Cap. 41

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Mina sbatte le palpebre una, due, tre volte. Daniel, con la coda dell'occhio, è attento a non perdersi la reazione dell'italiana. Alla sua evidente confusione non può che provare a contenere una risata. Mina si volta poi verso Daniel e lo fissa per diversi secondi incrociando le braccia al petto. "Non sei segretamente un serial killer, vero?" gli chiede seria. Il pilota sgrana gli occhi e gira di scatto la testa verso la ragazza. Rallenta poi l'andamento dell'imbarcazione, prendendo sul serio la sua preoccupazione. Mina cerca di mantenere un'espressione quanto più seria possibile, ma alla visibile difficoltà del ragazzo a gestire la situazione scoppia a ridere. "Dovresti vedere la tua faccia!" dice Mina sfregandosi un occhio. "Scusami, non pensavo reagissi così male", continua cercando di darsi un contegno, pur continuando a nascondere il sorriso dietro il dorso di una mano.

La domanda accusatoria dell'italiana aveva visibilmente destabilizzato Daniel che, solo in quel momento, si era reso conto di aver organizzato un'uscita in mezzo al nulla con una (quasi) perfetta sconosciuta. Eppure, avendo frequentato sempre donne che lo conoscevano già di fama, nessuna mai si era mostrata preoccupata di passare del tempo in privato con lui. Non era nemmeno la prima volta che frequentava lontano dai riflettori una fan. La serietà con cui la ragazza lo scrutava, in cerca di risposte, lo spiazzava ulteriormente. Visibilmente in difficoltà, aveva rallentato l'imbarcazione fino a fermare il motore e si era girato interamente verso la ragazza, in cerca delle parole che potessero essere più adatte. Fa' per dire qualcosa, ma nessun suono lascia le sue labbra. D'un tratto però nota un guizzo di divertimento attraversare il volto della ragazza. Lo sguardo, dapprima indagatorio, si distende e gli angoli della bocca si sollevano, anche se impercettibilmente. Daniel si ritrova ad essere più confuso di prima. È probabile, però, che ciò glielo si legga in faccia, perché poco dopo l'italiana scoppia a ridere in maniera del tutto inaspettata. "Più che altro, non pensavo la prendessi così seriamente", continua Mina.

Daniel continua a fissarla esterrefatto, realizzando in quell'istante che la ragazza lo stava prendendo in giro. Incrocia dunque le braccia e, raddrizzando le spalle, la fissa con l'aria di chi sta per prendersi una rivincita. "E così siamo in vena di scherzi..." le dice. Mina di tutta risposta poggia le mani sui fianchi ed inclina leggermente la testa, mettendo su l'espressione più innocente che riuscisse a fare. Daniel si mordicchia il labbro inferiore, pianificando la mossa successiva. In poco tempo riflette sul da farsi, fino ad arrivare alla strategia migliore. Purtroppo per Mina, per quanto ottimi, i suoi riflessi nulla possono contro i tempi di reazione del pilota.

Il tutto accade in pochi secondi. Daniel si piega sulle ginocchia e, allungando le braccia verso la ragazza, la carica sulle spalle, sollevandola. Mina, dopo aver lanciato un piccolo urlo per la sorpresa, si ritrova a testa in giù contro la schiena di Daniel. Nel movimento gli occhiali da sole le cadono, per fortuna, sul ponte della barca. Un istante dopo Daniel si dirige verso la poppa a grandi falcate. Mina conta appena tre passi prima di percepire il vuoto, seguito dal contatto con l'acqua. Daniel si era lanciato in mare senza pensarci due volte, incurante del fatto che entrambi fossero ancora vestiti. Quando riemerge, Mina prende una profonda boccata d'aria, annaspando per lo shock termico causato dall'acqua gelida a contatto con la sua pelle accaldata. Quando riesce a mettere a fuoco, vede davanti a sé il pilota che sorride ampiamente, mostrando i denti. Si stava divertendo parecchio, immagina Mina. "Ricciardo! È la seconda volta che mi butti in acqua senza ritegno!" gli dice ad alta voce schizzandolo più e più volte. "Eppure non mi pare ti dispiaccia", le risponde il pilota con sguardo provocatorio, mentre prova a ripararsi dagli schizzi d'acqua con una mano.

Mina fissa Daniel per qualche secondo e, dopo il divertimento iniziale, un altro tipo di eccitazione si fa strada dentro di lei. La situazione così simile a quella della sera precedente non può che far riemergere i ricordi e le sensazioni provate in quel frangente. Ripensa ai loro corpi bagnati, uno contro l'altro; alle mani del pilota, così salde su di lei; alle loro labbra, fameliche. Nonostante la temperatura del suo corpo fosse calata bruscamente grazie al contatto con l'acqua, ora Mina sentiva le guance andare pericolosamente a fuoco. L'unica cosa che mitigava il suo imbarazzo era il sapere che anche Daniel, quasi certamente, stava provando le stesse sensazioni. Lo sguardo del pilota aveva di fatti perso ogni indice di divertimento, assumendo lo stesso grado di intensità che l'aveva fatta arrossire la sera precedente.

Stavolta, inaspettatamente, è Mina a fare la prima mossa. Lentamente e con estrema eleganza inizia a nuotare verso il pilota, che era rimasto più vicino all'imbarcazione. Quando è poi a pochi centimetri da lui si raddrizza, posizionando di nuovo i piedi verso il fondale, e con pochi, lenti movimenti azzera totalmente la distanza che li separava. Sistema poi i capelli, buttandoli indietro, e cinge con le braccia il collo del pilota.

Daniel per tutto il tempo non le aveva staccato gli occhi di dosso. Poteva giurare che il rossore sulle guance dell'italiana non era dovuto al sole. Con una sinuosità inaudita gli si era avvicinata e, con disinvoltura, aveva poggiato le sue braccia sulle sue spalle, fermandosi a fissarlo negli occhi, pericolosamente vicina. Come d'istinto, in risposta a quel gesto tanto intimo, le aveva cinto la vita con un braccio, stringendola a sé. Le loro fronti si incontrano, i loro nasi si sfiorano. Daniel stringerebbe volentieri a sé Mina anche con l'altro braccio, se solo non gli servisse per tenersi a galla. Non si erano allontanati di molto dal porto, ma era abbastanza per attutire i rumori della costa. Il sole era alto, picchiava forte, ma in acqua si stava divinamente. Dio solo sa quanto Daniel amasse quel contatto con l'italiana, ma c'era da ribadire che in acqua tutto fosse decisamente più difficile da gestire.

Così come si era avvicinata, è Mina la prima a rompere il contatto. Con un sorriso accarezza il volto di Daniel. "Ti aspetto su", gli dice, per poi lasciargli un lieve bacio sulla guancia. 

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Angolo dello scrittore

Hello! Parto col dire che mi è piaciuto parecchio scrivere questo capitolo. Nel complesso ne sono abbastanza soddisfatta. Amo scrivere di questi momenti intimi fra loro due, mi fanno troppa tenerezza. 

Ad ogni modo, il Natale è alle porte e mi fa strano scrivere di questi due che si vivono sta vacanza in pieno agosto... A proposito di Natale, avete visto la nuova collezione invernale del brand di Danny Ric? Quella intitolata "Enchanté chalet". Avessi soldi da spendere comprerei senz'altro qualcosa. Però devo essere sincera, sono davvero tanti soldi per capi in poliestere e cotone, senza un filo di lana... Morale della favola, collezione invernale: bocciata. Almeno a parer mio. 

BTW, mi ero totalmente dimenticata di aver lasciato una padella sul fuoco (sono tipo le 22:00 in questo momento). Quando me ne sono ricordata (due minuti fa) era troppo tardi. Mi sa che è irrecuperabile. Mi prenderei a sberle da sola.

Concludendo questo sproloquio, vi do appuntamento a domenica. Ciao! <3

Cliché // Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora