Lo squillo insistente del telefono fa sì che Imane esca in fretta dalla doccia, e che escano dalla sua mente gli ultimi vividi flash delle ore di passione con Anna. È Roumaysa, vuole sapere come sta la sua amica prima dell'incontro, e prima della conferenza stampa che si terrà di lì a poco. Davanti ai reporter di mezzo mondo, verrà certamente discusso il caso più caldo delle Olimpiadi di Parigi: la partecipazione di Imane nella categoria dei 66 kg della boxe femminile.
Non è solo quello, in realtà, il motivo per cui Roumy l'ha chiamata. Vuole una conferma, sapere con certezza a che ora si terrà la conferenza, e dove. Imane, che è ancora nel villaggio olimpico, lo sa certamente meglio di lei.Dall’altro capo del telefono, Roumayasa è accanto a Fatima. Le due sportive e amiche di Imane hanno in mente un piano semplice, ma d’impatto. Fare irruzione in sala stampa, togliersi le felpe e avvolgersi in una grande bandiera dell'Algeria. Devono protestare, alzare la voce contro la gogna mediatica che senza alcuna prova vuole condannare Imane, violare ancora una volta il suo corpo e la sua dignità.
Così faranno, di lì a poco.Roumayasa scorge tra i presenti un volto amico, che le fa strada, e senza troppa difficoltà riesce ad entrare. Ad accompagnarla anche altri membri del comitato olimpico dell'Algeria, che hanno voluto unirsi alla protesta.
“Qualunque persona, ritratta in questo modo, non potrebbe che essere arrabbiata e frustrata”.
Queste le parole con cui Roumayasa, con gli occhi lucidi, inizia il suo discorso rivolto ai reporter.
“Imane è forte”, prosegue, “è mia amica”.
“Sono qui per supportare il mio paese, la verità, e la mia amica”.L’intervento del padre di Imane, che nei giorni precedenti aveva rilasciato un’intervista alla TV nazionale algerina mostrando il certificato di nascita di sua figlia, non era bastato. Qualcuno aveva deciso che Imane, così forte, non poteva essere una donna. Le voci erano circolate velocemente, senza più fermarsi.
“Mia figlia è una donna, nata donna. La ho cresciuta affinché diventasse una ragazza forte, e coraggiosa”. Queste erano state le parole di Amid Khelif, a cui ora faceva eco anche Roumayasa.
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Imane
Fiksi PenggemarStoria liberamente ispirata dalle vicende della campionessa di boxe Imane Khelif.