Cap. 19

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Mina, divertita, fissa in silenzio il pilota per qualche secondo. Dopodiché scioglie la posizione in cui si trovava per rimettersi comoda, sprofondando con la schiena nella morbida pelle del divanetto. Rivolge di nuovo l'attenzione su di lui, solo per osservarlo più attentamente dalla testa ai piedi. Lascia scivolare lentamente lo sguardo, per poi fissarlo di nuovo negli occhi. "Si, anche tu ti vesti bene", confessa.

Nel frattempo Giulia, che aveva terminato il primo giro di pubbliche relazioni, si era messa a girovagare sul ponte in cerca della sua migliore amica. Dandola ormai per dispersa, tira un sospiro di sollievo quando intercetta di nuovo Leclerc. "Charles, perdonami. Per caso hai visto dove si è cacciata Mina?" chiede dopo essersi avvicinata. Il pilota fa un'espressione sorpresa, confessando di non averla più vista. Alla conversazione si aggiunge però Alexandra che, pur non capendo l'italiano, aveva inteso di cosa stessero parlando. La ragazza dice qualcosa in francese, per poi puntare il dito verso la parte opposta del ponte. Guardando meglio, riescono a scorgere due persone sedute di spalle, intente a fissarsi un po' troppo intensamente. "Beh, a questo punto direi che possiamo stare tranquilli", esordisce divertito Charles. "Si, tranquilli ..." risponde Giulia con una mano davanti alla bocca, troppo sorpresa per aggiungere altro.

Mina e Daniel avevano continuato a flirtare per un po', passando poi a chiacchierare del più e del meno. "Quindi la passione per la Formula 1 l'ha trasmessa anche a te tuo padre", constata Daniel. "Ma quindi, aspetta. Di che anno sei se guardavi correre Michael Schumacher?". "Non sono di molto più giovane di te, quest'anno compio i trenta". Daniel spalanca gli occhi, sorpreso. "Cos'è quella faccia? Devo offendermi o cosa?" esclama Mina ridendo di gusto. "No! Assolutamente. È che sembri più giovane, sul serio". Mina accetta il complimento, per poi passare ad un argomento che le stava particolarmente a cuore. "Piuttosto, Mr. Ricciardo. Com'è questo ritorno in pista?". Il volto del ragazzo si illumina. Visibilmente felice, annuisce sorridendo, cercando le parole per descrivere ciò che stava provando. "È bello", si limita a dire momentaneamente, con gli angoli della bocca sollevati e lo sguardo rivolto davanti a sé. Mina si volta di nuovo leggermente verso di lui, poggiando la testa sullo schienale del divanetto. Lo osserva, condividendo la sua felicità. Restano così per diversi minuti, fino a che Daniel non rompe il silenzio con un profondo sospiro. "È successo tutto così velocemente che quasi non ho avuto il tempo di processare i cambiamenti", aggiunge. "Non fa una piega. Dopotutto, la velocità fa parte del tuo lavoro. Anzi, a questo punto direi che è una costante nella tua vita", osserva Mina. Daniel riflette qualche secondo su ciò che la ragazza ha appena detto. Si volta poi verso di lei, incrociando due occhi color nocciola intenti ad osservarlo. Ciò che aveva sorpreso Daniel, già la sera prima, era che in quello sguardo non ci aveva visto né aspettativa, né malizia. Forse un po' di curiosità ma, senza ombra di dubbio, tanta dolcezza. È vero, era una semplice estranea nonché una fan, quindi poteva avere un enorme interesse nel passare del tempo con lui. Eppure, la sera prima, quella perfetta sconosciuta aveva avuto tutte le opportunità per sedurlo. Ciononostante, si era limitata a sfidarlo in un duetto canoro e, andava detto, se l'intento era divertirlo ci era perfettamente riuscita. Ma la cosa più assurda era stata che, al momento di separarsi, lei lo aveva salutato senza troppe cerimonie. Come se fosse stata certa che si sarebbero rivisti a breve. Ed effettivamente così era stato. "Già, così sembra", le risponde ancora pensieroso. "Ma ora sei in vacanza, quindi ti è concesso rallentare i ritmi", gli sorride la ragazza. Daniel si mette più comodo, girandosi verso di lei. Inclina una gamba sul divanetto, lasciando il piede penzoloni. Poggia un braccio sulla spalliera e, imitando la posizione indagatoria che aveva assunto Mina all'inizio della loro conversazione, dice: "Ora che ci rifletto, signorina Mina, non conosco nemmeno il suo cognome". Mina ride di gusto. "Hai assunto un'espressione così seria solo per chiedermi questo?". "Penso sia utile partire dalle basi! Se devo condividere pensieri ed informazioni abbastanza personali con qualcuno, voglio quanto meno sapere il loro nome completo". Mina lo fissa, divertita ma sorpresa. Si tira su, raddrizzando la schiena e, dopo essersi schiarita la voce, esordisce: "Massaro. Il mio nome completo è Mina Massaro", gli risponde porgendogli la mano. Daniel fa scivolare lo sguardo sulla mano della ragazza e, dopo averla fissata per un paio di secondi, la afferra. Si inclina poi leggermente verso di lei, fissandola negli occhi, e le sussurra: "Enchanté, Miss Massaro".

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Angolo dello scrittore

Ok, lo so che questo capitolo è un po' più breve rispetto agli ultimi, ma mi sembrava il punto perfetto per interromperlo. Vi consolerà sapere che nel capitolo successivo questi due continueranno a conoscersi meglio. Non avete idea di quanto mi stiano facendo faticare questi momenti del racconto. Della serie che scrivo e cancello, scrivo e cancello perché puntualmente penso che uno dei due non reagirebbe o non risponderebbe in quel modo.

Tralasciando i miei scleri, a presto!

Cliché // Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora