Dopo circa due ore e mezza di volo finalmente atterrammo all'aeroporto di Heathrow e subito ci rendemmo conto di quanto quella finale era stata sponsorizzata: c'erano cartelloni con le facce di Lucy e delle altre lionesses ovunque, era stato stimato addirittura il sold out dello stadio.
Tante persone riconobbero la mora, che in patria era molto amata, e le chiesero foto ed autografi; molti riconobbero anche me, ma non mi chiesero foto, mi salutarono solo con un "ciao Lucia" in un marcato accento inglese e la cosa mi sembrò molto dolce.
Ad attenderci c'erano due delegati delle rispettive nazionali che avrebbero dovuto portarci ai rispettivi centri sportivi. Era arrivato il momento di salutarci e l'inglese cercò di farlo nel modo più amichevole possibile, dato che eravamo circondate da persone che continuavano a riprenderci e scattare foto e che volevamo tenere la nostra relazione privata per il momento: mi diede il cinque e mi abbracciò dandomi qualche pacca sulla spalla. La vidi allontanarsi verso la sua auto dove era già seduta una ragazza bionda, probabilmente una sua connazionale.Mentre ero in auto verso il centro mi arrivò la notifica che Martina Piemonte, la mia migliore amica e compagna di nazionale con cui avevo giocato per tantissimi anni insieme, aveva avviato una diretta su Instagram, così per ingannare il tempo decisi di entrare e commentare un po', ma lei di rimando mi invitò a partecipare.
M: "Ma si può sapere dove sei? Manchi solo tu!" disse non appena entrai in live.
"Sto arrivando, credo che manchino pochi minuti, ma tu ti sei già sistemata?"
Sullo schermo, tra i commenti apparve un messaggio che diceva che Lucy stava guardando quella diretta e nel leggerlo mi venne spontaneo sorridere, ma evidentemente era una cosa che potevano vedere tutti dato che centinaia di persone iniziarono a scrivere il suo nome in chat.
M: "No, ti sto aspettando insieme alla nostra nuova compagna di stanza!" disse girando il telefono verso una ragazza che inizialmente non riconobbi, poi mi accorsi che era Giulia Dragoni.
"Oddio, ciao Giulia, ci divertiremo tantissimo, però dobbiamo essere delle brave sorelle maggiori per lei, mi raccomando, Marti!" dissi facendomi seria.
M: "Io sono bravissima. Comunque volevo informare tutte queste persone che la fidanzata di questa meraviglia sono io, da anni, lasciate in pace la povera Lucy Bronze!" scherzava, ma a me quasi venne un colpo a sentirla pronunciare quelle parole, quel nome.
"Dai Marti, smettila che poi la gente ci crede!" iniziai a ridere, anche se era tutta finzione.
"Comunque credo di essere arrivata, aspettami che ora arrivo!" per fortuna l'auto si era fermata.M: "Dai, ti aspettiamo, siamo nella hall!" mi salutò ed io staccai la live facendo un lungo sospiro.
Ebbi giusto il tempo di prendere la valigia dal bagagliaio e varcare il cancello del centro quando il mio cellulare vibrò, era un messaggio di Lucy.
L: "La tua amica sa qualcosa oppure devo essere gelosa? Sembra davvero impaziente di vederti, ha ripetuto più volte che ti ama quando sei uscita."
Com'era possibile che la mora avesse capito tutto ciò che era stato detto nella diretta? Avevamo parlato solo in italiano. Non volevo far iniziare una discussione basata sul nulla, dato che io e Martina eravamo come due sorelle, così cercai di spiegare quanto meglio potessi la situazione all'inglese.
"Stava scherzando quando ha detto la cosa della fidanzata e mi ama perché siamo come sorelle. Credimi, non devi essere gelosa di niente e di nessuno, però mi spieghi come hai fatto a capire tutta la conversazione?"
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Il cuore nel pallone
FanfictionLucia Grimaldi è una ragazza napoletana di 24 anni con il sogno di giocare in una grande squadra e vincere quanti più trofei possibili. La sua carriera è iniziata tardi, colpa di suo padre che non voleva farla giocare ad uno sport che lui riteneva f...