•°Paragrafo 18°•

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- Bene, incominciamo dalle pareti....! Di che colore le vuoi?-

- Vediamo.... Le voglio di un arancione simile a quello delle pesche, con il soffitto nero con delle stelline argentate e dorate- le dico sicura della mia decisione.
- Okkey baby -
Schiocca le dita chiudendo gli occhi e piano piano, muovendo le mani a destra e a sinistra le pareti si colorano del colore che avevo immaginato io, compreso il soffitto.
- Strabiliante- le dico applaudendo.
Lei mi fa un inchino ridendo.
- Bene, passiamo ai mobili, di che colore li vuoi e come li vuoi?-
- Allora... Vediamo, voglio un letto lì a destra a due piazze con il materasso morbido e alto, coperte arancione acceso mentre il lenzuolo nero, così come i cuscini. Ah, per la precisione ne voglio 3 di cuscini, due morbidi e uno un po' più duro. -
- Detto fatto!- mi dice lei sorridendo.
Schiocca le dita e appare il mio letto. Fighissimo tra l'altro.
- Bene, poi, una scrivania abbastanza grande accanto a quell armadio e del suo stesso colore, sopra delle mensole. Lì sopra il letto altre mensole per i libri e accanto un comodino con una abat-jour (non so come si scriva), uno specchio a figura intera alla sinistra del letto, un quadro lì vicino; il lampadario a campana color rame. Il bagno lo voglio semplice, di un colore tipo salmone con il soffitto bianco, box doccia e una vasca di fianco. Specchio, lampada, mobiletto....
Continuiamo a cambiare e mettere cose in ogni dove, Blu mi fa apparire dentro l'armadio dei vestiti e biancheria (che io non avrei mai conprato). Come delle "mutande" in pizzo rosso con dei ricami neri semi trasparenti con il reggiseno abbinato. Le prendo in mano e le mando un'occhiataccia; lei mi risponde con un innocuo:- Che c'è, secondo me ti stanno bene, e sono molto comode, garantito!- e mi fa l'occhiolino scoppiando a ridere. Io le rimetto dentro la cassettiera sbuffando.
Dopo circa un'oretta abbiamo finito del tutto.
Stanche morte ci stravacchiamo sul mio nuovo e comodissimo letto.
- Grazie Lilly!- le dico girandomi per abbracciarla.
- Di niente Sophy, dovrere!- mi dice sorridendo.
Ancora stese sul letto ci mettiamo a ripercorrere i guai combinati assieme, come quando stavamo giocando a "fresbee" (se si poteva definire tale il modo in cui stavamo maltrattando quel povero disco giallo),che per mandarlo giù da un albero mi sono arrampicata, l'ho preso e poi l'ho rilanciato alla Livia sperando di beccarla, ma, invece, è finito tra le gambe di due povere vecchiette capitate nel posto sbagliato il momento sbagliato.
Ce ne hanno dette di tutte i colori e alla fine il fresbee è andato a finire nel fossato e non siamo riuscite a recuperarlo.
Hahahah, che bei ricordi!

Mentre stiamo ancora chiacchierando e ridendo ci arriva una voce:- Vedo che ti sei sistemata la camera tigrotta-.
Quella voce quanto mi era mancata.
Ma lui finge...
-Evidentemente non sei cieco- gli rispondo secca.
Io mi alzo sui gomiti e lo vedo irrigidire la mascella. Un po' mi fa pena...è così cuccioloso...
Dettagli, se lo è meritato.
- Bene...- sussurra. - Tra 20 minuti si cena e faremo la tua cerimonia per entrare a far parte del branco DarkStar, nome che proviene dai discendenti delle pantere nere e tigri bianche che hanno... Sacrificato la loro vita per il bene del branco.- detto questo esce con gli occhi pieni di una tempesta di emozioni.
Cazzo, perché sono sempre così dura nei momenti sbagliati... Bella merda Alex, sei grande!
Sospiro e volto lo sguardo verso la livia che mi sta praticamente chiedendo con gli occhi "cosa c'è che non va?"
Io le sorrido per rincuorarla e annuisco impercettibilmente dandomindella rincoglionita cronica.

Aria.
Ho bisogno d'aria.
Mi alzo e avverto velocemente la mia amica streghetta che vado fuori a fare un giro.
Corro fuori di casa sbattendo contro quella che dovrebbe essere la cuoca facendole cadere una pentola dalle braccia, mi impreca contro e io le urlo uno "scusa!" ed esco dalla casa branco.
Non smettendo di correre entro nel bosco alla ricerca di uno spiazo in cui poter far uscire le ali.
Sento di essere seguita, me ne frego altamente e trovo un posto abbastanza largo, spicco un salto e faccio uscire le ali che mi dolevano dato che non le utilizzavo da un po' di giorni.
Sento lo strappo della pelle all'altezza delle scapole e fa un gran male ma subito dopo viene scambiato con una piacevole sensazione di pace.
- La prossima volta ricordati di comprare delle maglie aperte dietro.-
- Giusto!-
Sento ancora di essere inseguita quindi sbatto con potenza le ali alzandomi in cielo.
Per un po' penso di avere seminato il mio inseguitore così guardo in basso e noto un lupo dal pelo colore della sabbia e la corporatura abbastanza possente, mai quanto la pantera di Sebastian ma non è male.
Dove l'ho già visto...
-William!!- gli dico atterrandogli sulla groppa.
- Hey, calma scricciola, non sono un cavallo!- Mi "dice" telepaticamente leccandomi la faccia.
Io faccio una smorfia di disgusto. - Bleah, che schifo- lui alza le orecchi come offeso dalla mia osservazione e io mi metto a ridere.
- Che faccia da cucciolotto che hai- gli dico alzamdomi in volo e tipo sdraiandomi su una nuvola immaginaria e mettendo la faccia sopra le mani, tipo posizione da angelo.... Soltanto... Le ali del colore diverso... Leggermente diverso ma dettagli.
Si trasforma davanti ai miei occhi e io mi copro subito la faccia con un'ala mentre con l'altra cerco di rimanere in equilibrio.
- Brutto rimbecillito che non sei altro! Capisco che sei gay e che ti ho già visto nudo parecchie volte, ma ciò non ti permette di sbattermi praticamente in faccia la tua nudità maschile!- gli dico incazzata.
Lui si mette a ridere. - Hai ragione scricciola, scusa, ma tra licantropi è abitudinale e- lo interrompo.
- Tra licantropi! Hai detto bene! Ti sembro un licantropo?-
Lui ride ancora. - In effetti no, conuqnue volevo dirti che sono vestito!- tolgo leggermente l'ala dal davanti e lo fulmino con gli occhi.
Ringhio prepotentemente.
- Hey hey, calma.... Ti giuro che la prossima volta non lo faccio più, o almeno ti avverto. Comunque, belli i tuoi occhioni dorati e arancioni!... E anche le ali non sono malaccio. A parte quelle dell'Alpha non ne avevo viste altre. Non sapevo che uno dei tuoi genitori fosse un demone...., superiore tra l'altro notando il leggero colore rosso.-
Io mi rilasso e prendo un respiro.
- Grazie Willy, piacciono molto anche a me!- dico sorridendo. Sono lunatica, lo so.
Noto che il sole sta calando.
Mi giro verso di James e gli chiedo:- Come mai mi seguivi?-.
- Volevo vedere come te la cavavi, e direi niente male... Ah, si, tra poco si cena, e c'è anche una sorpresa...- mi dice con un sorrisetto furbo.
- Io adoro le sorprese!!! Cos'è? Mh?- mi zittisce prima che gli riempia la testa di cazzate.
- Vieni che ho fame!- mi dice sorridente.
Sbuffo. Gli sorrido malefica.
- A chi arriva prima?- gli chiedo e lui ricambia il mio sorriso con un altro dei suoi.
- Accetto, basta che dopo non ci rimani male se perdi!-
- Zitto e lasciati umiliare dalla professionista!- gli dico.
Ci mettiamo in posizione.
- Raso terra cara!- mi dice fissandomi.
- Agli ordini.-
Spiego le ali in basso.
Via!
Gli strasmetto con il mio dono.
Lui carica il peso sulle gambe posteriori e inizia a correre velocità razzo tra gli alberi.
Io nel mentre, avevo sbattuto con potenza le ali ed ero sfrecciata ad una velocità incredibile in avanti.
Sarà difficile non beccare qualche ramo... Penso.
Mi concentro sulla pista che devo seguire per ritornare nel villaggio.
Vedo sfrecciare gli alberi ad una velocità incredibile, ma allo stesso tempo li vedo a rallentatore permettendomi di non schiantarmi come una deficiente.
Schivo parecchi rami e giro su me stessa per voltare a destra e a sinistra, sbatto le ali con più potenza possibile. Non mi è mai piaciuto perdere una gara e non mi farò battere in questa.
Strizzo gli occhi per vedere meglio e li sento bruciare. In lontananza inizio a intravedere alcune casette e schivando gli ultimi rami e passando sotto ad una grossa radice, chiudo le ali dietro di me per prendere più velocità e appena esco dal bosco -dato che non voglio schiantarmi contro qualche casa e distruggere qualcosa oltre a me stessa- le apro di botto scatenando davanti e dietro di me un gran polverone per poi richiuderle attorno a me stessa e facendo una capriola in avanti in aria atterrare con un ginocchio che tocca per terra mentre l'altra gamba è distesa dietro e le mani appoggiate sul terreno. E tutto questo con una leggerezza mai vista e un tempo record.
Alzo la testa e tutti mi guardano a bocca aperta, dopo 2 secondi arriva William con un leggero fiatone e congratulandosi con me attraverso il pensiero.
Ho sempre desiderato fare un'entrata di scena come questa! Penso tutta contenta.
- Ma guarda che brava che sei...- mi dice una vice poco lontana da me la individuo e noto Cristian con un gran sorriso mentre mi viene in contro applaudendomi. Mi tira in un abbraccio al quale io non ricambio ma divento rigida e dico:- Hemm... Ti puoi scollare?- e appoggio le mani ai suoi pettorali spingendomi all'indietro.
-Cazzo, altro che addominali, questo è un muro- mi dice Alexa.
- Già, ho notato- le rispondo.

•°Ice Eyes°•  [INCOMPLETA] :(Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora