*¤Paragrafo 60¤*

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Il momento in cui la guardia delle recinzioni si ritrovò ad una notevole altezza dal terreno, avvolto da un tentacolo nero e terribilmente reale, il tempo smise di scorrere davanti ai miei occhi in modo naturale. Tutto si muoveva a rallentatore mentre l'urlo straziante si alzava sopra ogni altra voce presente attorno a me.

Cerco con gli occhi pieni di paura e incredulità Sebastian, sperando di non trovarlo tra le grinfie di qualche altro scherzo della natura. Lo vedo, avvolto dalla sua uniforme nera, intento a respingere una di quelle ombre dal corpo allungato e dal cuore rosso sangue in rilievo. Percepisco solo qualche attimo prima il veloce spostamento d'aria che si è creato dietro di me e solo grazie ad esso riesco a schivare per un soffio gli affilati artigli delle creaturine volanti. Ed eccoli, gli occhietti rossi come un fuoco che arde imperterrito, che mi osservano divertiti e maligni mentre si avventa nuovamente su di me. Sfodero d'istinto i miei artigli facendo svolgere così al mio corpo una mezza trasformazione ad una velocità a cui non ero mai stata sottoposta; il piccolo animaletto schiva un mio affondo approfittandone per artigliarmi una spalla, fortunatamente protetta dalle scaglie nere.

-Direi di provare la nostra nuova armatura e le sue abilità-

Così pensando so di lasciare gran parte del controllo al demone in me, ed è come se vivessi quest'inaspettato scontro lontana dal mio corpo. Un ghigno incide le mie labbra mentre i miei occhi si scuriscono passando dal nero alle mille striature di rosso e bordeaux, piccoli canini affilati si fanno strada scintillanti mentre recupero un piccolo coltello posto nella cintura lanciandolo verso l'ombra e prendendo di striscio una sua ala. Quest'ultima cerca di avvicinarsi per mordermi mentre goccioline verdastre colano dai bordi della sua bocca.

Mi abbasso e sono sicura di aver schivato le sue zanne... ma non i piccoli artigli. Sento colarmi sulla fronte del liquido caldo e denso per la fronte e vedo che la creatura si ferma osservando con attenzione, come ipnotizzata e golosa, la goccia di sangue. Sfilo con destrezza le due lame ricurve poste sulla mia schiena approfittando del momento di distrazione per fendere l'aria e tagliare il piccolo corpo dell'essere d'ombra; un ultimo rantolo esce dalla gola del mostriciattolo prima di trasformarsi in granelli di polvere sul terreno polveroso.

Mi giro, la situazione nonostante sia critica è per ora sostenibile; noto che l'unica creatura non presente è quella che più mi affascina e mi sento stranamente sollevata. Allison mi riporta sconvolgendomi alla cruda realtà, mentre Matthew impartisce a gran voce ordini e avvertimenti a destra e a manca. Inizia la mia corsa scattante verso i miei compagni, alla ricerca della morte delle creature che ci stanno attaccando. Mi si para improvvisamente davanti agli occhi un'ombra comune, il corpo fatto di ombra e le radici di oscurità dentro di sé che proteggono quello che li attacca alla vita. Grazie ad un pulsante delle scaglie affilate si fanno strada sulla parte superiore del braccio bloccando sul nascere l'attacco. Mi lascio percorrere da una scarica mentre sui palmi delle mani si creano due sfere di energia dorata, di quelle due solo una centra l'avversario facendolo accasciare. Ma, come il comandante ha spiegato, l'ombra si rialza con lo stesso sorrisetto malizioso e fastidioso, come se il dolore di avere un buco nello 'stomaco' non lo scalfisse minimamente. Ne rimango stupita e vengo colpita in pieno petto dagli artigli affilati, scalfendo leggermente l'armatura.

Mi fissa voglioso, continuando a sferrare attacchi su attacchi che paro a stento mentre le immagini del mio primo scontro verso una di queste creature prende il sopravvento nella mia mente distraendomi, la paura cresce.

Cado a terra inciampando su di una cunetta non livellata, giro su me stessa strisciando verso destra schivando un colpo mortale, mi rialzo veloce, in tempo per vedere Livia distruggere la creatura, un'aura viola la circonda violacea, mentre i suoi occhi del medesimo colore si illuminano. Pone una mano sulla mia guancia così che un immenso calore non prende a circolare ostinato dentro di me; la ragazza si allontana veloce come leggermente scottata e per qualche secondo i suoi occhi ritornano verdi per poi tingersi nuovamente di viola e la vedo sparire in mezzo alla folla.

Una nuova energia si mischia all'adrenalina mentre il fiato mi si mozza.

Chiudo gli occhi percorsa dalla solita sensazione piacevole prima della trasformazione. La spina dorsale scricchiola e le ginocchia cedono facendomi accasciare momentaneamente a terra, fino a quando le robuste zampe ricoperte di candido pelo bianco dalle striature azzurre non mi sostengono sicure; la pelle del viso si tira provocandomi un leggero bruciore che mi porta a ruggire spalancando le fauci al massimo. Sento di avere addosso ancora pezzi di armatura: sulle spalle, fasciando le cosce e le ginocchia, dalla nuca al muso allungato.

-Ohoho, quanta magnifica potenza a mia disposizione...non dovevi- ride divertita il demone.

Com'è possibile che sia ancora presente? Di solito con Alexa scompariva.

Corro balzando rapida alle spalle di un'ombra comune, decisa a vendicare la mia paura verso quest'ultime. Affondo le zanne direttamente nel punto che coincide con il cuore, strappandolo con uno strattone feroce dal corpo ormai polverizzato. Mi guardo attorno e vedo Daniel circondato dai piccoli esserini volanti.

Un impulso mi impone di correre verso di lui e così faccio, ponendomi tra quest'ultimo e la sua prossima ombra che lo attacca da dietro, sferro un'unghiata che la trafigge fino a farla cadere a terra, immersa in una pozza di liquido scuro. Il ragazzo mi ringrazia con un cenno veloce ma pieno di gratitudine, tra le mani impugna una specie di fucile che secerne scintille di luce azzurrina.

Non se la cava male, è solo un po' maldestro. Provvisto di un'ottima mira da quel che vedo. Sto al suo fianco trasformandomi in demone, gli parlo con voce rauca...quella di Allison.

-Serve una mano piccolo mutaforme?- dice divertita mentre con una lama infilza con facilità disarmante un'altro corpo. So che ha capito perfettamente che la voce non è mia ma del demone che è in me e mi annuisce senza vergogna ne timore di ricevere aiuto.

Siamo in perfetta sintonia, non so come ma il ragazzo prevedeva ogni mossa che io non riuscivo a parare e viceversa. Il sangue scorre bollente nelle vene, il fiato corto, i muscoli indolenziti che chiedono pace.

Mi trasformo nuovamente in tigre, richiamata da un altro ruggito. Il suo.
Cerco con lo sguardo una macchia nera come la pece, differente da tutte le ombre.
Intercetto Sebastian che si aggrappa alla schiena dell'enorme gigante dal corpo materiale mentre quest'ultimo espone i suoi tentacoli oltre il corpo della pantera con l'intento di trascinarla lontana da se.
Prima di buttarmi nella mischia alla ricerca di raggiungerlo mi assicuro che Daniel riesca a cavarsela da solo.

Le zampe si aggrappano al suolo, gli artigli fendono l'aria infliggendo colpi ai nemici che si parano davanti ad essi. Rotolo di lato colpita violentemente dal corpo di un'altra ombra che mi si aggrappa con gli artigli al ventre. Rotolo, insieme a lei; cieca dalla rabbia mordo, distruggo e squarcio senza emozioni.
Mi libero facilmente ritornando al mio obbiettivo.

Sto arrivando...






Non so come scusarmi per tutta questa assenza e del prossimo periodo che verrà sempre senza scrivere.
Sto facendo fatica ma spero che continuerete ad appoggiarmi ed incoraggiarmi nella scrittura di questo libro...per me è davvero difficile e mi sto odiando.

Spero che i commenti e le stelline non diminuiscano e mi scuso ancora tantissimo.

Un bacio🙂

•°Ice Eyes°•  [INCOMPLETA] :(Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora