•°Paragrafo 51°•

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- Guarda un po' chi abbiamo qui. L'Alpha di uno dei branchi più potenti di Damora e...- ferma la frase spostando lo sguardo da Sebastian a me.
Lucifero fa uno sguardo strano, alza un sopracciglio come sorpreso di vedermi. Si alza con eleganza e una leggerezza improponibile per avvicinarsi a me a grandi passi.
Il colore vivo dei suoi occhi sembra accrescersi ad ogni passo e li incastona ai miei.
È bellissimo, lo ammetto. Ha un fascino tutto suo, i capelli neri spettinati stonano in tutta questa eleganza, ma a lui da un tocco di perfezione in più. Il suo viso è meraviglioso, bianco come il latte, senza nessuna imperfezione. La figura snella e virile entra perfettamente negli abiti eleganti neri con ricami bordeaux e la giacca fascia perfettamente le spalle possenti dell'uomo. Ti attira, i suoi occhi ti annebbiano la mente. Senti di essere al sicuro ma allo stesso tempo hai la sensazione di avere uno degli esseri più pericolosi al mondo.
Infonde un'aura di potere mai sentita prima. Una scarica ti percorre in ogni centimetro del corpo appena vedi la sua figura.
Mantengo uno sguardo fisso, impassibile, seguendo meccanicamente ogni suo movimento, con il mento alzato e per niente inpaurita dall'uomo che mi si sta avvicinando.
Mi fissa, mi esamina, porta le mani a pochi centimetri dal mio corpo per poi allontanare di scatto e girarmi attorno senza il minimo pudore.
Si avvicina da dietro al mio collo. Sento distintamente il suo respiro freddo sulla pelle scoperta e lui che respira profondamente.

Non mi chiamo Maria, inutile che provi a sniffarmi...

Sento una voce soave ridere e la donna dai folti capelli rossi, dinnanzi a me, mi concede un bellissimo sorriso che ricambio confusa.
Lucifero si stacca e inizia a camminare nuovamente nella direzione della moglie.
-Non avere paura discendente dei White, non ti fa niente. - sento dirmi dalla stessa voce che prima rideva nella testa.
Alzo un angolo della bocca formando un perfetto ghigno.
-Vedo che non sono l'unica a possedere questo dono, regina degli inferi - le trasmetto con tono sicuro.
Il suo sorriso si espande e, diversamente da tutti i demoni che ci circondano, questo potrebbe essere definito un sorriso angelico. Materno quasi.
Inchina leggermente la testa per poi ritirare su il mento.
- Come fai a resisterle? - rimbomba la voce potente del demone superiore in direzione di Black.
I loro occhi si fissano e i magnifici occhi ghiacciati lasciano il posto ad un rosso intenso tendente al nero, per poi ritornare del loro colore originale.
- Non è semplice maestà. Molte volte la tentazione è stata forte e irrefrenabile. - dice con lo stesso tono serio.
Ma di cosa stanno parlando?
- Dai caro, facciamo sistemare gli ospiti, poi a cena potremmo parlare tutto il tempo che vogliamo. Hanno attraversato una montagna intera prima di arrivare fino a qui. - dice decisa la donna meravigliosa che è Lilith. Tra i componenti del gruppo, ci scambiamo occhiate cariche di curiosità.

- Ma certo mia signora. Abbiamo tante cose di cui parlare, è una novità per noi avere due creature meravigliose come loro nel nostro palazzo. - dice questo guardando Lilith in una maniera indecifrabile, come se non esistesse niente di più bello al mondo. Schiocca le dita e fa avvicinare un servitore a lui per poi impartirgli velocemente ordini precisi.
Quest'ultimo annuisce frettoloso e ci fa segno di seguirlo per le scalinate dietro alla sala del trono.
Mentre ci incamminiamo lascio un ultimo sguardo, all'incantevole regina.
I suoi capelli rossi come il fuoco incorniciano un viso pallido e dalle mille lentiggini. I grandi occhi rossi sono in realtà di un verde bosco rassicurante e misterioso ma che, sicuramente, quando si accendono di rabbia, diventano della foresta di spine più pericolosa. Il corpo formoso e slanciato, il vitino stretto non esageratamente e le carnose labbra valorizzate da uno strato per nulla volgare di rossetto rosso sangue.

- È bellissima regina - le dico mentalmente facendo un mezzo inchino.
- Grazie ragazza tigre - mi risponde facendomi un occhiolino.

Non so il perché di tutta confidenza tra me e la regina ma sento questa forza positiva che mi spinge verso di lei assecondandola. Non ne sembra sorpresa... mi sa che avremmo davvero molto di cui parlare a cena.

Mi riscuoto dai miei pensieri per via della mano calda e rassicurante di Sebastian che cerca la mia. Faccio un po' di resistenza ma poi, con uno sbuffo, le nostre dita si intrecciano e un sorriso indirizzato a lui mi solca le labbra. Procediamo per le lunghe scalinate ricoperte sempre dall'immancabile tappeto rosso e arrivando al piano superiore.

È inutile dire che è ancora più sfarzoso del salone.
Quello che vedo è un lungo corridoio di pareti tutte bordeaux con decorazioni oro e nere. Non ne vedo la fine, ma so che svolta sia a destra che a sinistra dato che alcune candele sono state poste sui tavoli alla fine del lungo tratto. Mentre camminiamo passiamo tantissime porte, la maggior parte delle quali sono chiuse. Ne avrò contate una ogni 6/7 metri e intrufolando lo sguardo dentro le stanze posso dichiarare di aver visto letti a baldacchino con coperte ricamate, armadi di legno scuro alti fino al soffitto, scrivanie eleganti, un lampadario e alcuni candelabri, per non parlare della quantità industriale di tappeti e dipinti non solo su tela ma anche su stoffe.

Via via che avanziamo, il nostro gruppo di persone diminuisce dato che il servitore, vedendo una stanza libera, fa entrare una persona. Siamo rimasti in 10 persone e siamo solo a metà corridoio. È arrivato il momento di sistemare le coppie.
Il valletto ci spiega che, purtroppo, in questi giorni si sta per organizzare un grande evento e ciò ha portato molti nobili importanti di fuori città a trasferirsi momentaneamente a palazzo come di consueto e, a causa di ciò, le stanze non sono molte e quelle singole scarseggiano.
In poche parole ci sono persone che dovranno dormire assieme.

Non vedo l'ora di vedere la stanza e farmi una bella doccia rilassante.

Sospiro al pensiero del benessere che mi porterebbe l'acqua calda sui muscoli tesi in questo momento.
Salutiamo Livia, Jhon, Timon e William che si sistemano nelle camere di fianco alla mia e di Black.
Appena metto piede dentro, noto subito il grande caminetto che strepito facendo scoppiettare il legno al suo interno.
- Oddioooo, ho sempre voluto avere un caminetto in camera! - dico, trattenendomi dall'urlare e saltellando felice sul posto per poi buttarmi a capofitto sul letto.
La risata cristallina di Sebastian arriva alle mie orecchie mentre è intento a togliersi le scarpe e ordinarle vicino all'entrata, diversamente da me che le ho calciate di lato come una ragazzina viziata.
Guardo il soffitto e noto che non manca il lampadario a gocce di cristallo.
Mi metto seduta a gambe incrociate mentre i miei capelli scivolano disordinati sulle mie spalle.
- Ho decisamente bisogno di un bagno - dico ad un certo punto dal nulla.
Così prendo asciugamano che era accuratamente piegato sul bordo del letto e imbocco l'unica porta che non sia quella d'entrata sperando di non sbagliarmi.
Non lascio rispondere Black che ho già socchiuso la porta e i rubinetti sono aperti mentre l'acqua tanto bramata scroscia dentro l'immensa vasca da bagno.






Ragazzi BuonTonno (e chi lo segue capisce a chi mi riferisco😉) direi che in questo periodo sto aggiornando molto più frequentemente e, direi anche che sia ora di imporre un giorno in cui posso aggiornare.
Datemi voi delle scelte e poi vedrò la maggioranza cosa dice.
Per ora è ogni lunedì, e l'orario decidetelo voi. Se avete proposte da farmi io vi ascolto quindi commentate in tanti che mi fa un gran piacere.
Al prossimo capitolo -che è già pronto-

La vostra scrittrice pazza
😈😇

•°Ice Eyes°•  [INCOMPLETA] :(Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora