Cap. 52

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Dopo essere uscita dal complesso abitativo Mina avvisa Giulia di essere sulla via del ritorno. Erano quasi le dieci e il caldo si faceva decisamente sentire. L'appartamento di Daniel era ovviamente fornito di un impianto di climatizzazione, dunque, pur essendo all'ultimo piano, risultava particolarmente fresco. Era una tipica giornata estiva, con le classiche temperature mediterranee. Insomma, una di quelle giornate da passare obbligatoriamente in spiaggia. Proprio sulla scia di quel pensiero, la mente di Mina vola a Daniel. "Che coraggio ad allenarsi con questo caldo", pensa. Dopo qualche altro passo, all'ombra di alcuni eleganti palazzi, decide di fermarsi. Apre Whatsapp, aggiorna la lista dei contatti e cerca quello del pilota. Quando spunta l'immagine del profilo del ragazzo un sorriso le piega le labbra. 

"Ehi Daniel, sono Mina. Volevo avvisarti del fatto che ho lasciato il tuo appartamento. Ho trascorso una giornata (e una notte) meravigliosa in tua compagnia, sono stata benissimo. Buona continuazione di allenamento ♥️
P.s.: non ho rubato nessun trofeo o casco, giuro. Ma solo perché non mi entravano in borsa! 😉".


Mina si scosta i capelli dal collo nel tentativo di farsi aria, mentre controlla la direzione giusta da seguire sul navigatore del cellulare. Doveva sembrare una matta a passeggiare per le strade del principato con indosso un pantalone lungo, nero per giunta, e una giacca sottobraccio. Sospira facendosi ombra con una mano, mentre attraversa un incrocio. Pur non essendo pratica della zona, aveva calcolato bene le tempistiche: il navigatore le diceva che il percorso più veloce per riportarla all'appartamento di Beausoleil aveva effettivamente una durata di circa mezz'ora. Era in cammino da circa quindici minuti, quando il suono di una notifica richiama la sua attenzione. Era sicura fosse Giulia, o tutt'al più Daniel. Invece era una notifica delle chat di Instagram: '@michelemartinelli ti ha inviato un messaggio'. Mina arresta la sua andatura, sorpresa. Dopo aver letto, alza di scatto la testa dal cellulare ed inizia a guardarsi attorno. "Ditemi se questa non è una walk of shame..." recitava il messaggio. Dopo qualche minuto passato a scrutare i dintorni, un braccio sollevato che oscillava in sua direzione cattura l'attenzione di Mina. Michele, con gli occhiali da sole sollevati sulla testa, le sorrideva salutandola dal finestrino della sua auto. Mentre procede ad accostare vicino al marciapiede le fa cenno di raggiungerlo. Mina sorride scuotendo la testa, prima di incamminarsi verso l'auto del ragazzo. "Cosa fai adesso, mi pedini?" chiede scherzosamente, chinandosi a salutarlo. Il bartender ride divertito prima di scendere dall'auto e salutarla con un abbraccio. In quel frangente non può fare a meno di notare il buon odore che emana la ragazza. "Ti piacerebbe. Ho ben altro da fare che interessarmi alle tue scappatelle estive", la prende in giro, infilando le mani nelle tasche degli shorts cargo che indossava. "Piuttosto, tutto ok? Stai tornando a casa?". Mina annuisce. "Ma come. Ricciardo ha fatto tutto il tipo ieri sera... Ti è passato a prendere al locale, ti ha portata a cena fuori, hai 'dormito' da lui e poi ti fa tornare a casa a piedi?" chiede sollevando un sopracciglio. La ragazza incrocia le braccia al petto mimando la sua espressione. "Beh, non mi pedini, ma sai tutti i cazzi miei a quanto pare", dice di rimando, visibilmente infastidita dal tono del bartender. Michele sgrana gli occhi, sorpreso dal tono accusatorio della ragazza, e si affretta a cambiare discorso. "Dai, piuttosto vuoi uno strappo?" le chiede indicando col pollice la sua auto. Mina sospira poggiando le mani sui fianchi. "Solo se ti è di passaggio", risponde sorridendo.

"Cavoli", esclama Mina scostandosi leggermente dal petto la cintura. "Sul serio non era un problema per me tornarmene all'appartamento a piedi, ma questo caldo non l'avevo messo in conto". Michele sorride lanciandole un'occhiata veloce, prima di riportare gli occhi sulla strada. "Daniel si era offerto di riaccompagnarmi comunque", continua fissando le vetrine dei negozi. Sentiva la necessità di difendere il pilota dalle speculazioni del bartender. "Ma doveva anche allenarsi stamattina, quindi non volevo perdesse del tempo prezioso standosene bloccato nel traffico". Michele ascolta attentamente, annuendo alla fine del discorso della ragazza. "Beh, hai avuto un bel pensiero", constata. "Sono sicuro che Daniel avrà apprezzato". Dopo quelle parole, con la coda dell'occhio, il ragazzo nota Mina sorridere. "E poi sei stata fortunata, hai visto? Hai lo chauffeur personale stamattina", scherza. "È vero. Dove sarei senza di te? In una pozza di sudore, probabilmente", dice Mina facendo scoppiare a ridere entrambi.

Cliché // Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora