Il giorno della cerimonia del pallone d'oro era finalmente arrivato ed alla fine decisi di andarci con la delegazione dell'Arsenal.
Non erano molte le giocatrici chiamate a partecipare, nonostante la squadra fosse candidata nella categoria del club dell'anno femminile, eravamo presenti solo io, Katie, Amanda Ilestedt (candidate al pallone d'oro), Alessia e Leah (in rappresentanza della squadra).
La cerimonia, come sempre, si sarebbe svolta a Parigi ed il club aveva messo a disposizione un aereo privato che ci avrebbe portate lì e riaccompagnate a Londra non appena la cerimonia fosse finita, dato che il giorno successivo saremmo ripartite per il ritiro in Portogallo. Ad ogni candidata era stato permesso di portare un accompagnatore. Katie aveva portato con sé la sorella Ella, Amanda era col il suo compagno ed io avevo deciso di farmi accompagnare da Martina. Nonostante Leah non avesse il diritto ad un accompagnatore, Alex Scott sedeva su quell'aereo insieme a noi, ai rappresentati della dirigenza e a Jonas. Ancora non mi era chiaro che tipo di relazione avessero, anche a casa erano spesso al telefono, ma fino ad ora non avevo ancora avuto il coraggio di chiederle nulla.
Erano trascorsi pochi giorni dal mio trasferimento e cercavo di evitare di disturbare l'inglese il più possibile, ci incrociavamo maggiormente durante i pasti, ma per il resto della giornata, quando non eravamo ad allenarci al centro sportivo, ognuno si faceva gli affari propri e lei era molto spesso fuori casa per i suoi impegni.
Alex era seduta con i dirigenti, Amanda ed il compagno erano seduti nei posti a 4 sul lato destro insieme a Jonas e alla moglie, mentre noi eravamo sul lato opposto e di fronte a noi c'erano Alessia e Leah."Te l'ho già detto, secondo me dovresti iscriverti a qualche sito d'incontri!" mi sussurrò Martina.
"E io ti ho già detto di no! Hai idea dello scandalo se qualche fan mi riconoscesse?" risposi cercando di tenere un tono basso.
"Non devi mica mettere la tua vera foto. Ti servirebbe solo per sfogare lo stress con del buon sesso!" mi fece un sorrisetto malizioso.
"Fortunatamente per quello non servono siti d'incontro e poi non sono un uomo, non ho bisogno di sfogare o svuotare le mie inesistenti palle" stavolta fui un po' più decisa nel tono e la mia risposta fece ridere Alessia che evidentemente riusciva ad ascoltare la nostra conversazione.
"Cosa ne pensi?" Martina si rivolse all'italo-inglese e questo mi fece assumere un'espressione letteralmente scioccata."Di cosa state parlando? È maleducazione parlare in un'altra lingua se le persone non la comprendono!" Leah s'intromise guardandomi.
"Nulla, Martina vorrebbe aprirmi un account su un sito d'incontri per farmi scopare" alzai gli occhi al cielo ma mi resi conto che forse ero stata un po' troppo diretta, di solito non erano argomenti che toccavo con la bionda.
"Non ha bisogno di nessun sito d'incontri, sono sicura che le basti entrare in un qualsiasi bar gay per avere la fila dietro." si rivolse alla mia amica, ma la sua risposta ci ammutolì tutte.
Per la prima volta in una settimana mi aveva fatto un complimento? Potevo considerarlo tale?
Per fortuna Alessia cambió argomento incentrando la conversazione sull'imminente ritiro.Come outfit per la cerimonia avevo optato per un tailleur semplice nero con delle sneakers basse; avevo necessità di stare comoda e poi mi ero sempre sentita impacciata indossando abiti troppo femminili.
Ero nella hall dell'hotel che ci aveva ospitato durante i preparativi, naturalmente ero in anticipo data l'ansia. Sapevo che non avrei vinto, ma l'apparire in mondovisione e il quasi certo incontro con la mia ex non mi facevano rilassare parecchio.
Quando sentii un rumore di tacchi avvicinarsi a me credevo fosse finalmente arrivata una delle ragazze, quando mi girai, però, mi trovai davanti Ella."Prima volta?" mi sorrise comprensiva.
"Si nota?" cercai di ricambiare il sorriso ma inevitabilmente si notava quanto fosse tesa.

STAI LEGGENDO
Il cuore nel pallone
FanfictionLucia Grimaldi è una ragazza napoletana di 24 anni con il sogno di giocare in una grande squadra e vincere quanti più trofei possibili. La sua carriera è iniziata tardi, colpa di suo padre che non voleva farla giocare ad uno sport che lui riteneva f...