•°Paragrafo 23°•

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-Ti sfido! Se vincerai tu potrai tenerti il tuo adorato Black, se no sarà mio!-

Sposto lo sguardo da Sebastian e Cindy che si sta dimenando sotto di me impaurita.
- Accetti?- gli ringhio contro.
- S-si, s-si! - mi risponde balbettando.
- Bene- mi tolgo da sopra di lei e le do le spalle andando verso Sebastian.
Anche trasformata lo raggiungo a malapena.
Lui e quel cazzo di ghigno...
- Allora vuoi rivendicarmi come tuo , tigrotta- mi dice beffardo.
In questo momento è Alexa che risponde prima che possa trovare qualche scusa. - Qualche problema Black? Se vuoi vado a rivendicare il tuo amichetto... Com'è che si chiama?- faccio finta di pensare. - Ah, si. Cristian.- Mi giro trotterellando verso al beta che mi sta fissando sorridente con le braccia incrociate e appoggiato ad un albero. Mazza che fisico...
Sento un rumore di ossa spezzarsi e subito dopo un corpo completamente nero pararsi davanti ai miei occhi.
- Tu non vai da nessuna parte, piccola. Sei mia.- mi ringhia contro sovrastandomi.
È alto 20 cm in più di me e cerca di mettermi paura facendo vedere i denti aguzzi. I suoi occhi rossi sono indimenticabili.
Che occhi meravigliosi....
Scuoto la testa e alzo le 'spalle' cercando di aumentare la mia statura il più possibile e andando verso di lui sinuosamente.
Struscio la testa sotto il suo collo facendo le fusa e mordendogli giocosamente l'orecchio. - Io non sono di nessuno Sebastian...- .
E vado verso Cindy che mi guarda con uno sguardo di fuoco.
Sento il ringhio dell'Alpha e ridacchio sotto i baffi.
Mi ritrasformo in umana e prendo velocemente la maglia di Black che prima mi ero tolta per non romperla.

Sarà una luuuunga nottata.

Ci dirigiamo tutti verso il centro dello spiazzo e, dove prima c'era un fuoco che crepitava, ora c'è solo cenere ancora calda.
Mi rendo conto solo adesso che non ci sono fonti di luci ma ci vedo comunque. Alzo un sopracciglio e sento la risata stridula di Cindy davanti a me.
Bleah.
- Bene, adesso si svolgerà l'ultima parte per far entrare nel branco Alexis-. Introduce Black ritornato anche lui umano e con solo dei pantaloncini lasciando gli addominali in bella vista.
Vedo la troietta avvicinarsi a lui e sussurrargli qualcosa mentre passa un dito sul suo corpo.
Dentro di me la rabbia ribolle così prendo un sassolino e glielo lancio. Ho sempre avuto una gran mira e fortunatamente non mi ha abbandonata proprio nel momento del bisogno.
La prendo esattamente sulla mano che stava scendendo sempre di più mentre Sebastian mi guarda con un sorrisetto di sfida.
Bastardo. Penso ringhando.
L'oca si spaventa e emette un urlo strozzato.
Ups, beccata. Ridacchio.
Lei si guarda intorno fino a scorgere il mio sguardo, a quel punto avanza verso di me sculettando sui suoi vertiginosi tacchi.
- Come ti sei permessa a rovinarmi la mani-cure (non so come si scriva)- strilla.
- Mi è scappato. Lo giuro- dico mettendo una mano dietro la schiena con le dita incrociate e l'altra in alto cercando di trattenere le risate.
- Ti pentirai di avermi celta come sfidante!- dice andando al centro dello spiazzo in cui prima c'era un falò acceso mentre ora solo cenere.
- Almeno io mi trasformo in un animale rispettabile. Tu, invece? In cosa ti trasformi? In una gallina?- le dico sbeffeggiandola.
Lei ringhia e prende le sembianze di un lupo dal manto beije maculato di bianco e con delle sfumature rosa pelle.
- Ah, no. In una cagna! Molto più ragionevole, devo ammetterlo.- Le dico; sento delle risatine trattenute da parte di alcuni componenti del branco.
Io sorrido.
Vedo Cindy caricare il peso sulle gambe posteriori e spiccare un salto verso di me. Mi abbasso in tempo trasformandomi, anche se non abbastanza dato che mi si formano dei piccoli taglietti a cui, però, non do conto.
Mi giro verso di lei e incominciamo a girare in torno per vedere un qualsiasi punto scoperto dove attaccare.
Io ringhio mostrando le zanne aguzze e alzando leggermente le labbra.
La lupa balza in avanti e lo stesso faccio io andandomi a scontrare frontalmente con lei. Inizialmente sono in vantaggio dato la mia statura e la maggior forza, poi lei cambia tattica e mi infligge dei veloci morsi per tutta la schiena; alchè io trattengo un guaito.
Mi distraggo un attimo e ne approfitta per azzannarmi una zampa davanti.
Io mi giro di scatto e do' un morso alla sua coda facendomi rimanere piccole ciocche di pelo in bocca che sputo schifata subito dopo.
Lei si guara la sua coda spelacchiata e mi ringhia contro.
Mi sa che l'ho fatta incazzare.
Salta sulla mia groppa in un momento di pausa che mi ero posta, e morde la pelle sopra non lasciandola ma continuando a stringerla sempre di più.
Sento la pelle lacerarsi sotto i suoi denti e il sangue colare macchiando il mio manto bianco latte.
Cerco di togliermela dalla schiena facendo piccoli salti e girando il più possibile, ma è tutto inutile. Rimane attaccata e non si toglie mordendo sempre più in profondità la carne.
Uggiolo di dolore e cerco qualcosa intorno a me che mi faccia venire un'idea. La trovo!
Vado velocemente verso un albero e mi ci butto di schiena. Lei guaisce e molla la presa cadendo pesantemente a terra. Zoppicando si rialza. Impaurita indietreggia mentre io avanzo, quando il suo didietro si scontra con l'albero si guarda intorno.
Mi fiondo verso di lei ma salta e dandosi una spinta saltando sulla mia schiena riesce a raggiungere il centro dello spiazzo.
Io mi incammino verso di lei aprendo e chiudendo la bocca.
Quando sono a pochissima distanza lei si gira e con le zampe posteriori mi schizza la cenere negli occhi.
Non vedo più niente, cerco inutilmente di togliermi la cenere dagli occhi con le zampe e scrollando la testa.
Ruggisco dal dolore che mi provoca e cerco di sentire la posizione della lupa. Ora non ci vedo più niente.

Mi arriva un morso nella schiena e uno alla zampa posteriore.
Io mi giro di scatto e do' zampate al nulla.
Rispunta da dietro e morde nuovamente la zampa facendomela sanguinare.
Continua questa tiritera per altre 3/4 volte mordendomi le zampe.
Alla fine io zoppico e sto per cedere.
Poi sento un ramoscello spezzarsi dietro di me e mi giro di scatto dando una forte zampata e finalmente colpiscono qualcosa che va finire per terra dolorante.
La vista sta diventando più chiara, ma è sempre sfuocata.
Vedo Cindy con la bocca impregnata di sangue. Il mio sangue.
A quella vista inizio a vedere tutto rosso e ringhio. Vado sopra alla lupa e la blocco con le zampa meno dolorante. Sibsta rialzando quindi la scaraventò un pochino più in la. Mi metto sopra di lei incazzata più che mai per il dolore che sto provando.
Vedo che sta sanguinando e qualcosa dentro di me si sblocca e mi dice di mordere la lupa fino ad ammazzarla.
Una vocina mi ricorda quanto sono stata male per la perdita dei miei genitori. Quanto mi abbiano fatto stare male psicologicamente alcuni miei compagni di classe prendendomi in giro.

Ormai non controllo più il mio corpo.
La nebbiolina rossa ci avvolge sempre di più portando delle piccole scariche di energia con se.
Voglio far subire a Cindy il dolore che sto patendo in questo momento.
Come se qualcuno mi comandasse mi levo dal suo corpo e inizio a farlo levitare da terra pensandolo soltanto.
La lupa si dimena e guaisce di dolore. I suoi polmoni sono bloccati da una qualsiasi forza che viene da me.
La porto a qualche metro da terra e con un artiglio le faccio un graffio sulla zampa destra.
Sto completamente perdendo il controllo. La mia testa mi incita a fare questa cosa, a torturarla e a farle del male, mentre la vera me è come rinchiusa in un angolo che fa da spettatrice disgustata da se stessa.
Sto cercando di fermarmi ma non ce la faccio, ho una gran paura.
Sto per compiere la stessa cosa sulle altre zampe quando delle forti braccia mi stringono in un abbraccio e un dolce profumo di muschio e gelsomino mi avvolge. Mi sussurra parole dolci che non riesco a capire, ma mi fanno rilassare e pian piano riprendo le redini del mio corpo e mi trasformo spaventata da me stessa.
Mi accoccolo tra le braccia del mio compagno e inizio a piangere, un pianto silenzioso, pieno di paure ed emozioni.

Mi lascio trasportare da quelle forti braccia per tutto il tragitto senza mai mollare la presa dalla sua schiena.
Metto la testa nell'incavo del suo collo e mi lascio cullare dal dolce profumo che Black emana.
L'ultima cosa che dico prima di sprofondare nell'oblio è: -Grazie- sussurrato lievemente.


Scusate il ritardo ma non sono riuscita ad aggiornare per colpa del WiFi.
Spero che il capitolo vi piaccia anche se è un po' corto!
Sophy

•°Ice Eyes°•  [INCOMPLETA] :(Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora