Cap. 72

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Michele, dopo aver osservato Mina allontanarsi dietro Daniel, si lascia ricadere sullo sgabello. Batte un pugno sul bancone mentre si passa l'altra mano sul volto. "Cazzo", esclama. Poco dopo il ragazzo viene raggiunto dalla coppia di amici che, ignari di tutto, schiamazzano per richiamare la sua attenzione. "Avevi ragione Mic, questo posto è favoloso", dice Tommaso cingendogli le spalle con un braccio. "Ehi, qualcuno qui si è dato alla pazza gioia!" nota Giulia indicando la bottiglia di alcol. "Dov'è Mina? Ad amoreggiare da qualche parte con Daniel?" aggiunge con un sorriso, mentre dà un'occhiata in giro. Michele si massaggia gli occhi sospirando sotto lo sguardo stranito di Tommaso. "Mi sa che ho fatto una cazzata", confessa.

Giulia, senza nemmeno aspettare che Michele raccontasse cosa era successo nel dettaglio, aveva prontamente preso il cellulare e stava provando a chiamare l'amica. "Non mi risponde", dice preoccupata. Tommaso l'abbraccia dolcemente cercando di tranquillizzarla, per poi rivolgersi nuovamente all'amico. "Spiegaci meglio cosa è successo". Così Michele, dopo aver accennato che Mina era corsa dietro Daniel per via di una discussione avuta poc'anzi, cerca di dare alla coppia qualche dettaglio. "Non pensavo sarebbe finita così...". Ma Giulia era ormai su tutte le furie. "Ma davvero? E cosa pensavi sarebbe accaduto? Tu volevi che litigassero!". "Amore", prova a calmarla Tommaso, "hai provato a richiamare Mina?". Giulia sospira sbloccando il cellulare. "Ora riprovo, ma forse dovremmo andarle incontro". Tommaso annuisce accarezzandole il viso. All'ennesima chiamata senza risposta Giulia si affretta ad uscire dal locale, seguita poco dopo dal suo ragazzo. "Mi dispiace, davvero non volevo". Tommaso poggia una mano sulla spalla dell'amico. "Penso che dovresti scusarti con Mina". L'altro annuisce. "Senti, ora vado. Ti chiamo più tardi perché devi spiegarmi meglio questa faccenda".

"Da che parte?" chiede spaesata Giulia, visibilmente in ansia. "Lì", indica Tommaso prima di incamminarsi a passo svelto. "Ricordo che ci hanno raggiunti da quella direzione prima".

Ma non ci fu bisogno per i due di camminare molto. Bastarono meno di cinque minuti per intravedere la loro amica. Mina camminava nella loro direzione a passo lento, quasi trascinando i piedi. Quando Giulia le fu abbastanza vicina si fermò con una stretta al cuore. Mina aveva gli occhi persi e bassi sulla strada, e il volto rigato dalle lacrime. Non si accorse dei suoi amici finché Tommaso non richiamò cautamente la sua attenzione. Li guardò per diversi secondi, prima di scoppiare a piangere. "Giuli, mi odia", riuscì solamente a dire tra un singhiozzo e l'altro, stretta fra le braccia dell'amica.

Dopo minuti che parvero interminabili Tommaso aveva chiesto alle due ragazze se se la sentissero di tornare da sole all'appartamento. "Certo, ce la caviamo. Ma tu cosa hai intenzione di fare?". L'espressione di Tommaso era risoluta: "Torno al club". Così, dopo aver dato un bacio alla sua ragazza ed una carezza a Mina, il ragazzo si separa dalle due.

Giulia aveva aspettato che il respiro di Mina si facesse più regolare e, dopo che quest'ultima aveva consumato un bel po' di fazzoletti, l'aveva presa per mano per incamminarsi verso il loro appartamento. Per l'intero tragitto nessuna delle due aveva proferito parola. Salite in camera, Mina si era seduta in un angolino del divano. Le mani in grembo che torcevano l'ultimo fazzolettino superstite, mentre Giulia le andava a prendere un bicchiere d'acqua. "Mimi", sussurra dolcemente accovacciandosi davanti a lei. "Ti va di dirmi cos'è successo?" le chiede spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. La ragazza tira su un respiro tremante prima di bere un sorso d'acqua. Finalmente annuisce e poco dopo ripercorre gli avvenimenti per filo e per segno. Da quando si era allontanata dalla pista da ballo fino alla discussione avuta con Daniel prima che la coppia di italiani la raggiungesse. "Che bastardi", è l'unico commento della giornalista.

Tornato al Jimmy'z, non trovandolo, Tommaso chiede di Michele ai ragazzi al bancone. L'italiano apprende che il bartender, poiché aveva bevuto più del dovuto, era stato coperto dai colleghi mentre smaltiva la sbornia nel retro del locale. Quando lo raggiunge lo trova accasciato contro il muro, intento a premersi una bottiglina di acqua ghiacciata contro una tempia. Alla vista dell'amico sospira pesantemente. "Lo so. Sono stato uno stronzo". "Per lo meno hai la decenza di ammetterlo".

"Proprio non riuscivi a darti pace, vero?". Michele inclina la testa verso l'alto per osservare meglio l'amico che lo sovrastava. "La migliore amica di Giulia. Bella mossa del cazzo... Ma cosa credevi di fare?". Michele sbuffa visibilmente spazientito, mentre poggia la bottiglina a terra accanto a sé. "Senti, ho già ammesso di aver sbagliato. Che altro vuoi?" dice tirandosi su. "Voglio che mi dici cosa cazzo ti è saltato in mente". Michele si limita a reggere lo sguardo dell'amico. "Litigare con un pilota di Formula1, ti sembra normale? Potresti perdere il posto di lavoro, lo capisci?". "Oh, adesso ti preoccupi per me?". "Certo che mi preoccupo per te, testa di cazzo!", dice dandogli una leggera spinta. "Voglio capire perché sei così in fissa con Mina da mandare all'aria la sua vacanza e rischiare di fare altrettanto con il tuo contratto di lavoro". Michele inspira a fondo alzando lo sguardo al cielo. Poggia le mani sui fianchi e si morde il labbro inferiore. "Senti, non lo so che mi è preso. Ok?". "Perché non provi a spiegarmi nei dettagli cosa è successo?".

Come Mina, anche Michele cerca di raccontare al meglio l'episodio. "Frena un secondo, cosa sarebbe questa storia che hai tirato in ballo? Chi sarebbe questa ragazza e cosa avrebbe a che fare con Daniel?" chiede Tommaso confuso. Michele si passa una mano fra i capelli per poi massaggiarsi col pollice la tempia. "È questo il punto: non so altro". Tommaso inarca le sopracciglia, confuso e spazientito. "Ho bluffato, Tom! Cazzo...". Michele si accovaccia al suolo tornando nella posizione in cui l'amico l'aveva trovato. "Io volevo solo infastidirlo, con la speranza che si sputtanasse da solo davanti a Mina. Non potevo immaginare che mi si sarebbe ritorto tutto contro". "Non sei tu quello che ha avuto la peggio. Hai sputtanato Mina, l'hai fatta passare per la stronza della situazione. Ti rendi conto del casino che hai combinato?". "Lo so..." sussurra Michele col volto fra le mani. "Non credere che non mi senta in colpa". "Sai qual è la cosa peggiore? Che io domani andrò via", constata Tommaso sedendosi accanto all'amico. "Non saprei nemmeno da dove iniziare per provare a sistemare le cose fra quei due". "L'ha presa tanto male Daniel?" chiede Michele voltandosi a guardare l'amico. Tommaso si massaggia la fronte per qualche secondo. "Non so i dettagli, ma abbiamo trovato Mina da sola che piangeva a dirotto". "Cazzo", esclama Michele a denti stretti battendo un paio di volte la testa contro il muro. "Senti, farai meglio a pensare ad un piano per sistemare le cose".

Passano diversi minuti in cui i due ragazzi riflettono in silenzio sulla situazione. Michele gioca nervosamente col tappo della bottiglina, svitandolo e avvitandolo. I respiri lunghi e rumorosi. "Ho un'idea", dice di punto in bianco mettendosi in piedi. "Aspettami qui". Tommaso osserva l'amico allontanarsi verso l'interno del locale e, imitando poi i suoi movimenti, si tira su a sua volta. Si da una pulita ai pantaloni e, infilandosi le mani in tasca, fa come gli era stato detto. Michele impiega più del previsto a tornare, ma quando compare non è solo. "Ho chiesto a Carl di farmi parlare con lui", spiega indicando il ragazzo alle sue spalle. Fortuna volle che quella sera al Jimmy'z suonasse lo stesso dj che il giorno prima aveva animato la serata sullo yacht degli zii di Kika. Dj amico sia di Michele che di Lando Norris. "Mi spiegate cosa succede qui?" chiede l'inglese sospettoso, seguito da quella che doveva essere una sua guardia del corpo. "Carl mi ha detto che sei un suo amico e che volevi parlarmi". "Esatto", spiega Michele. "Senti, vado dritto al punto. Non ho il diritto di chiedertelo, ma avrei bisogno del tuo aiuto per sistemare una questione. Centra il tuo amico, Ricciardo".

I due raccontano quindi gli avvenimenti al pilota partendo dalla sera prima, quando Michele aveva origliato la conversazione tra lui e Max. "Hai una bella faccia tosta per chiedermi di intromettermi in questo casino", dice infine Lando a braccia conserte, infastidito da tutto ciò che aveva appena ascoltato. "Lo sappiamo", si intromette Tommaso facendo un passo avanti. "Ma quello che vogliamo è solo permettere a Mina e Daniel di chiarirsi". "Per quello che ne so, la vostra amica potrebbe anche non essere innocente", insinua. "È legittimo. Ma infatti non ti chiediamo di mettere una buona parola per lei". "E cosa volete che faccia?". I due italiani si fissano. "Prova a parlargli. Sono sicuro che anche lui è abbastanza scosso dalla situazione". Lando sbuffa mettendo su un sorriso contrariato. "Ci credo, ha appena scoperto che un episodio che ha rischiato di macchiargli la carriera è giunto all'orecchio di chi non dovrebbe esserne a conoscenza". "Tu e Max però non vi siete fatti problemi a parlarne ad un evento a cui erano presenti più di un centinaio di persone", puntualizza Tommaso. Lando si morde le labbra. "D'accordo. Vedrò cosa posso fare. Ma non vi assicuro niente", acconsente dopo un po'. 

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Angolo dello scrittore

Drama, drama, drama... Riuscirà Lando nella sua impresa?

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⏰ Ultimo aggiornamento: 6 days ago ⏰

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