Imane fissa più a lungo del dovuto la ragazza che le si presenta davanti; non solo per la sua bellezza fuori dal comune, ma per provare a comprendere cosa abbia di familiare. La squadra dalla testa ai piedi: i liscissimi capelli biondo platino, i grandi occhi celesti incorniciati dal mascara, le lunghe gambe per buona parte scoperte dalla minigonna di pelle. La donna, con i tacchi a spillo, la supera in altezza di qualche centimetro, ma ha una figura decisamente esile. Sembra una Barbie in carne e ossa.
“Piacere, Ashley”
Ashley…Ecco dove l'ha già vista. É proprio lei, la ragazza di Instagram.
Come diavolo ha fatto ad entrare? Come sapeva che sono qui? Imane è come immobilizzata dal misto di ansia ed eccitazione che la attraversa.
“Ciao Ashley”. Imane fa per allungare la mano verso la ragazza, ma Ashley tira fuori dalla borsa qualcosa per lei: un disegno ad acquerello, che ritrae Imane sorridente con le sue treccine africane.
Un’opera d’arte di discreta qualità, a dirla tutta.
“Oh, grazie, grazie” Imane abbassa per un attimo lo sguardo, per concedersi una tregua dall'imbarazzo della situazione, e dalla visione di quella donna così bella da essere quasi disturbante.
Ma Ashley rincara la dose: al momento della foto la abbraccia, e fa scivolare rapidamente una mano sul suo fondoschiena. Un frazione di secondo, un gesto che potrebbe apparire involontario agli occhi di tutti, ma non di Imane, che per il resto della serata non può evitare di pensare a lei, e al suo profumo che le è rimasto addosso.Nemmeno al rientro in hotel Imane riesce a liberarsi di quell'immagine, e decide di cedere ai suoi impulsi, di rischiare tutto. Scrive un messaggio ad Ashley, indicando l’indirizzo dell’albergo dove raggiungerla.
Sorprendentemente, passano poco più di dieci minuti prima che la donna sia annunciata ad Imane dalla reception al telefono:
“Ms. Khelif, la signora Miller chiede di poter salire”
“Prego, la lasci passare”Ashley bussa alla porta. Quando Imane apre, una scia di profumo invade già la stanza. La ragazza ha sul viso il sorriso sfacciato di chi sembra aver appena vinto un premio, e chiude subito la porta dietro di sé .
“Sentiamo un po', come hai fatto a trovarmi stasera?”
“Diciamo che ho i miei agganci”
“E quali sarebbero i tuoi agganci?” insiste Imane, che intanto si è diretta verso il frigo bar per prendere da bere.
“Conosco l’amica di uno dei membri del tuo staff, siamo entrate in contatto sui social, ma non posso dirti di più…” Ashley gioca nervosamente con una ciocca di capelli.
“Magari me lo dirai dopo un drink. Cosa vuoi bere?”
“Per me lo champagne va benissimo, mi fai compagnia?”
“Io sono astemia. Ma sono dipendente dalla coca-cola” Imane prova a scherzare, accenna un sorriso, ma è in realtà piuttosto agitata dalla situazione surreale, e dal fatto di non sentirsi a proprio agio.In una stanza d’albergo con la donna più bella che abbia mai visto, avrebbe voluto essere se stessa, sentirsi affascinante, e invece non ha neppure fatto in tempo a cambiarsi. Ashley è arrivata troppo presto.
Imane incrocia il proprio riflesso allo specchio: il trucco sul viso, che si sta sciogliendo sotto gli occhi, la catenina di strass, le mollette tra i capelli. Con questa roba in testa sembro soltanto un’idiota.
Un impeto di rabbia la attraversa: non è lei la persona riflessa allo specchio, non è la caricatura in cui l’hanno trasformata. Vuole dimostrarlo alla donna che le siede accanto, oltre che a sé stessa.Imane, quasi di scatto, toglie il calice di champagne dalla mano di Ashley, posandolo sul comodino. Accarezza la coscia della ragazza, stretta nelle autoreggenti nere.
“Ashley, posso confermarti che sei tu la persona più attraente sulla terra” - Imane vuole esagerare, entrare nel personaggio.
“Sei davvero gentile, non avrei mai creduto di essere qui con Imane Khelif stasera” - la donna, a sua volta, stringe la coscia di Imane.
“Ma una ragazza determinata come te trova sempre un modo, non è vero?” - Imane inizia a giocare con le calze di Ashley, a pizzicarle, come a volerle staccare dalla sua pelle.
“Credo di sì. Sai, mi sei piaciuta dal primo momento che ti ho vista sui giornali, e ho pensato che...”
Imane non è interessata al racconto di Ashley, non la lascia finire. Le sposta i capelli e inizia a baciarle delicatamente il collo, a sentire il suo odore. La ragazza, tuttavia, è tesa. Sembra avere davvero qualcosa da dire, e Imane non può ignorarlo.
“Ashley, qualcosa non va?”
“No…Tu mi piaci tantissimo. Ma io non l’ho mai fatto…Con una donna, intendo”
“Non lo farai nemmeno stasera. Stasera sono il tuo uomo”.
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Imane
FanfictionStoria liberamente ispirata dalle vicende della campionessa di boxe Imane Khelif.