Cap. 63

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Prima delle nove Mina era già fuori dall'appartamento di Daniel e camminava spedita in direzione di quello che divideva con la coppia di amici. Prima di scendere aveva preso in prestito una borsa in tela che il pilota teneva appesa in corridoio, in cui aveva riposto l'abito e la pochette che aveva indossato la sera precedente, ed un cappellino per ripararsi dal sole. Si era poi scattata una foto davanti allo specchio dell'ascensore da inviare al ragazzo. "Stavolta qualche souvenir l'ho preso, ma giuro che ti restituisco tutto", aveva scritto concludendo con una risata. Cambiando chat aveva poi avvisato anche Giulia del fatto che sarebbe rincasata nel giro di mezz'ora. Una volta uscita dallo stabile Mina aveva constatato che aveva fatto decisamente bene ad indossare il berretto, perché al sole faceva davvero caldo. Ciononostante, la passeggiata fino all'appartamento di Beausoleil era risultata abbastanza piacevole.

Mentre sale le scale che l'avrebbero condotta alla porta d'ingresso sente il cellulare risuonare con una notifica: era Daniel che le aveva risposto alla foto e al messaggio precedentemente inviati. "Calza tutto meglio a te che a me!" aveva constatato il pilota. "Sei a casa?" le aveva chiesto poi. "Sì, appena arrivata! A te come procede l'allenamento?". "Ottimo", scrive Daniel con un emoji a forma di cuore accanto al messaggio. "L'allenamento procede come al solito. Ho completato a stento un quarto del programma e sono già fradicio". Come conferma di ciò che stava dicendo, Daniel invia a Mina un selfie che lo ritrae con un broncio sciocco sul viso e da cui era possibile notare la macchia di sudore che circondava il collo della sua t-shirt. Istintivamente gli zigomi di Mina si sollevano sotto la spinta del sorriso che le stava illuminando il volto. Aggiunge una reazione a forma di cuore alla foto e poi scrive: "Allora non ti trattengo oltre, ci vediamo dopo. P.s.: non vedo l'ora", conclude con l'emoji che manda un bacio.

Ad aprirle le porta è Tommaso. "Ehi, buongiorno!" esclama accogliendola con un abbraccio. "Come va? È stato faticoso arrivare qui da casa di Daniel?". Mina sorride alle parole del ragazzo ricambiando affettuosamente l'abbraccio. "Ti dirò, neanche tanto. Anzi, è stata una piacevole passeggiata". Tommaso annuisce incrociando le braccia. "A voi invece come va? Giuli è in doccia?". "A noi procede tutto alla grande. Peccato solo che domani devo andar via. E sì, Giulia è in bagno a prepararsi. Ti ha accennato i programmi che abbiamo per oggi?". Nel frattempo Mina poggia la borsa sul divano e si reca in cucina per prendere qualcosa di fresco. "Cavoli, mi era totalmente sfuggito", dice richiudendo la porta del frigorifero. "Effettivamente domani è già giovedì..." continua pensierosa mentre prende qualche sorso di succo di frutta all'ananas. Tommaso la osserva, non facendo difficoltà ad intuire a chi effettivamente fossero rivolti i suoi pensieri. La vacanza stava per terminare anche per le due ragazze e, di conseguenza, volgeva al termine anche la pseudo-relazione che si era creata tra Mina e Daniel. "Comunque sì", dice la psicologa dopo un po'. "Giulia mi ha detto che avete intenzione di spostarvi ad Antibes stamattina". "Esatto. Ti unisci a noi?". Mina osserva il cellulare, sul cui schermo era comparso un nuovo messaggio. "Anch'io..." le aveva risposto Daniel. Sorride per poi controllare l'orario: le 09.42. "Se non vi dispiace avermi tra i piedi mi aggrego volentieri", dice rispondendo alla domanda di Tommaso.

"A che ora hai detto che hai appuntamento con Daniel?" chiede Giulia curiosa. "Ha detto che prima delle 15:00 non riesce a liberarsi, quindi ho pensato di prendere il treno delle 13:21 al ritorno in modo da stare a Monaco per le 14:00", risponde Mina osservando le persone che stavano salendo in treno ad una delle fermate intermedie. "E poi vai direttamente a casa sua? O pensi di aspettarlo nel nostro appartamento?". "Non lo so ancora. Magari gli faccio una telefonata quando sono in treno e se mi dice che è a casa e che posso passare vado da lui. Altrimenti sì, vado nel nostro appartamento".

Usciti dalla stazione, chiedendo indicazioni, i tre italiani si dirigono come prima meta verso il centro storico di Antibes. La somiglianza dei paesini della costa con quelli italiani stupisce ogni volta i giovani protagonisti. Per non parlare dell'enorme affluenza di turisti italiani, che fa sì che si sentano praticamente a casa. Quella mattina hanno la fortuna di incappare nel caratteristico mercato giornaliero, oltre che ammirare graziosi stand artistici. Si concedono una bibita rinfrescante in lattina acquistata in uno dei piccoli bar del centro e si dirigono poi verso la zona portuale e la spiaggia poco distante da essa. Inutile dire che la prima scelta dei ragazzi era sempre quella di usufruire delle zone di spiaggia libere, cosa che decidono di fare anche quella mattina. "Vi dirò", dice Giulia mentre tampona i capelli col telo da mare. "Credo che Antibes sia fino ad ora la città che mi è piaciuta di più". Mina la fissa sorpresa. "Davvero?". "Sì! Anzi, ti dico di più. Dovessi ritornare in Costa Azzurra penso mi fermerei qui ad alloggiare". Tommaso sorride prendendo mentalmente nota delle informazioni. "Ammetto che è carinissima e l'acqua è meravigliosa, ma Monaco è nel mio cuore", ammette Mina preparandosi ai commenti della coppia. "Oooh, chissà perché!" esclama Tommaso sfiorando col gomito il fianco della sua fidanzata. "Non riesco proprio ad immaginarne il motivo", aggiunge Giulia con palese ironia.

Cliché // Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora