•°Paragrafo 27°•

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Agli ordini piccola - Detto questo si fionda nuovamente sulle mie labbra e alza nuovamente il ginocchio verso l'alto mentre con le mani scivola sui miei fianchi e li stringe.

Mugolo di piacere tra le sue labbra.
Incastro le mani tra i suoi capelli e li tiro leggermente facendolo ringhiare. Un sorriso mi cresce spontaneo sulla faccia.
Quando ci stacchiamo per riprendere fiato le mie guance si imporporano e porto lo sguardo in basso per poi rialzarlo subito dopo.
- E questo per cosa sarebbe?- chiedo a Black mordendomi il labbro.
- La tua compagna dovrebbe essere molto gelosa...- dico facendo passare l'indice sui suoi addominali.
- Non l'hai ancora capito? - mi chiede con un sorriso malizioso.
- La mia bella compagna gelosona... Sei tu. Demente di una tigre!- dice scherzoso mentre mi tocca il naso con un dito.
Io???? Scherza???
- Non mi stai prendendo in giro vero Sebastian?- gli chiedo diffidente.
- Perché doveri farlo? - mi chiede lui inarcando un sopracciglio.
Io ci rifletto su e poi sospiro. - Bhe, un ragazzo bello come te dovrebbe come minimo stare con una ragazza altrettanto bella... - dico abbassando lo sguardo. - Io, invece... Ho dei fianchi troppo grandi per il mio corpo magro. Non ho un briciolo di tette e ho dei capelli castani schifosi! - lui sta per interrompermi ma, prima che lo faccia, gli metto un dito sulle labbra sentendone ancora la morbidezza. -Tu invece hai degli occhi meravigliosi, in cui mi perdo sempre, dei capelli neri come la pece e un fisico da urlo. Ogni ragazza ti vorrebbe.- cerco di allontanarlo.
- Peccato che quell'ogni ragazza non sia tu. Io voglio te e solo te, ma sembra così difficile averti- dice lui piano.
- Mi respingi ogni volta che cerco di avvicinarmi... Non riesco a stare senza il tuo profumo e la tua vicinanza per più di 3 ore, il tuo carattere combattivo e le tue battute pessime mi perseguitano in ogni momento. I tuoi occhi sono come l'oro..., bellissimi. Non posso guardarti per tanto tempo il viso che mi viene voglia di buttarmi sulle tue labbra.... Sembrano ogni volta più invitanti... E non so ancora come io faccia a trattenermi per non fare cose perverse qui, su questo comodissimo letto.- dice passando il pollice sul mio labbro.
Io sono diventata completamente rossa in faccia e cerco di coprirmi con il cuscino...che...sa...di Black. Faccio un respiro profondo e mi esce spontaneo ridere.
- Cosa ridi?- mi chiede lui con un sopracciglio alzato.
- Sei buffo... E spero vivamente che questo non sia uno dei miei tanti sogni nel cassetto di te che mi faccio- appena mi rendo conto che sto parlando come una che ha appena bevuto le guance mi diventano ancora più rosse.
Lui ridacchia. - Scusa...- sussurro imbarazzata.
- Allora non sono l'unico!- mi dice lui mettendosi a ridere.
- Sai quante cose ho sognato di farti... Come gli infiniti modi per farti url- lo interrompo con una risata prima che continui la frase e la mia faccia si trasformi in un pomodoro vivente.
- Sebastian Black! Calmi i suoi ormoni, la prego! -...- se no sono io che non mi controllo...- sussurro sperando che non mi avesse sentito.
Ma come ho detto: speravo.
Lui sorride malizioso e si abbassa leggermente su di me appoggiando la sua fronte sulla mia.
- Sei solo mia- mi dice con una punta di paura.... Paura che quello che abbia detto non fosse vero. Paura di perdermi.
Io gli accarezzo delicatamente le guance velate da un accenno di barba.
- E tu solo mio...- gli sussurro.
Detto questo mi fiondo nuovamente sulle sue labbra e allaccio le gambe al suo bacino.
Gli prendo il labbro con il pearcing tra i denti e lo mordicchio teneramente.
Lui picchietta la lingua per ricereve l'accesso che sonsento subito. Spinge il bacino contro il mio e non riesco a trattenere un gemito che si perde nella sua bocca.
Ringhia.
Con una mano rimane sul mio fianco mentre con l'altra si intrufola sotto la maglietta larga che porto, procurandomi brividi di piacere per tutto il corpo. Gli metto le mani tra i capelli e alzo il bacino facendolo nuovamente scontrare con il mio.
Sento un gran calore propagarsi dalla mia intimità e porto le mani sul suo addome. Ne sento tutta le forme, e la sua possentezza. La pelle è liscissima anche se è molto tonica.
Le nostre lingue continuano a giocare tra di loro e la mano di Black non fa altro che salire sempre di più facendo delle forme immaginarie sulla mia pancia.

Sento il rumore di una porta che sbatte e subito dopo delle voci.
- Hey, hey, hey! Andateci piano! Non siete conigli ma felini... Quindi evitate di far cambiare il detto "riprodursi da cognigli" o qualcosa del genere...-
Io mi stacco subito portando le mani sul bordo della maglietta per abbassarla dato che si era alzata lasciando scoperta la pancia.
Mi nascondo più che posso con le mani sul viso rosso d'imbarazzo.
Noto che sullo stipite della.porta ci sono i gemelli.
Black la prende diversamente da me, infatti inizia a ringhiargli contro e gli lancia contro il libro e il cuscino che erano caduti a terra durante...bhe... Avete capito.
I due si mettono a ridere e iniziando ad allontanarsi dall'entrata della porta della stanza.
- Si magia!- urlano iniseme prima di filarsela di sotto.
Sento Sebastian ringhiare.
Mi esce fuori una risatina e lui mi guarda incenerendomi con lo sguardo.
- Calmo micetto, riprenderemo il più presto possibile. Te lo giuro.-
Detto questo gli lascio un tenero bacio e sguscio fuori dalla sua stretta atterrando leggera sulle gambe.
Mi sistemo il più possibile i vestiti e i capelli davanti allo specchio vicino alla porta del bagno.
Le guance sono tutte arrossate come le labbra. Gli occhi sono di un oro lucido che risalta sul viso imporporato.
Sorrido e mi volto verso Sebastian che mi stava guardando dallo specchio.
I suoi occhi hanno ancora le sfumature del rosso ma stanno ritornando del colore del ghiaccio.
Mi rivolto verso la porta e mi sistemo un'ultima volta.
- Io vado, ho fame!- mando nel pensiero a Black aprendo la porta e iniziando ad uscire.
- Arrivo!- mi risponde lui dalla camera.
Mi incammino verso il corridoio e scendo le scale. Da sotto arrivano delle voci, tra di esse distinguo chiaramente quelle dei gemelli e della Livia.
Rallento distrattamente per guardare delle foto appese lungo i muri che danno sulle scale.
Noto che quattro persone prendono praticamente sempre parte a quasi tutte le foto. C'è una donna in particolare con degli occhi chiari come il ghiaccio e dei capelli castano scuro abbracciata da un uomo più alto di lei di un bel po' di centimetri con i lineamenti duri e i capelli neri come la pece che fanno da contorno a degli occhi blu scuri come il mare.
Sembrano tutti molto felici...
Quando sto per osservare anche l'altra coppia mi remdo conto troppo tardi di essere giunta all'ultimo scalino quindi inciampo miseramente sui miei stessi piedi e, prima di uralre come una ragazzina, un braccio forte mi afferra per la vita tirandomi su quando ero ad un solo palmo da naso dal pavimento.
- Da citazione: se tu cadrai io ci sarò sempre. Cit. Pavimento.-
- Zitta Ally, per favore.-
-...-

Dopo avere compiuto quasi l'ennesima figura di merda mi volto verso il mio salvatore.
- Grazie - gli sussurro imbarazzata.
- Dovere- dice. Mi scocca un sonoro e veloce bacio a fior di labbra e mi prende per mano.
Una sensazione di completezza e benessere mi invade facendo aumentare la temperatura dell'ambiente drasticamente.
- Ma che temperatura dell'ambiente! Qui dentro si soffoca. Stai andando praticamente in ebollizione.- mi urlano.

Io ridacchio e Black mi guarda confuso e io gli faccio segno di no con la testa.
Alza le spalle e entriamo in cucina dove troviamo i nostri amici chiacchierare animatamente.
Appena posano lo sguardo sulle nostre mani incrociate cala il silenzio e un sorriso malizioso appare sul volto di tutti.
Io rossa per l'imbarazzo dico: -Ciaoooooo....- e abbasso lo sguardo.
Gli altri scoppiano a ridere mentre Black rafforza la stretta sulla mia mano come per rassicurarmi. Io lo guardo riconoscente.

A toglierci da quel momento misto di imbarazzo e derisione, è la cuoca che, entrando con un grosso pentolone fa sbattere il mestolo sul coperchio gridando: - A tavola branco! Si mangia!-.
Mi scappa una risatina e ci andiamo a sedere ognuno nei propri posti.
Blu e Jhon, Jem e Timon e io e Black nei due posti a capotavola messi vicini.
Appena la cuoca ci versa la sbobba di fagioli e salsicce nella scodella mettendoci a disposizione anche dei tozzi di pane, incominciamo a mangiare.
Non prima di fare commenti del tipo: - Ho una fame da lupo-
- Mmmmm, che profumino!-
- Oddio, stavo per svenire di fame-
E robe varie, tra cui frecciatine per le battute sulla fame da lupo, incominciamo a mangiare quella zuppa che, esteticamente sembra un obrobio ma che si è rivelata eccezionale. Non scherzo!
La serata la passiamo così a scherzare e a divertirsi fino a che il mio telefono squilla....




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•°Ice Eyes°•  [INCOMPLETA] :(Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora