Mina si ridesta dai suoi pensieri nel momento in cui sposta il focus dell'attenzione da Charles a Giulia che, senza pensarci troppo, si era incamminata verso la coppia gesticolando e chiamandoli. Con non poco imbarazzo, la segue. Quando li raggiunge nota Alexandra salutare, per poi entrare nel locale, e la sua amica scherzare tranquillamente col pilota. Giulia si era subito presentata, cercando di far ricordare a Charles che si erano già visti al Gran Premio d'Ungheria, aggiungendo informazioni sul suo lavoro. "Ah, sì! Ora che ti guardo meglio mi ricordo di te, certo", esclama lui sorridendo, prima di spostare lo sguardo su Mina. La ragazza procede col presentarsi, spiegando che non era una collega di Giulia, ma semplicemente un'amica. Confessa quanto fosse felice di poterlo conoscere dal vivo e quanto entrambe avessero la Ferrari nel cuore. Charles si dimostra estremamente affabile, nonché contento di chiacchierare con le due italiane e, contrariamente a qualunque pronostico, si trattiene con loro per un bel po'. Mina non poteva crederci: stava tranquillamente conversando con Charles Leclerc. Sicuramente, il fatto che non vi fossero altri fan nei dintorni aveva contribuito a creare un'atmosfera molto distesa e familiare, nonché complici erano state anche le buone maniere delle due ragazze. Prima di salutarsi, Mina rivela al pilota che si sarebbero trattenute per diversi giorni in città e speravano, dunque, di poterlo incontrare nuovamente. Giulia invece, da brava giornalista, cerca di indagare sulla eventuale presenza di altri piloti all'interno del principato, primo fra tutti Daniel Ricciardo. "Charles, un'ultima cosa. Sai dirci se qualche tuo collega si trova a Monaco in questi giorni? Tipo, sai niente dei programmi di Ricciardo?". Charles tentenna, un po' dubbioso, ma senz'altro anche incerto sul rivelare informazioni sui colleghi. "Charles, tranquillo. Delle volte dimentica di essere in vacanza ed entra in 'modalità inchiesta' senza rendersene conto", si intromette Mina cercando di metterlo a suo agio, mentre poggia una mano sulla spalla dell'amica. Il monegasco sorride grato, mentre Giulia sospira sconfitta. Dopo essersi salutati però, poco prima che le due ragazze svoltassero l'angolo per rimettersi sulla strada che le avrebbe portate a casa, Charles le chiama. "Ragazze! Stasera c'è una festa in spiaggia, sul lido che ha lo stesso nome di questo locale. Fossi in voi andrei a dare un'occhiata. Sarà una bella serata".
"Pensi quello che penso io?" chiede Giulia. "Non ne sono sicura... Cioè, so che stiamo pensando la stessa cosa, ma la metto in dubbio". Pensare che Charles avesse voluto implicitamente rivelare alle ragazze che a quella festa in spiaggia ci sarebbe stato Ricciardo, o qualche altro pilota, sembrava a Mina una vera e propria assurdità. Eppure, a Giulia quell'idea non faceva che ronzarle in testa.
Quando le ragazze arrivano al party il sole non era ancora tramontato. Giulia aveva deciso di indossare dei morbidi pantaloni bianchi a palazzo, in cui aveva sblusato una camicia di lino azzurra, probabilmente rubata al fidanzato. Mina, invece, indossava una lunga gonna in satin color verde salvia ed un top color panna che le lasciava la schiena scoperta. A differenza di Giulia, che aveva lasciato i suoi lunghi capelli sciolti, lei aveva preferito sollevarli con un mollettone dorato. Per concludere l'outfit, entrambe si erano munite di occhiali da sole e delle intramontabili Birkenstock. Dopo aver fatto un po' di fila e superato i controlli, le ragazze potevano ammirare l'immensità dello spiazzale che le ospitava. Buona parte dell'area era su sabbia, mentre su pedane posizionate qua e là vi erano dei divanetti in pelle bianca. Una lunga postazione di fronte alla spiaggia ospitava il dj, mentre ai due lati, ad un centinaio di metri di distanza, vi erano due privé. Forniti di copertura e circondati da tendaggi svolazzanti, erano muniti di tavoli dove, chi aveva deciso di riservarsi un posto, poteva godersi un'elegante cena a bordo festa. La zona libera dove si trovavano le ragazze non era allestita da meno. Di fatti, oltre ai divanetti di cui era possibile usufruire, alzando lo sguardo si potevano notare stringhe di lucine, che sicuramente avrebbero acceso più tardi, adornate di fogliame ed addobbi floreali. L'atmosfera era davvero magnifica.
Qualunque cosa intendesse, Charles non aveva mentito. Era davvero una bellissima serata. La musica era piacevole, la location meritava tanto e, nonostante ospitasse molte persone, non si era creata confusione. Se si voleva stare nella calca, bastava avvicinarsi alla consolle, mentre se si preferiva stare tranquilli, lo spazio permetteva di non stare ammassati. Dopo un paio di drink ed un paio d'ore passate a ballare e cantare a squarcia gola, un po' stanche le due amiche avevano cercato posto, accasciandosi su uno dei divanetti. Mentre Mina riprendeva fiato, aggiustandosi l'acconciatura, Giulia era intenta a rispondere ad alcuni messaggi: più persone le avevano commentato le recenti storie postate su Instagram.
Per una mezz'oretta circa le ragazze erano rimaste lì, stanche per ballare, ma non per cantare. Con la testa appoggiata sulla spalla di Giulia, Mina rideva delle loro prodezze canore. Ad un certo punto della serata, il dj decide di cambiare setting e, alla musica commerciale, sostituisce una compilation anni '80. 'Sweet dreams' risuona nelle casse, come singolo di apertura. Mina solleva la testa e fissa Giulia con sguardo elettrizzato. "Beh, direi che è la nostra chiamata. Si torna in pista!" commenta quest'ultima con sguardo complice. Dopo aver preso due birre, le ragazze si immergono nel cuore pulsante della festa, facendosi largo fino ad arrivare di fronte alla consolle, sull'estremità del lato destro. La folla cantava all'unisono, da Blondie ai Police, da Bruce Springsteen a Whitney Houston, da Madonna ai Def Leppard e tantissimi altri. All'illuminazione soffusa delle lucine, interrotta periodicamente da luci stroboscopiche, Mina e Giulia stavano dando il meglio di sé. Una di fronte all'altra, occhi negli occhi, cantavano alternandosi le strofe, usando le bottiglie di birra a mo' di microfoni. Faceva caldo, la frangetta di Giulia era un disastro e la pinza tra i capelli di Mina non reggeva più il ritmo, lasciando che ciocche scomposte le incorniciassero il viso. Ma non importava. Due migliori amiche, il cielo stellato, il mare a pochi passi e la musica che adoravano. Sembrava che nulla potesse aumentare la perfezione di quel momento, ma in un istante questa convinzione viene spazzata via. Con la gola secca, Mina non crede ai suoi occhi. Dietro la consolle del dj, riparati dalla calca, c'erano persone molto probabilmente facoltose, alcune delle quali anche famose. Tra queste c'era proprio lui: Daniel Ricciardo.
______________________________________________________________
Angolo dello scrittore
Ci siamo! Era ora, lo so... <3
STAI LEGGENDO
Cliché // Daniel Ricciardo
FanfictionQuesta storia nasce dal desiderio di leggerezza. A volte ciò di cui si ha bisogno è la spensieratezza. La capacità di lasciarsi andare e sperare che prima o poi tutto andrà per il verso giusto. "Cliché" si propone di regalare ciò, senza cadere nella...