Cap. 62

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"Buongiorno", saluta Mina dalla porta della piccola cucina. Daniel si era alzato per primo anche quella mattina e, lasciando riposare la ragazza, aveva iniziato la sua routine. Dopo una doccia rinfrescante si era subito recato in cucina per preparare la sua colazione proteica, accanto a cui non poteva mancare una tazza di caffè. Mina aveva aperto gli occhi non molto più tardi e, constatando che il pilota non era più accanto a lei, aveva deciso di alzarsi nella speranza di trovarlo ancora in casa. Avvicinandosi alla porta della camera, che era socchiusa, le erano giunti all'orecchio rumori provenienti dalla cucina. Aveva sorriso istintivamente, felice di poter salutare Daniel prima che iniziasse l'allenamento. Col volto assonnato ed i capelli in disordine si era mossa a piccoli passi lungo il corridoio. La porta della cucina di fronte a lei era aperta e poteva ammirare la schiena nuda del pilota che era alle prese con i fornelli. Si era portata una mano alla bocca mordicchiandosi l'unghia del pollice e, arrivata davanti all'entrata della cucina, si era poi poggiata con la spalla allo stipite della porta. Pochi secondi dopo gli aveva dato il buongiorno. Daniel si era voltato di scatto, sorpreso, per poi sorriderle. "Ehi, buongiorno".

"Spero di non averti svegliata", le dice dopo aver impiattato la sua colazione ed aver abbassato la fiamma sotto la moka. Mina scuote la testa andandogli incontro. "Assolutamente no. Ho dormito come un ghiro", dice sfregandosi un occhio mentre si avvicina ai fornelli. Daniel sorride alle parole della ragazza e solleva il coperchio della moka per controllare a che punto sia il caffè. "Comunque ieri è stata una serata meravigliosa", continua Mina. "Ho ancora davanti agli occhi quei fuochi d'artificio... E quel tiramisù? Mamma mia, che buono!". Daniel la ascolta con attenzione mentre versa il caffè ormai pronto. "È stata una delle serate più belle della mia vita", conclude afferrando una delle tazzine. "Sono contento", le risponde il pilota posandole un leggero bacio sulle labbra. "Ma continuo a chiedermi che razza di uomini tu abbia frequentato finora", dice poco dopo mentre varcano la soglia della veranda facendo ridere l'italiana.

Daniel si era fatto recapitare anche quella mattina qualcosa di dolce per far fare colazione all'italiana. "Mi sento un po' in colpa a mangiare un pain au chocolat davanti ai tuoi occhi". Il pilota solleva un angolo della bocca mentre manda giù un boccone. "Ci sono abituato. E poi preferisco una colazione salata a dirla tutta". Nonostante fosse una mattina d'agosto, fortunatamente l'aria non era afosa. Mina tira su una gamba poggiando il piede sulla sedia. Si sfiora le labbra con le dita nell'intento di eliminare eventuali briciole e si dà poi una sistemata ai capelli. Di tanto in tanto Daniel solleva lo sguardo per osservarla. I rumori provenienti dalle strade erano ridotti al minimo. D'altronde la maggior parte delle persone era in vacanza in quel periodo e loro si erano svegliati abbastanza presto. "C'è dell'altro caffè?" chiede Mina. Daniel poggia i gomiti sul tavolo e regge il mento con una mano. "Dovrebbe essercene, sì". "Ne prendo un altro goccino allora. Ne vuoi anche tu?". "No, grazie".

Quando Mina ritorna in veranda, pochi istanti dopo, trova Daniel in piedi accanto alla ringhiera in ferro battuto intento a godersi un po' di sole. Aveva gli occhi chiusi, le braccia incrociate ed un sorriso rilassato. "Queste sono le ore migliori per prendere il sole", esordisce avvicinandosi a lui. Daniel allarga il sorriso prima di riaprire gli occhi. "Già. Peccato che dovrò chiudermi in sala attrezzi", dice sollevando le spalle. "C'era il caffè?" le chiede poi. "Sì. Vuoi un sorso? Ne ho versato un po' in più apposta". Daniel si avvicina a Mina, allungando le braccia verso di lei, e poggia le mani sui suoi fianchi. L'italiana lo osserva in silenzio, divertita, mentre porta la tazzina d'espresso alle labbra. Sente lo sguardo di Daniel scrutarla finché questo non la attira ancor più verso di sé. Le mani del pilota si intrufolano sotto il tessuto leggero della t-shirt che le aveva prestato e si fermano salde sulla sua pelle. Nel frattempo si inclina verso di lei per posarle un bacio sulla guancia, poi uno sotto l'orecchio ed infine uno intenso sul collo. "Ho in mente un altro tipo di allenamento che preferirei fare stamattina", le sussurra a fior di pelle con voce bassa, quasi roca. Mina chiude gli occhi sotto le carezze del pilota ed emette un sospiro mentre rinsalda la presa sulla tazzina di caffè, temendo di poterla rovesciare da un momento all'altro.

Cliché // Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora