SEBASTIAN POV:
Mille scosse mi attraversano il braccio quando la tocco per voltarla verso di me.
-Te l'avevo detto che era lei- mi duce Andy ridacchiando.
-Cazzo, sono nella merda...-
-Mi dispiace amico.- dice ridendo questa volta più sonoramente.
- Vaffanculo te e lei.-
- Vacci te che a me va benissimo lei.-
-...-I miei occhi si incontrano con i suoi.
Lei toglie il contatto della mia mano sulla sua spalla come bruciata, grazie al mio 'potere' se si può definire tale, che mi fa percepire le emozioni degli altri se non nascoste, riesco a percepire tanto piacere e non dolore.
In quel momento sorrido soddisfatto del mio effetto che ho su di lei.
- Cioè lo stesso che lei ha su di te, ma dettagli.-
-Sta zitto!- lo ammonisco.
*silenzio*
Sorrido soddisfatto per il potere di Alpha che funziona sempre.Ritorno con lo sguardo su di lei e le porco una mano, che lei guarda e non accenna a prendere ma rifissa i suoi occhi ai miei.
- Piacere, Sebastian-
- Piacere-
Aspetto con impazienza che mi dica il suo nome am lei sembra a non capire così alza un sopracciglio.
Oddio quanto è sexy ma allo stesso tempo troppo bella e divertente.
Mi schiarisco la vice per farne una più roca e provocante.SOPHIA POV:
Mi porge una mano che rifiuto per non provare quelle scosse così belle.
Si presenta.
- Piacere, Sebastian- mi dice.
Lo liquido con un - Piacere- non dicendo il nome così da non sentirlo dire da quelle labbra perfette.
Si schiarisce la voce e.... Oddio... È una cosa incredibilmente sexy.
- Il tuo nome? Sai, di solito, tra persone normali, quando uno ti dice il suo tu devi dirgli il tuo di nome-
Costui sta risvegliando una parte di me che non penavo nemmeno di possedere, quella sensuale, sexy e maliziosa. Cazzo.
- Si, bhe, io non sono una persona normale - e detto questo mi giro velocemente per non guardare la sua espressione che comunque noto: tra l'incredulo e il divertito.
Sto andando avanti quando sbatto con un corpo non ben definito ma che riconosco subito dal meraviglioso odore di bosco e muschio che riconiscerei tra mille.
Cazzo, ma quante ore fa di palestra per avere così tanti muscoli...
-Si, ma a me interessa- mi dice lui.
-Piacere, il mio nome è Aurora- gli dico mentendo.
Fa una faccia incerta come per capire se gli stessi mentendo o meno, poi mi rivolge un gran sorriso.
Paradisiaco.
Solo adesso noto un pearcing al labbro inferiore a lato. Il suo corpo esprime solo voglia di sesso, e dio, quant'è sexy quel pearcing. Ho sempre amato i pearcing.Ma non avevi detto che non volevi parlare con nessuno? Penso sbuffando.
O almeno, credo di pensare dato che lui inizia a ridere.
Mi sa che l'ho detto ad alta voce... Ma io non ho visto la sua bocca muoversi... E non penso di averlo detto ad alta voce, io sono sicura di averlo pensato...
- Chettiridi?- gli dico irritata.
- Niente, niente, hai fegato.- mi dice trattenendo le risate.
- Ma tu guarda questo...-
Vado avanti e proseguo non avendo ragionato, prima, su come Black abbia fatto a essemi davanti quando era dietro di me. Bho.-Seguimi, l'infermeria è di qua- gli dico.
- Va bene...-
Detto ciò mi segue in silenzio e senza scocciare... Ma per poco....Dopo un po di camminata tra i corridoi arriviamo nell'infermeria.
Bussiamo, ma non otteniamo nessuna risposta.
Sbuffo, lui mi guarda con un sorriso divertito e beffardo e mi chiede: - E ora? Che si fa? Non puoi lasciarti la ferita senza disinfettarla se no si infetta. - e l'ultima affermazione la dice in modo tale che sembra sia in pensiero per me, ma scaccio subito via l'ipotesi, perché è improbabile.
- Entriamo e vediamo un pò se troviamo qualcosa-
- Okkey- mi passa davanti e apre la porta.
- Prima le signore - mi dice beffardamente.
Allora io faccio tipo la posa di uno che sta riflettendo, poi schiocco la lingua contro il palato e vado a fermare la porta al posto suo.
- Hai ragione, prima le signore!- e trattengo una risata anche se la sua faccia allibita è da fotografia.
Sta per un po' con la bocca aperta per pensare cosa rispondermi ma alla fine ci rinuncia e fa un sospiro di disperazione.
- Sei seria?-
- Serissima- e gli faccio un sorriso a 32 denti.
Lui entra e lo seguo a ruota.
- Siediti sul lettino!- mi dice autoritario.
- Perché?- gli rispondo con un sopracciglio alzato mentre lui sta andando verso lo scaffale pieno di medicinali di ogni tipo.
- Ho detto siediti, non amo ripetere le cose più volte.-
- Allora: primo, nessuno mi può dare ordine tantomeno uno stronzo come te. Secondo, perché devo fidarmi di te?- gli rispondo seccata.
Nessuno mi può dare ordini! Nessuno! Il mio orgoglio ne rimarrebbe troppo ferito.
- Primo, io non sono uno stronzo...- lo interrompo.
- Ah no?- gli dico in modo sarcastico.
- No!- mi risponde gelido.
- Ma se non mi hai chiesto neanche scusa quando mi hai rovesciato i drink sull'abito nuovo della mia amica senza nemmeno chiedere scusa- sbotto stizzita.
- Sei tu che ogni volta mi vieni addosso-
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•°Ice Eyes°• [INCOMPLETA] :(
FantasyLei sapeva di non essere normale, o almeno, ci sperava con tutto il cuore. Ma la sua vita, nonostante fosse ricca di pazzie , rimaneva sempre monotona...fino a quando; un ragazzo, pieno di se e dalla alta virilità, cercando di trovare la prescelta d...