarà fuori ad attenderla quando tutto sarà finito, ma non ha voluto fare parola con lei di quanto accaduto la sera prima. Ha deciso di farsi carico da sola dei suoi pensieri, che da quando si è svegliata non smettono di aprirle e chiuderle lo stomaco.
La canotta rossa di Imane, seduta con le gambe divaricate e le braccia che cadono lungo i fianchi, si solleva ritmicamente seguendo il suo respiro, sempre più agitato. La ragazza ha dischiuso le labbra, in cerca di ossigeno.
Imane è sempre stata brava a scindere la sua indole più emotiva da quella della combattente, ma un evento di tale portata rischia di mischiare le carte.
Mohamed se ne accorge immediatamente. Le dà una pacca sulla spalla, poi si abbassa ad altezza dei suoi occhi. “Sei forte, adesso non pensare”.
Accanto a lui c’è il coach Pedro, che collabora con Mohamed in occasione delle Olimpiadi. Con una mano aperta sul collo di Imane misura i suoi battiti. Il cuore è accelerato, ma la presenza del suo staff riesce a calmarla e farla tornare sull’obiettivo. Il momento è arrivato.Imane sorride alla folla mentre cammina spedita verso il ring, accanto ai coach che sembrano scortarla in un sodalizio fraterno. L’arena è già in fermento: “Algérie, Algérie” “Imàn, Imàn”. La sua gente è accorsa numerosa, a dimostrazione di un amore da sempre ricambiato, nonostante tutto.
Imane è più carica che mai, domina la scena con i rapidi movimenti laterali e i colpi studiati al millimetro per centrare senza scampo l’avversaria, la campionessa uscente Liu Yang. La trentaduenne cinese prova sulle prime a puntare sulla semplice strategia difensiva, a studiare l’avversaria, per poi tentare di andare a segno nell'ultimo round, senza successo. Imane è perfetta fino all’ultimo secondo.
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Imane
FanfictionStoria liberamente ispirata dalle vicende della campionessa di boxe Imane Khelif.