•°Paragrafo 31°•

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SO.POV:

L'oscurità mi avvolge, sono in un bagno di sudore e solo per un dolore troppo acuto mi sveglio e inizio a gridare.
È davvero troppo forte.
Sento delle braccia che mi ristendono, sopra quello che dovrebbe essere un lettino. Delle voci mi sussurrano, ma non riesco a capire cosa dicono.
Svengo e il buio mi circonda nuovamente.

Flashback
Mi ritrovo su uno spiazzo sotto un grosso albero, in mezzo al bosco.
- Dai scricciolina, vieni qua!- mi dice la voce di un uomo.
Lo sto fissando mentre lui si accovaccia a terra piegandosi sulle ginocchia e spalancando le braccia.
Subito non capisco, sembra non vedermi....
- Arrivo papiiii- grida una vocina dietro di me. Non faccio in tempo a girarmi che un corpicino da bambina di pochi anni, mi passa attraverso.
Il mio respiro si mozza per la sorpresa e porto una mano sul cuore.
- Hey, cuccioletta. Ti sono mancato?- dice l'uomo. Adesso noto una leggera somiglianza col colore dei capelli e la forma degli occhi tra uno e l'altra.
È.... Mio padre.
Gli occhi sono diversi, i suoi sono castani molto scuri, quasi neri, mentre quelli della bambina, che presumo sia io, sono di un dorato luccicante.
- Tantissimo. Ma... Non avevi detto che rimanevi via solo per un giorno?-
Chiede la bambina con uno sguardo triste e interrogativo.
L'uomo sospira prendendola in braccio.
- Si, lo so piccolina. Ma, vedi, hai presente quei mostriciattoli neri che ti ho fatto vedere sul Grande Libro?-
- Mh mh- anuiscea bambina.
- Ecco, stanno aumentando e papà era andato ad aiutare i genitori del tuo amichetto Sebastian. Io e i suoi genitori siamo molto amici, fin prima che tu nascessi e se serve una mano sono sempre disposto a dargliela.- mi dice affettuoso.
- Ahhhh, ma allora sei vecchio- dice la bambina ridendo.
- Hey, ho solo 546 anni, abbi un po' di rispetto per il tuo vecchio!- mi dice con una faccia da finto offeso.
La bambina scoppia a ridere.
- Sei vecchioooo!-
- Piccola insolente che non sei altro. Ora vedrai!- mi dice mio padre con un ghigno divertito.
Con uno scatto molto veloce, apre dietro di sé delle enormi ali nere con tantissime sfumature rosse. I suoi occhi diventano di un rosso ancor più acceso e delle piccole corna gli crescono sopra la testa.
La sua pelle diventa leggermente nera con screziature anch'esse rosse.
Anche la piccolina fa crescere i canini e i suoi meravigliosi occhietti dorati diventano di un rosso ancor più acceso, anche se in un certo senso più tendenti all'arancione, che le conferiscono proprio un'aria da diavoletto.
Scoppia una vera e propria guerra, tra morsetti e leggeri pugni ci ritroviamo per terra a fare una piccola lotta mentre le risate invadono il piccolo spiazzo erboso in cui eravamo.
- HeHemm...- ci interrompe una voce femminile.
Smettiamo di ridere e volgiamo lo sguardo verso la donna che ha appena interrotto i nostri giochetti.
Incontriamo uno sguardo divertito, mascherato da una faccia seria e arrabbiata.
Ha dei capelli castano chiaro a caschetto, alta e magra. Sembra piuttosto giovane, tipo sui 35 anni. Gli occhi sono del mio stesso colore... Dorati....
Dentro a questi occhi si possono scorgere scintille rosse vicino alla pupilla.
- Si può sapere che fine avevate fatto? È ora di pranzo! Muovete i vostri bellissimi culetti e alzatevi!- dice mettendo le mani sui fianchi e sbattendo un piede a terra ripetutamente.
Io e mio padre ci guardiamo negli occhi per poi scoppiare nuovamente a ridere.
Alchè mia madre si unisce alle risate con noi.
- Mamma!- chiedo.
- Si tesoro?-
- Sei vecchia anche tu come papà?- chiedo con un sorrisino innocente.
La sua espressione è a dir poco divertita.
- Così mi offendi cucciolotta! Io ho solo 37 anni. È tuo padre quello vecchio!- dice indicandolo e trattenendo una risata.
Lui fa una faccia offesa ma, poi, sul suo viso si stampa un sorrisetto malefico.
Si alza ad una velocità impressionante e va a prendere a mo' di sacco di patate il corpo di mia madre.
Lei inizia a urlare poi si trasforma e, al suo posto, c'è una meravigliosa tigre bianca dagli occhi rossi con sfumature arancioni e dorate.
È molto grande, supera quasi i 2 metri e mezzo.
Ringhia contro mio padre che è sotto il possente corpo dell'animale per poi leccargli tutta la faccia.
Lui fa una faccia schifata e ci mettiamo a ridere.
Una risata divertita ci fa girare e fare un sorriso ulteriormente divertito.
- È pronto il pranzo!!!-
Non faccio in tempo a girarmi per vedere di chi era la voce; intravedo soltanto dei capelli mossi castani.

•°Ice Eyes°•  [INCOMPLETA] :(Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora