•°Ice Eyes°• [INCOMPLETA] :(

•°Paragrafo 22°•

SEB.POV

La sto riportando in camera sua dopo che è svenuta ringhiandomi.
Mi ero promesso di non guardarla troppo a lungo durante la trasformazione per ridiventare umana ma... ho fallito miseramente. Il suo corpo era.... Perfetto. Il seno non abbondante ma stupendo, nulla in confronto a quello di Cindy, la troia del gruppo, che sembra rifatto. Ho provato a cambiare il suo carattere nei tre anni precedenti standoci assieme, ma aimè non è servito a niente e quindi l'ho solo sfruttata dato che non sono quell'angelo di ragazzo, dopotutto ho una parte demone. Poi Cindy ha trovato il suo Compagno, Leo, l'intelligente del branco che mi aiuta sempre nelle strategie, e lei lo rifiuta categoricamente. Anche se so che la sua lupa, come il lupo di Leo, stanno soffrendo come due matti.
Guardo Alex. Nome strano per una femmina Alexis, ma appropriato per una come lei.
Le ho messo la mia maglietta, che le arriva leggermente sopra il ginocchio. Sbra così piccola e indifesa in questo momento tra le mie braccia che non mi staccherei mai da lei. Il suo profumo e la sua presenza è per me una droga, non ne posso fare a meno e chi oserà anche solo sfiorarla giuro che lo ammazzo.
La sento mugugnare qualcosa di impercettibile e si stringe di più a me strofinando teneramente il naso nell'incavo del mio collo e aggrappandosi con le mani al mio petto.
Io emetto un ringhio profondo dato che se non fossimo in questa situazione "speciale" l'avrei fatta godere fino a farle gridare il mio nome.
Ma non posso, me lo ripeto sempre più spesso, dato che la tentazione sta diventando sempre più forte. È diventata routine.
Quando si stava strasformando, e vedevo la sua sofferenza, soffrivo anche io come una cane.
Poi l'ho vista, ed era l'animale più bello che avessi mai visto. Pensavo che le tigri albine fossero estinte dalla grande guerra, ma, evidentemente, mi sbagliavo. In lei però c'era qualcosa di speciale, le sue striature che in una tigre normale dovrebbero essere di un unico colore, alias il nero, erano sfumate di un bellissimo azzurro elettrico.
E poi quando si è girata per guardarmi... I suoi occhi erano qualcosa di spettacolare, rossi e arancioni. Bellissimi.
Quando si è voltata andando verso la foresta, mostrandomi il suo elegante e enorme sedere, sculettando anche se un po' impacciata, mi sarei trasformato e non avrei più dominato la mia pantera, aveva una sua eleganza e maestosità tuttavia.
Ridacchio ricordandomi quella scena.

Nonostante sia notte fonda riesco a vedere il sentiero che ho percorso per venirla a prendere. L'ho sentita ruggire alla luna per la prima volta. E l'ho vista cadere.
È ricoperta di sangue, ma la collana che le avevo dato è ancora al suo posto.
Era di mia mamma, me l'aveva tramandata per darla alla mia compagna. E finalmente l'ho trovata.
Arrivo al posto dove ho lasciato tutto resto del branco che mi aspettavano attorno al fuoco chiacchierando; appena mi vedono si zittiscono.
Vedo tutti volgere lo sguardo verso di me per poi abbassarlo su Alex, io a quel punto ringhio perché nessuno può guardare in quel modo la mia Faith!
- Piantatela di fissare la mia Faith!- ruggisco.
A quelle parole alcuni sgranano gli occhi e abbassano lo sguardo cercando di concentrarsi su qualcos'altro.
Cindy alza lo sguardo di scatto dalle sue unghie laccate di un rosa shocking (che odio) e mi fissa intensamente con una faccia scioccata.
- Lei cosa?- mi urla infuriata alzandosi dal tronco a cui aveva appoggiato un asciugamano rosa.
- Lei è la mia compagna, hai capito bene- le dico indifferente dal suo tono.
- Quella piccolo sgorbio sarebbe la compagna di un Alpha come te? - mi dice con gli occhi lucidi e la faccia rossa dalla rabbia.
- Come l'hai chiamata?- le dico ringhiando e andando a passo svelto cercando di non dare però troppo fastidio ad Alexis.
Cindy indietreggia spaventata. - Io ci sono sempre stata per te quando ne avevi bisegno ed ora? Mi rimpiazzi con una novellina? - mi dice cercando di non urlare. C'è stata per farsi scopare!
Che rabbia che mi fa venire.
- Esatto. E se non sbaglio anche tu hai un compagno! Dimmelo se sto sbagliando!- la rimprovero ringhiando.
Lei abbassa di nuovo lo sguardo e stringendosi a se.