Cap. 40

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Mina si copre il volto con una mano mentre ascolta le smancerie che si scambiano i due fidanzati nel retro dell'auto. Michele, dal canto suo, se la ride osservandoli di tanto in tanto dallo specchietto retrovisore. "Sono sempre così imbarazzanti?" chiede lanciando uno sguardo a Mina. "Non ne hai idea", risponde la ragazza scoppiando a ridere.

Rientrati a Monaco, su proposta del bartender, i quattro si fermano a pranzare in un locale italiano posizionato lungo la Plage du Larvotto. Su una pedana fronte mare posizionata  all'esterno, sotto grandi ombrelloni quadrati bianchi, vengono fatti accomodare ad uno dei tavoli tondi. Le sedie in rattan erano fornite di due cuscini: uno per la seduta, semplice e bianco; l'altro per rendere lo schienale più confortevole, quadrato e di color salmone con frange beige. Ordinano diversi antipastini e varie portate di pasta, il tutto da assaggiare e condividere. Le pietanze vengono servite esclusivamente in piatti di ceramica in stile vietrese, in pendant con le oliere a forma di testa di moro posizionate a centrotavola.

"Questo posto è stupendo, tutto è curato nei minimi dettagli", dice Mina sporgendosi verso Michele, che era seduto alla sua sinistra. Il ragazzo annuisce, palesemente compiaciuto. Poggia poi un gomito sul tavolo e, sporgendosi a sua volta verso la psicologa, le sussurra all'orecchio: "Ne conosco tanti altri. Ti ci porto quando vuoi", concludendo con un occhiolino. A quelle parole Mina solleva le sopracciglia, palesemente sorpresa dalle parole del ragazzo. "Quindi è a questo che puntavi quando mi hai offerto quel drink ieri sera? Ed io che pensavo fossi semplicemente gentile..." risponde prendendolo in giro. Stavolta è Michele ad essere sorpreso, non aspettandosi tanta disinvoltura da quella ragazza dall'espressione così innocente. Subito dopo ride di gusto, poggiando la fronte sul dorso della mano. Mina potrebbe giurare di aver visto le sue guance colorarsi leggermente.

Terminato il pranzo, i turisti ed il bartender si salutano prima di separarsi. "Ehi amico, grazie di tutto", dice Tommaso abbracciando il ragazzo. "Non dirlo neanche per scherzo. Sai dove lavoro, venitemi a trovare in queste sere", risponde Michele ricambiando affettuosamente la stretta. "A proposito, domani è Ferragosto! Capitando di martedì posso godermelo anch'io. Non so ancora cosa farò, sento degli amici e ti aggiorno, così magari stiamo un altro po' assieme" aggiunge il ragazzo, mentre Tommaso annuisce energicamente.

"Se c'è una cosa che abbiamo capito da questa settimana di vacanza, è che Mina deve trasferirsi a Monaco", esordisce Giulia mentre passeggiano per le strade del principato diretti verso il loro appartamento. Tommaso lancia uno sguardo complice alla sua ragazza abbozzando un sorriso, mentre si sistema sulle spalle lo zaino utilizzato come bagaglio a mano. Mina, dal canto suo, scuote la testa divertita decidendo di non cogliere la provocazione. "Peccato che Michele non abbia chance in questo momento", si espone Tommaso stavolta. "Già, Mina ha occhi solo per un certo australiano..." gli dà corda la giornalista, accoccolandosi a lui. "Ed io che pensavo aveste di meglio da fare che spettegolare sulla mia situazione sentimentale", li prende in giro Mina facendoli ridere. "Piuttosto, mi dici dove vi siete dati appuntamento?". "Ricordi quell'enoteca dove abbiamo cenato venerdì sera? Prima di salite sullo yacht di Charles?". Giulia risponde affermativamente. "Sì, ricordo. È lungo l'altra zona portuale, giusto?". "Esatto". "E non vi siete dati un orario specifico?". Mina scuote la testa. "L'unica cosa che abbiamo specificato era che ci saremmo incontrati dopo le 15:00". Giulia ha un'espressione scettica, ma non insiste sull'argomento.

Arrivati all'appartamento, Giulia aiuta Tommaso a sistema le sue cose, mentre Mina fa una doccia. La ragazza indossa poi il costume da bagno, su istruzioni di Daniel, ed indossa un abito corto azzurro, stile prendisole, con le maniche a sbuffo. Prende sottobraccio la sua borsa da spiaggia in paglia, dove aveva riposto tutto il necessario e, inforcando gli occhiali da sole, saluta la coppia. "Mimi, mi raccomando, scrivimi quando arrivi al molo e, soprattutto, quando Daniel ti raggiunge. E dimmi dove andate, non voglio starmene con l'ansia". Mina lascia roteare gli occhi, ma sorride grata alle premure dell'amica.

Quando arriva al molo passeggia lentamente guardandosi attorno. Invia un messaggio a Giulia e controlla l'orario: il cellulare segnava le 15:43. Continua a camminare su e giù lungo la banchina per circa cinque minuti, dopodiché decide di cercare un posto all'ombra. Vista l'ora non c'era da stupirsi che il sole picchiasse forte. Dopo qualche altro minuto di attesa sente chiamare il suo nome ad alta voce. Gira la testa in direzione del suono e da lontano scorge Daniel che, dopo averla salutata alzando un braccio, allunga il passo per raggiungerla. "Scusami se ti ho fatto aspettare", le dice abbracciandola. "Non c'è problema, sono qui da pochissimo". Ma poi a Mina sorge un dubbio. "Aspetta. Come facevi esattamente a sapere che ero arrivata". Daniel sorride facendole un occhiolino. "Ho i miei informatori", le risponde.

Mentre Mina avvisa Giulia di essere con Daniel, i due si incamminano lungo il molo fino ad arrivare ad una delle barche, non molto distante da dove si era fermata lei in precedenza. Non salgono, ma Daniel chiama qualcuno. "Louis!". Un uomo sulla sessantina, con capelli bianchi tenuti in ordine ed un fisico che non rifletteva il suo volto fa capolino dalla prua, per poi raggiungerli sorridendo. "Allora avevo indovinato, è lei la signorina che aspettava", dice l'uomo. Daniel spiega a Mina che aveva chiesto allo skipper di tener d'occhio la banchina, mentre lui era nel suo appartamento, ed avvisarlo se avesse visto una giovane ragazza mora fare su e giù per il molo, come se aspettasse qualcuno. A quelle parole Mina lo guarda stupita. "Ma hai idea di quante ragazze potevano corrispondere a questa descrizione?". "Ehi, a mia discolpa posso dire che sono stato con lui dalle 15:00. Sarei tornato a breve comunque!" si difende il ragazzo. Louis dal suo canto li osservava in silenzio, incuriosito da quella ragazza che finalmente aveva smosso il pilota da quel torpore sentimentale che si portava dietro da mesi.

"Comunque, volevo solo farti conoscere Louis, il mio skipper. Normalmente vado con lui in barca: lui guida, io mi rilasso. Ma oggi ci sposteremo diversamente", dice mettendo i denti in bella mostra, palesemente divertito dalla prospettiva di ciò che avrebbero fatto. Mina lancia uno sguardo leggermente preoccupato allo skipper, che però la rassicura con un semplice movimento del capo. Dopo aver salutato l'uomo, dunque, proseguono lungo la banchina, arrivando nel punto in cui era ormeggiata una barca più piccola rispetto all'altra. Daniel allarga le braccia indicandola fiero: "Ta-da! Che te ne pare?". Mina osserva prima la barca e poi il ragazzo, non sapendo cosa dire. "È davvero bella, non c'è che dire. Ma non capisco". "È il nostro veicolo per oggi", spiega orgoglioso. "E tu hai la patente nautica?" gli chiede sorpresa. "No, ma è questo il punto. Rispetto all'altra barca questa può essere guidata senza patente. Può guidarla chiunque, l'unico limite da rispettare è l'età". Mina spalanca gli occhi incredula. "Mi sembrava l'opzione migliore per stare... più tranquilli, ecco", spiega Daniel grattandosi la nuca. Mina comprende al volo il sottinteso nelle parole del ragazzo e non può che essere d'accordo con lui. Non gliene voglia il buon Louis, ma non sarebbe stato il massimo avere un primo appuntamento con un terzo incomodo. Detto ciò, Mina annuisce alle parole del ragazzo e, dopo che questo l'aveva aiutata a salire a bordo, prendono il largo. "Dov'è che siamo diretti esattamente?" chiede Mina. Daniel si gira a fissare la ragazza accanto a lui. Aveva tirato su gli occhiali, cosa che gli dava modo di notare le guance leggermente arrossate dal sole, mentre il tessuto dell'abito, così come i capelli, era pericolosamente mosso dal vento. Riporta lo sguardo davanti a sé e, sorridendo, dice: "Non ne ho idea".

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Angolo dello scrittore

Eccoci qui, finalmente questi due possono avere un po' di privacy per conoscersi meglio. Confesso che i tempi della vacanza stabiliti in precedenza mi stanno veramente stretti per gestire il tutto, però spero di fare un buon lavoro. Intanto oggi ultimo GP: c'è la chiusura della stagione. Io non sono pronta, sul serio. Me ne dovrò fare una ragione, insomma.

Buona domenica e buon GP! <3

Cliché // Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora