«Pronto, con chi parlo?» domandò una voce femminile dall'altra parte del telefono.
La ragazza si accomodò sulla poltrona e distese le gambe. «È l'ufficio della signora Silvestre?»
«Sì, in persona. Mentre lei è...?»
La ragazza tese le labbra in un sorriso. «Davvero non mi riconosce? Sono Anita De Longhi.»
«Anita?» ripeté Cornelia, stupefatta. «Perdonami, cara. Avevo talmente la testa piena di pensieri che mai avrei ricollegato questa voce a te.» La donna rise e cambiò velocemente tono di voce, passando dal sospettoso al melenso. «Come stai? Non aspettavo una tua chiamata.»
Anita si attorcigliò un capello attorno al dito e guardò fuori dalla finestra. «Io splendidamente. Non posso dire lo stesso di Mattia, però.»
«Lasciamo stare... Ultimamente non riesco a proprio a capire a che gioco stia giocando. Per fortuna sono diverse settimane che pare essersi calmato», spiegò. «Come stanno i tuoi genitori? Vorrei organizzare una cena per festeggiare il nuovo anno alle porte. Ovviamente la vostra famiglia sarà la prima a essere invitata.»
Anita smorzò uno sbadiglio annoiato. «E noi non mancheremo, Cornelia», rispose. .«Però l'ho chiamata per informarla di un'altra faccenda, sicuramente meno gradevole di questa.»
Dall'altra parte del telefono la donna titubò. «Oh, certo. Dimmi tutto.»
«Quanto è informata dell'attuale situazione sentimentale di Mattia?»
«Di che cosa parli? Oh, non dirmi che finalmente vi siete fidanzati!»
«Oh, no, no... Lo sto sperando da un anno ormai.» Anita sospirò in modo teatrale. «Ma sembra che gli interessi di Mattia attualmente siano rivolti ad un'altra persona...»
Si sentì il rumore di un foglio accartocciato. «Se ti riferisci a quella figlia di un operaio, è uscita di scena, Anita. Ne sono sicura. Mattia non ne parla più da settimane.»
«Signora Silvestre, io non metto in dubbio questo», precisò lei, con calma.. «Anche a scuola è stato molto silenzioso. Ma credo che suo figlio sia diventato piuttosto abile a nascondere quello che deve essere nascosto.»
«Impossibile. Ho imposto a Mattia di non frequentare più Nadia Savini. La faccenda è chiusa già da diverso tempo.»
«E lei è sicura che sia davvero chiusa?»
Cornelia tentennò. «No, però da come si comporta a casa credo che lo sia. Deve essere per forza così.»
«Signora Silvestre, ho delle prove che incastrano suo figlio.» La interruppe Anita, tornando finalmente a sorridere. «Prove che dimostrano quanto sia stato bugiardo e meschino in queste ultime settimane. Soprattutto con la sua famiglia.»
«Credi che mio figlio e Nadia Savini si vedano ancora?»
«Io non lo credo. Li ho visti con i miei occhi ieri sera», specificò, alzandosi in piedi. «Erano al cinema insieme.»
«Non posso crederci.»
«Ha un computer nelle sue vicinanze?» domandò Anita, prendendo con la mano libera il suo cellulare. «Dovrebbe guardare l'e-mail che le sto inviando. Credo che potrebbe interessarle.»
Cornelia entrò nella posta elettronica del computer e rimase in attesa del file. «Quel farabutto!» esplose, dopo aver visto la foto inviata dalla ragazza «Ha una... tresca amorosa con quella poveraccia!»
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Tutto quello che ho sempre cercato
RomanceNadia Savini ha 17 anni e una vita apparentemente tranquilla, trascorsa in un piccolo paese della bassa Toscana insieme al padre. Orfana di madre già da pochi anni dopo la sua nascita e in una condizione economica familiare per nulla agiata, sa beni...