“Hassan? Bene, certo”. Roumayasa accenna un sorriso, mostrando nuovamente l’anello a Fatima. Il suo sguardo spento, però, dice altro. Non c'è traccia di felicità.
“Non tornerai a casa come una campionessa, ma ci tornerai come futura moglie”. Fatima non realizza che le proprie parole non suonano affatto come un complimento. D’altronde, per lei, il matrimonio e i figli restano pur sempre il premio più grande per una donna.Roumy e Hassan si erano conosciuti due anni prima a un evento sportivo di beneficenza, di cui la ragazza era ambasciatrice. L’uomo, trentenne insegnante di educazione fisica, l'aveva approcciata con una scusa, chiedendole informazioni su come poter fare una donazione più cospicua e sui progetti futuri della ONLUS.
Sapeva già tutto, ma il sorriso gioioso e la bellezza delicata di Roumy lo avevano colpito da lontano, proprio come era stato per Imane. La ragazza, inizialmente sulle sue, con il passare del tempo si era lasciata giocosamente corteggiare. Gli eventi di beneficenza si erano man mano trasformati in qualcosa di più simile ad appuntamenti, e gli aperitivi di gruppo erano diventati cene a due. Fin quando il nome di Hassan, che dopo qualche mese di frequentazione assisteva di tanto in tanto agli allenamenti di Roumy, era entrato di prepotenza nelle chiacchiere tra amiche.Roumayasa, all’età di 27 anni, era quasi fuori tempo massimo, almeno per gli standard del suo mondo. Le pressioni di amici e famiglia, che le domandavano perché una donna come lei fosse ancora sola, iniziavano a essere una costante. Il carisma e l’insistenza di Hassan avevano fatto il resto.
Non ci era voluto molto prima che il nome di quell'uomo arrivasse anche alle orecchie di Imane. La ragazza, che aveva trascorso una vita a difendersi dalle proprie emozioni, a far sì che mai ostacolassero le sue azioni, con il caso Hassan non aveva fatto eccezione.
Quando l’aveva saputo - non direttamente da Roumy - le si era gelato il sangue, ma aveva dissimulato, era andata a congratularsi con l'amica. Imane sapeva di non poter offrire a Roumayasa ciò di cui aveva bisogno, e voleva almeno assicurarsi che quell’uomo potesse farlo nel modo migliore.Il nome di Imàn, invece, era arrivato alle orecchie di Hassan ben prima, grazie alla stessa Roumy, che non perdeva occasione per snocciolare aneddoti di ogni genere sulla migliore amica. Ripeteva le sue battute, ne elencava i successi sportivi. Qualcosa che sapeva di non dover fare, per non generare sospetti, ma che non riusciva ad evitare. Parlare di Imane, anche con lui, era il modo in cui il suo inconscio le impediva di lasciarla andare.
Hassan aveva sempre amato la dolcezza e il lato affettuoso di Roumy, che si manifestavano con tutte le amiche, e con la migliore amica in particolare. Non avrebbe mai potuto immaginare che quel continuo parlare di Imane, con gli occhi di Roumy che si illuminavano, avesse un significato diverso dalla semplice ammirazione. Fino a quando, Imane, non l’aveva conosciuta di persona.

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Imane
FanfictionStoria liberamente ispirata dalle vicende della campionessa di boxe Imane Khelif.