Vittoria

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“La prima pugile algerina a vincere una medaglia olimpica”. I commentatori anticipano il verdetto che decreta una vittoria schiacciante, mentre Imane riprende fiato, si asciuga il viso e si lega i capelli nel tentativo di mostrarsi al meglio.
“Per decisione unanime, la medaglia d'oro va a Imàn Khelif dall’Algeria. Campionessa olimpica”. L'arbitro solleva il braccio di Imane, è tutto vero, è ufficiale. Il pubblico grida il suo nome, agita le bandiere.
La ragazza alza un dito verso il cielo. Dio è il suo primo pensiero, il suo ringraziamento più intimo. Imane deve ancora realizzare pienamente quanto è appena accaduto; cammina avanti e indietro come per seguire il filo dei suoi pensieri.

Quando si ferma, sceglie la posa migliore per chinarsi sul ring che dopo 8 anni di sacrifici le ha dato la gloria: sorride per i fotografi, si lascia ammirare dal pubblico in fermento, poi improvvisa una piccola danza. "Ecco il ballo della vittoria”.
Imane salta improvvisamente sulle spalle di Pedro, si lascia portare così tra la folla, con la bandiera del suo paese che le abbraccia la schiena, in un’esplosione di gioia e sensualità. Dopo la concentrazione e la fatica, la donna ha scelto di uscire di scena con uno show personale, di essere Imane come non mai.

È una Roumy con gli occhi lucidi, alla fine di tutto, a saltare tra la braccia di Imane, a esplodere di felicità insieme a lei. Si lascia stringere in un abbraccio che sembra contenerla interamente, spettinare i capelli, accarezzare la testa. Ci sono i giornalisti, riprendono la scena, ma non ha importanza: per il mondo, le due ragazze sono amiche - come potrebbe essere diversamente? “Roumayasa, her best friend”.

“Ti amo”. Due parole che per anni erano rimaste incastrate da qualche parte, fino a far male, nell’euforia trovano la strada per raggiungere le labbra di Roumy. Le sussurra a Imane all’orecchio, alzandosi in punta di piedi, non appena le telecamere spostano l’obiettivo.
"Lo so”. Imane la stringe più forte, prima di lasciare la presa e tornare nel marasma senza di lei.

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