Cap. 6

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Il citofono suona. L'orologio segna le 11:38. Quando Mina esce dall'ascensore trova la porta di casa dell'amica già spalancata. "Giuli, sono qui!" le dà voce chiudendosi la porta alle spalle. L'altra ragazza le va incontro sorridendo per abbracciarla. "Amica mia quanto tempo che non ti vedo. Mi sei mancata", le dice. "La mia sexy reporter", aggiunge Mina ricambiando la stretta. "Anche tu mi sei mancata. Grazie per l'invito a pranzo". Giulia scioglie l'abbraccio per prendere le borse da mano all'amica. "Allora, il vino subito in frigo. Mentre nel contenitore c'è qualcosa che va scaldato". La misteriosa sorpresa non era altro che una doppia porzione di calamari ripieni, ricetta della mamma di Mina nonché uno dei piatti preferiti di Giulia, che alla vista della pietanza reagisce saltellando con entusiasmo. "Oddio da quanto tempo non li mangiavo! Devo scrivere immediatamente a tua mamma per ringraziarla", aveva detto.

Mentre la pasta cuoceva e le vongole si insaporivano in padella, Mina si era fatta raccontare qualche altro piccolo dettaglio sul weekend ungherese, insistendo soprattutto sul tempo trascorso in compagnia di Tommaso. A tavola invece si erano aggiornate sull'andamento di quella settimana appena conclusa.

Prima dell'inizio della gara le due si erano spostate sul divano. Giulia aveva tirato fuori dal freezer il gelato e, senza scomodarsi a fare delle porzioni, aveva raggiunto l'amica direttamente con vaschetta e cucchiaini.

"Mamma mia, Giulia", esclama Mina prima di scoppiare a ridere. "Ma che schifo combini? Mangiamo direttamente dalla vaschetta?". "Mimi, vuoi dirmi che fino a stasera noi due non li finiamo 200gr di gelato?". "La glicemia ce la controlliamo il mese prossimo?". Giulia in risposta scuote la testa e si accomoda. "A proposito, fa' vedere. Che gusti hai preso?" chiede sporgendosi verso di lei. "Tartufo al cioccolato e fragola", esclama soddisfatta. "Ha senso. Quello alla fragola scommetto che lo conti come porzione di frutta", finisce per constatare Mina, prima di affondare il cucchiaino nella vaschetta.

Il GP del Belgio si è concluso con l'ennesimo successo della RedBull, che ha visto sul podio non solo Max Verstappen, ma anche Sergio Perez, il quale aveva guadagnato una posizione dal weekend precedente, arrivando secondo. Podio anche per la Ferrari, con Charles Leclerc. Per quanto riguarda la scuderia AlphaTauri, ottima la prestazione del numero '22', Yuki Tsunoda, classificatosi decimo. Non molto soddisfacente invece la prestazione di Daniel Ricciardo, classificatosi solo sedicesimo.

Mina, che per tutto il tempo aveva tifato intensamente per l'australiano, a fine gara si era alzata e, mordicchiandosi l'unghia del pollice, era andata a prendersi qualcosa da bere in cucina.

"Sono così contenta per il podio di Leclerc!" dice Giulia raggiungendo l'amica. Mina sorride annuendo. "Si, anch'io. Finalmente, dopo tutti i problemi che ci sono stati. Che bello vederlo lì su. Però sono anche giù di corda per il risultato di Daniel". "Hai ragione. In Ungheria, nonostante l'incidente iniziale, ha fatto un'ottima gara. Speravamo tutti, lui compreso, che recuperasse qualche altra posizione oggi. Però Mimi lo sai, ogni circuito è diverso. Per non parlare delle auto. In più Daniel la sua la guida da pochissimo. Ci ha fatto appena due GP. Bisogna dargli anche tempo di prenderci confidenza. Il fatto che non sia un rookie non significa che questo non vada considerato", argomenta con convinzione Giulia. "Non fraintendermi. A me basta rivederlo in pista, ma penso a tutta la pressione che si sentirà addosso in questo momento, considerato anche il fatto che ha una decina d'anni in più a buona parte dei colleghi in gara e che questi risultano più performanti di lui. Poi dopo la situazione con la McLaren... Spero solo che il lavoro con AlphaTauri giovi ad entrambe le parti", spiega Mina. L'amica, cogliendo la preoccupazione nella sua voce, cerca di sdrammatizzare. "Ma sentiti, cosa ti ha fatto Mr. Ricciardo?" le dice prendendola in giro. Mina scuote la testa ridendo. "Lo conosci solo attraverso i media e i social e parli come se sapessi esattamente cosa gli gira per la testa. Mimi, sono sicura che ha tutto il supporto che gli serve", aggiunge accarezzandole una spalla. "Smettila di arrovellarti sulla salute mentale di un pilota di Formula 1. Quando sarai una psicologa dello sport e lavorerai con le scuderie te lo concederò, ma adesso basta", conclude facendola ridere.

"In più, aggiungerei che i nostri bei piloti ora sono in pausa, a concedersi una meritata vacanza, ed è esattamente quello che dobbiamo fare anche noi".

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Angolo dello scrittore

Ebbene sì. Penso ve ne siate andati già per un'idea, considerando la copertina della storia, ma ve lo spoilero lo stesso. Le nostre ragazze stanno per concedersi una meritata vacanza che, inutile a dire, conterrà il cuore della storia.

Alla prossima.

Cliché // Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora