Mina si passa una mano sul volto scostando qualche ciocca di capelli bagnata. Con movimenti lenti delle gambe si tiene su a galla e sorride al ragazzo che è a un paio di metri da lei. Non aveva mentito sulla temperatura: era perfetta. Per cui, quando Daniel l'aveva lanciata in acqua, non era stato uno shock termico. Certo, avrebbe preferito non bagnarsi interamente i capelli. Vista l'ora non aveva la minima voglia di farsi uno shampoo una volta rientrata. Ma come poteva essere un bagno tranquillo in compagnia di Daniel Ricciardo?
La musica era ormai lontana e dell'intenso chiacchiericcio di prima arrivava solamente l'eco di qualche risata, di tanto in tanto. Mina si stende, galleggiando, lasciandosi cullare dalla dolce marea. Le orecchie sono immerse nell'acqua e d'improvviso tutto è ovattato. Inspira silenziosamente con gli occhi chiusi, godendosi quella calma. Daniel la osserva con attenzione mentre le si avvicina lentamente, nuotando. Indugia con gli occhi sulla t-shirt che si era leggermente sollevata, lasciando scoperta la ragazza dalla vita in giù. Si schiarisce poi la voce, dopo aver deglutito. Il rumore attira l'attenzione di Mina che, riaprendo gli occhi, li fissa su di lui. Gli sorride ancora una volta e, dopo essersi raddrizzata, con fare provocatorio gli chiede: "Cosa fai lì impalato? Vedi qualcosa che è di tuo gradimento?". Le onde l'avevano spinta dolcemente verso la riva, facendola tornare in un punto dove (anche lei) riusciva a toccare il fondo con i piedi. Daniel assottiglia gli occhi, arricciando le labbra in un sorriso. "Oh, ne vedo diverse", dice avvicinandosi ulteriormente. "Per esempio?". Il pilota lascia scivolare lo sguardo sulla figura della ragazza. Osserva il collo, interamente esposto; poi il busto, su cui la t-shirt bagnata aderiva perfettamente; infine, sposta lo sguardo su un braccio. Con la mano raggiunge l'orlo della manica ed inizia ad accarezzare il tessuto tra pollice ed indice. "Per esempio, il fatto che indossi la mia maglia".
Mina segue con lo sguardo i movimenti del ragazzo e quando il dorso della sua mano le sfiora la pelle, una scarica di adrenalina la attraversa, quasi come un brivido, lasciandole la pelle d'oca. Dopo un po' Daniel lascia scivolare le dita e, quando incontra la mano della ragazza sott'acqua, le intreccia delicatamente alle sue. Contemporaneamente sollevano lo sguardo, cercando l'una gli occhi dell'altro. Mina sente il cuore battere con prepotenza, tanto da rimbombargli nelle orecchie. Daniel solleva l'altra mano portandola al volto della ragazza e, ancora una volta con una delicatezza tale che nessuno si aspetterebbe, le sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio, ripetendo l'operazione un paio di volte più del dovuto. "Forse è il caso di uscire. Ti stai congelando", osserva. Mina continua a fissare il ragazzo, persa nel suo vortice di pensieri. L'acqua era calda, era vero. Ma starsene fuori completamente bagnati non era il massimo. Lo stava realizzando solo in quel momento. Eppure, le mani di Daniel erano così calde. I loro volti erano ormai a pochi millimetri di distanza, tanto che i loro nasi stavano per sfiorarsi. Mina non riesce a decifrare lo sguardo di Daniel. Desiderio? Certo, ma anche dubbio e qualcos'altro a cui non sa dare un nome. Decide quindi di chiudere gli occhi. Inspira profondamente e stringe la mano del pilota, quella che era ancora intrecciata alla sua. Non sa cosa succederà una volta usciti dall'acqua; da quella bolla di sapone, da quel momento che era soltanto loro. Infine sorride e, facendo un minuscolo passo indietro, dice: "Sì, forse è il caso di uscire".
Mina lascia andare la mano del pilota, che la guardava ancora allo stesso modo, e fa' per dirigersi verso la spiaggia. La ragazza, tuttavia, non ha nemmeno il tempo di fare il secondo passo: totalmente senza preavviso un'onda la travolge, riportandola tra le braccia del pilota, che la afferra prontamente. Di nuovo grondanti, si fissano e, per diversi secondi, restano in quella esatta posizione. Mina ha le mani sul petto del ragazzo, mentre Daniel la tiene saldamente tra le braccia, avvolgendola. Una risata li travolge mentre conversano sulla dubbia provenienza dell'onda, dato che il mare era perfettamente calmo. La realizzazione di aver azzerato la già poca distanza che li separava prima arriva solo in un secondo momento. Il contatto con la pelle calda di Daniel dona sollievo al corpo infreddolito di Mina, che si chiede come possa non essersi congelato anche lui. Anche le guance prendono calore, ma per l'imbarazzo. O, forse, per l'eccitazione. Mentre stavolta era la mente di Mina ad essere invasa da interrogativi, quella di Daniel non aveva più dubbi. Per la seconda volta, davanti alla sua indecisione, il mare aveva parlato. Fissa Mina intensamente, spostando lo sguardo dagli occhi alle labbra e, senza pensarci oltre, avvicina lentamente il suo volto a quello della ragazza.
Ancora una volta, quella sera, Mina si trova a fare i conti con la delicatezza di Daniel. Il pilota, portando una mano dietro la testa dell'italiana, posa lievemente le labbra sulle sue. È un bacio dolce, tenero, che dura pochi istanti. Quando allontana la testa da lei per osservarla, continua a tenerla stretta fra le braccia. Negli occhi della ragazza cerca la conferma che quel bacio fosse qualcosa che voleva anche lei. Dall'altro lato, Mina lo fissa con sguardo sognante. Sbatte le palpebre più volte e, dopo aver deglutito, schiude leggermente le labbra. Rassicurato dal fatto che la ragazza non si sia mossa di un millimetro, Daniel avvicina nuovamente il volto al suo, lasciando che i loro nasi si sfiorino. Dopo diversi secondi trascorsi così, Mina sposta una mano e, accarezzando il volto di Daniel, si sporge per far incontrare di nuovo le loro labbra.
Forte del fatto che il desiderio era reciproco, Daniel procede con l'approfondire il bacio, lasciando che entrambi si saziassero l'uno dell'altra. Mina lascia scivolare l'altra mano tra i capelli del pilota, per afferrare i ricci ancora umidi, e lascia che la stretta di Daniel la spinga ancora di più verso di lui. Il ragazzo invece fa scendere una mano lungo la schiena di Mina, fino ad arrivare al sedere, su cui la stringe senza dar segni di voler lasciare la presa. Il contatto sorprende la ragazza che, staccandosi da Daniel per riprendere fiato, si lascia sfuggire un gemito. Ansimante, Daniel poggia la fronte su quella della ragazza e, dopo aver ripreso fiato ed averle posato un bacio sulla guancia, le propone di risalire a riva.
Dopo aver rimesso i piedi sulla sabbia asciutta Daniel allunga il passo per recuperare uno dei teli. Quando Mina lo raggiunge, infreddolita, la avvolge in esso e la stringe a sé per scaldarla ulteriormente. Qualche minuto dopo prende la parola e le chiede: "Per domani cosa hai in programma?".
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Angolo dello scrittore
Hola! Ben ritrovati su questi schermi. Devo dire che sono abbastanza soddisfatta di questo capitolo e spero sia anche di vostro gradimento <3
Stamattina GP di Las Vegas! Non so cosa aspettami, ma ne vedremo delle belle.
Noi intanto ci vediamo giovedì. XOXO
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Cliché // Daniel Ricciardo
FanfictionQuesta storia nasce dal desiderio di leggerezza. A volte ciò di cui si ha bisogno è la spensieratezza. La capacità di lasciarsi andare e sperare che prima o poi tutto andrà per il verso giusto. "Cliché" si propone di regalare ciò, senza cadere nella...