Come tu mi vuoi

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Ashley non capisce cosa significhi quella frase, ma non ha altra scelta che lasciarsi guidare. Imane le sposta dal viso i lunghi capelli e inizia a baciarla, prima sul collo, poi sul mento, salendo infine verso le labbra. La ragazza risponde immediatamente, in cerca di un bacio più profondo, ma Imane vuole andare per gradi, concederle poco alla volta per farle desiderare di più.
“Perché ridi?”
“Perché nessuno mi aveva mai baciato con la gomma americana in bocca”
Imane sorride a sua volta, gioca per un po' a passare la chewing-gum dalla sua bocca a quella di Ashley.

La donna infila una mano sotto la maglia di Imane, impaziente di vedere e toccare parti del suo corpo che ha potuto immaginare solo nelle sue fantasie più inconfessabili, ma Imane la ferma: “Dopo”.
Prende la mano di Ashley, la passa sulle proprie labbra affinché le tolga ogni residuo di rossetto: vuole replicare ciò che ha provato con Fatma la prima volta. Ashley capisce subito il gioco, e con un sorriso malizioso toglie le mollette che reggono l’acconciatura di Imane, le tira indietro i capelli. “Ora sei tu”.

Imane spinge Ashley sul letto, chiedendole di restare ferma. Seduta sopra di lei, inizia a sbottonarle la camicetta di raso, a scoprire i suoi seni piccoli e perfetti, contenuti dal reggiseno bianco di pizzo.
Li bacia, le morde delicatamente i capezzoli, poi scende verso la pancia piatta e bianchissima della ragazza, dove si sofferma più a lungo, percorrendola con la lingua dall’alto verso il basso.

Sul più bello, quando Ashley crede che sia arrivato il momento di essere spogliata degli indumenti che le restano, Imane interrompe la sessione di baci per spogliarsi a sua volta, restando soltanto con l’intimo e il reggiseno sportivo nero. Ashley ne approfitta per accennare qualche timida carezza. Le spalle e la schiena di Imane si rivelano ancora più ampie senza abiti addosso, più di quanto la ragazza avesse immaginato. Le sue mani si spostano sull’addome, per poi risalire timidamente al seno, mentre la ragazza guarda Imane in cerca di uno sguardo di assenso. “Così va bene”, le dice, e si lascia accarezzare sopra il reggiseno, che non le consente di togliere. Ashley si spoglia completamente e spinge la donna contro di sé, per sentire il suo corpo più vicino, come ha a lungo desiderato, ma non è preparata a ciò che sta per accadere.

Imane si alza e tira fuori dal cassetto il suo nuovo acquisto, che vuole provare per la prima volta.
“Non è così che mi hai sempre immaginato?” Imane, con indosso lo strap-on, guarda Ashley in un modo che pare sfidarla.
Il suo atto di ribellione verso chi la vorrebbe più donna si unisce alla convinzione che le sue ammiratrici non vogliano Imane nella sua interezza, ma soltanto la parte maschile che hanno visto in lei.

Imane si diverte a usare il suo nuovo giocattolo nelle posizioni che meglio le consentono di ammirare il corpo e le espressioni di Ashley, la gira a suo piacimento, come fosse una bambola nelle proprie mani. Nonostante sia la prima volta, le sembra che quell’estensione faccia parte da sempre del proprio corpo. Veder venire Ashley mentre si muove sopra di lei la manda completamente in estasi.

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