"E quindi le ho detto: 'non ti giudico per le occhiate da gatta morta, lo so che il mio ragazzo è un figo, ma sfioragli anche solo il braccio un'altra volta e ti strappo quelle extension di paglia che ti ritrovi al posto dei capelli'", conclude Giulia soddisfatta, affondando il cucchiaino nell'enorme coppa di gelato che reggeva in una mano. Mina si piega in due dalle risate, facendo attenzione a non inciampare, mentre Tommaso si passa una mano sul volto. Il ragazzo era rimasto volontariamente indietro, camminando ad un paio di metri dalle ragazze. Erano le 16:40 ed i tre turisti stavano rientrando al loro appartamento in affitto. La mattina, dopo essere scesi, si erano diretti a Cap d'Ail per godersi il sole ed il mare su Plage Mala, zona che Tommaso non aveva ancora visitato. Erano poi rientrati a Monaco nel primo pomeriggio, fermandosi a pranzare in uno dei ristoranti che costeggiavano la spiaggia del principato. Dopo un ultimo bagno, prima di rientrare, Tommaso e Giulia si erano fermati ad uno dei chioschi all'aperto per prendere qualcosa di fresco, tempo in cui Mina aveva approfittato per fare una pausa toilette. Il caso ha voluto che, pur essendo in compagnia della giornalista, Tommaso suscitasse l'interesse di un alquanto sfacciata turista inglese seduta al bancone del suddetto chiosco. "Ma dovevi vederla, Mina! Di naturale non aveva un tubo. Extension a parte, chissà quante passate di autoabbronzante si era fatta... Se la sogna la mia melanina!". Mina si volta a lanciare uno sguardo al povero Tommaso mentre si asciuga una lacrima. Come era ovvio presagire, il ragazzo non c'entrava nulla. Non aveva colpe, se non quella di essersi fermato a pochi passi dalla ragazza inglese. Tuttavia, era costernato per il cattivo umore della sua ragazza. Nel tentativo di rabbonirla, di fatti, le aveva comprato la coppetta di gelato più grande che avessero, ma sapeva che solo parlare con la sua migliore amica le avrebbe fatto sbollire la rabbia. Era dunque stato felice di lasciare alle due ragazze un po' di spazio dopo che Mina li aveva di nuovo raggiunti.
"Dai Masi, non prendertela. Vedrai che tra un po' le passa". Tommaso sorride al vezzeggiativo usato dalla ragazza. Mina aveva rallentato l'andatura per permettere al ragazzo di riavvicinarsi e, subito dopo, gli aveva dato una pacca sulla spalla. "Questa è la prima volta che la vedo ingelosirsi", risponde il ragazzo. "E ammetto che la cosa mi fa anche piacere, sono onesto. Ma quello che non mi va giù è il vederla così arrabbiata", aggiunge strusciando le ciabatte sull'asfalto. "È arrabbiata con quella tizia però, non con te. Ricordalo", dice Mina sorridendogli.
A cinque minuti di distanza dall'appartamento Tommaso sente il cellulare squillare: era Michele con gli aggiornamenti per la serata. "Tom è fatta! C'è questa serata super esclusiva su un mega yacht, suona un mio amico e ci ha messi tutti in lista. Cosa faresti senza di me, dillo!" esclama gasato Michele dall'altro capo del telefono. Tommaso arresta la sua andatura emettendo una risata bassa. Sposta poi lo sguardo sulla psicologa che lo fissava con espressione interrogativa. "Siamo tutti in lista, hai detto?" chiede conferma. "Affermativo", risponde il bartender. "Ma dì a Mina che se il suo ragazzo vuole unirsi, deve vedersela da solo", aggiunge. Stavolta la risata di Tommaso è ben udibile, tanto che anche Giulia, che era un bel po' distante, si gira verso di loro. Confusa, fa segno all'amica di darle spiegazioni, ma Mina le risponde sollevando le mani e facendo spallucce. "D'accordo Mic, aggiorno le ragazze. Dopo scrivimi tutte le info per messaggio", conclude Tommaso prima di riagganciare.
"Un party su un mega yacht! Non ci credo!" esclama per l'ennesima volta Giulia mentre varcano la soglia dell'appartamento. "Baby, se Mina è d'accordo fai prima tu la doccia, così noi nel frattempo ci confrontiamo su cosa mettere". A quelle parole Tommaso si affaccia dalla cucina, dove era andato a prendere un bicchiere d'acqua. Senza proferire parola osserva prima la sua ragazza, che era impegnata a frugare nell'armadio, e poi la sua amica, la quale con un segno di assenso silenzioso, enfatizzato da un movimento della mano, gli dà il via libera per l'accesso al bagno.
"Hai novità da Daniel, Mimi?" le chiede la giornalista dopo aver esposto sul letto quelle che dovevano essere le opzioni di outfit. "Ohoo, Giuli! Devi indossare questo!" esclama Mina indicando quello che era un completo composto da una minigonna con micro-paillettes color panna e fucsia ed una camicia bianca effetto seta che sembrava avere una vestibilità morbida. Giulia sorride sedendosi sul letto. "Dici? Questa gonna l'ho comprata un paio di mesi fa ma non ho mai avuto occasione di indossarla... E, a dirla tutta, non è esattamente mio stile", dice dubbiosa. "Giuli sono sicura che ti sta una favola. Poi quale migliore occasione se non l'evento di stasera!" continua Mina. "Poi smorzi con un paio di sandaletti bassi ed il gioco è fatto". Giulia sorride accarezzando il tessuto paillettato. "Ok dott. Massaro, mi ha convinta", parole a cui Mina reagisce battendo le mani, soddisfatta. "Tornando al discorso di prima..." aggiunge. "Ah, già! Daniel" esclama Mina, alzandosi per recuperare il cellulare dal borsone da spiaggia. Quando sblocca lo schermo nota però che tra le notifiche non ce n'è una proveniente dal pilota. Arricciando le labbra si volta quindi verso l'amica, alzando le spalle in segno di delusione. "Beh, tu un invito per stasera lo hai già. Magari i ragazzi ancora non gli hanno fatto sapere nulla", suggerisce Giulia. "Perché non provi a contattarlo tu?". Mina osserva l'amica contemplando la proposta. Fa' per andare sulla chat di WhatsApp, ma poi si blocca con le dita sulla tastiera. "Sai cosa?" dice riportando lo sguardo sull'amica. "Gli faccio una telefonata", asserisce dirigendosi verso la piccola veranda di cui l'appartamento era provvisto. "Amore, la doccia è libera se vuoi", dice Tommaso affacciato alla porta del bagno, in tenuta sportiva e con i capelli ancora umidi.
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Cliché // Daniel Ricciardo
FanfictionQuesta storia nasce dal desiderio di leggerezza. A volte ciò di cui si ha bisogno è la spensieratezza. La capacità di lasciarsi andare e sperare che prima o poi tutto andrà per il verso giusto. "Cliché" si propone di regalare ciò, senza cadere nella...