Cap. 46

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Michele osserva Mina e Daniel andare via. "Quindi il misterioso appuntamento di Mina era il famoso Daniel Ricciardo", commenta. Giulia annuisce, mentre Tommaso dà una pacca sulla spalla all'amico.

"Scusami se ti ho fatto aspettare un po'", esordisce Daniel mentre oltrepassano l'uscita del locale. Mina scuote la testa. "Ero in buona compagnia". A quelle parole Daniel inspira a fondo raddrizzando le spalle. "Ho notato", si limita a dire. Dopo qualche attimo di silenzio Mina solleva lo sguardo su lui. Il ragazzo era concentrato a tenere gli occhi sulla strada, guidandola tra gli incroci e il via vai di automobili. Mina ha il sospetto che vederla in compagnia di Michele non abbia fatto molto piacere al pilota, ma preferisce non aprire l'argomento.

I due arrivano in prossimità di un parcheggio dopo aver passeggiato per non più di cinque minuti. Quando Daniel le mostra con fierezza il loro mezzo di trasporto il cervello di Mina si illumina con un'intuizione. "Ta-da! Ti presento la mia baby", esclama il ragazzo indicando una 'Vespa 50' color panna. "Ora è tutto chiaro", dice Mina ridendo. "Ecco perché eri così interessato a sapere come mi ero vestita". Daniel annuisce sorridendo. "Sarebbe stato complicato montare sulla Vespa con un abito o una gonna".

Daniel procede a tirar fuori uno dei caschi da sotto la sella, dopodiché fa cenno a Mina di avvicinarsi. Con molta attenzione glielo fa indossare e procede poi ad assicurare la chiusura. Mentre il pilota traffica con la cinghia del casco Mina lo osserva attentamente, senza trattenere un sorriso. Daniel era vestito elegante, ma senza eccedere. Indossava un completo blu notte, sotto la cui giacca aveva una semplice camicia bianca. I primi due bottoni di quest'ultima erano stati lasciati sbottonati, lasciando in bella vista la solita collana d'argento da cui il pilota si separava raramente. Il tutto metteva in risalto la vistosa muscolatura del collo. Ma non era tutto. Come quel venerdì sullo yacht di Leclerc anche quella sera, nel momento in cui gli si era avvicinata all'interno del locale, Mina era stata avvolta dal profumo dell'australiano. Era diverso da quello di Michele. Era un profumo caldo, speziato, avvolgente.

Senza rendersene conto Mina si ritrova con gli occhi chiusi, intenta ad inebriarsi di quell'odore. Quando li riapre nota che Daniel la fissa divertito. "Dammi un secondo e ti bacio, promesso", le dice mentre finisce di assicurarle il casco. L'italiana spalanca gli occhi arrossendo. "Scusa, stavo solo annusando il tuo profumo", gli rivela grattandosi la fronte. Daniel solleva le sopracciglia emettendo un "oh" sorpreso. "Spero di non averne messo troppo", dice prima di procedere ad indossare il suo casco. "Ti piace?" le chiede poi. Mina annuisce arrossendo ancora una volta. "Mi era piaciuto già l'altra sera, quando abbiamo chiacchierato alla festa di Charles". Daniel inclina leggermente la testa verso un lato, intrigato. "Eppure non eravamo così vicini", dice cingendole la vita con le braccia. Mina sente il suo battito accelerare mentre poggia le mani sulle spalle del pilota. "Forse ne avevi messo troppo quella sera", lo prende in giro. "Chissà su chi volevi fare colpo". Daniel ride. "Ad essere onesti, quella sera avevo occhi solo per una ragazza che non doveva nemmeno essere lì", risponde fissandola intensamente negli occhi. "Confermo quello che già pensavo: sei proprio un dongiovanni Mr. Ricciardo", sussurra Mina prima di attirarlo a sé, reclamando quel bacio che le era stato promesso.

Daniel sale in sella alla Vespa mettendola in moto. "Comunque quella sera, con quell'abito, eri da far girare la testa", confessa mentre Mina si posiziona dietro di lui. "Con questo non voglio dire che le altre volte eri da meno. Anche stasera, sei stupenda", si affretta ad aggiungere voltandosi a guardarla da oltre la spalla. Mina sorride lusingata. "Grazie Daniel", si limita a rispondere stringendo le braccia attorno la vita del pilota. "A proposito, qual è la nostra meta?". "Lei è troppo curiosa, signorina Massaro", scherza Daniel. "Ti basti sapere che il posto che ho scelto è a dieci minuti da qui. Reggiti forte", aggiunge prima di immettersi sulla strada principale. Mina scuote la testa e, senza farselo ripetere due volte, si stringe ulteriormente a Daniel.

Usciti dalla città, dopo diversi minuti di viaggio, potevano ammirare alla loro destra il meraviglioso paesaggio. Sotto di loro si stagliava una città, che successivamente Mina scopre essere Roquebrune-Cap-Martin, e davanti ad essa il mare. Dopo poco Mina avvista in lontananza una struttura che si affaccia a strapiombo sul mare: cinque piani contornati da alte vetrate rettangolari. Quando Daniel aziona la freccia capisce che sono giunti a destinazione. Dopo aver parcheggiato Daniel prende per mano Mina ed insieme si dirigono all'entrata. Inutile dire che il "lusso" del Café de Paris era nullo se paragonato all'interno di questa struttura. Dopo essere stati accolti alla reception i due vengono scortati nella sala ristorante. Mina lo aveva già intuito, ma Daniel glielo aveva poi confermato. L'intero complesso alloggiava anche degli ospiti ai piani superiori, funzionando da resort. A quanto pare c'era anche una piscina esterna da qualche parte.

Un color sabbia, caldo e tenue, riempie la sala. Mentre il maître li scorta al loro tavolo Mina ha modo di osservare la sala nella sua interezza. In fondo, un'enorme vetrata dà direttamente sul mare. L'arredamento è ricercato e nessun particolare sembra lasciato al caso. Il soffitto, ad esempio, richiamava senz'altro l'attenzione. Cerchi concentrici si espandevano, dando l'idea di uno specchio d'acqua increspato dalle gocce di pioggia. Anche questi tavoli erano rigorosamente di marmo, circondati però da morbide sedie in tessuto. Ciò che colpisce Mina è che ai lati di ogni tavolo vi era un minuscolo sgabello, che intuisce serva per poggiarci le borse. L'italiana si porta una mano alla guancia, arrossendo nel constatare quanto fosse lussuoso quel posto.

Quando il maître gli indica la loro postazione Mina scopre che Daniel non aveva riservato un semplice tavolo, ma uno la cui seduta era composta da un divanetto semicircolare. Di fronte a loro la splendida veduta sul mare. Daniel la osserva, carico di aspettativa. Quando Mina sposta lo sguardo su di lui, a bocca aperta, il pilota rilassa le spalle emettendo un piccolo sospiro di sollievo. Almeno il primo impatto è stato positivo, pensa. 

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Angolo dello scrittore

Lo so, sto postando di nuovo in ritardissimo. E io che speravo di avere più tempo libero nelle feste. Non mi sono fermata un attimo da martedì... Ad ogni modo, anche se con le programmazioni un po' sballate, sappiate che continuerò a scrivere durante questi giorni. Non temete! Potrei anche fare qualche pubblicazione extra... Chissà! 

Buon inizio settimana <3

Cliché // Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora