In poche falcate atterro sulla schiena possente e melmosa del gigante.
Non può essere reale quella cosa...nulla fino ad ora era andato così tanto in là dalla realtà.
Gli artigli perforarono in profondità la carne del mostro mentre un urlo di dolore squarcia l'aria creando una bolla attorno a me.È come se il mondo non esistesse più...solo io e l'ombra.
I suoi occhi di tenebra cercano i miei, velati dall'ira e dalla vendetta, i suoi tentacoli fendono lo spazio circostante creando ferite ai più vicini. Provano ad afferrarmi le zampe, di attorcigliarsi lungo lo sterno o il collo. Ad ogni morso o graffio sembrano animarsi di una nuova forza, come se il dolore e la stanchezza non scalfissero quell'essere.L'adrenalina scorre veloce nelle mie vene dandomi la forza di non smettere, di assecondare e rimarcare piccoli movimenti e attacchi mancati da Sebastian. La sua figura imponente e slanciata aggiunta alla mia sembra non importare all'ombra, quasi divertita nel giocare con noi.
In un momento di distrazione in cui un rantolo di dolore familiare al mio udito mi porta a voltare lo sguardo verso la fonte, un tentacolo riesce ad abbattere la barriera creata dal movimento continuo di ogni muscolo, facendomi perdere il controllo della situazione e crollare in malo modo sul terreno ghiaioso dell'arena ormai diventato campo di battaglia.Sporgo lo sguardo noncurante del mostro a me dinnanzi e cerco la mia amica. La ritrovo stesa a terra su di un fianco mentre con le ultime forze cerca disperatamente di crearsi una barriera attorno al corpo debole. In uno slancio di vitalità mi rialzo ponendo ogni forza sulle zampe posteriori allungandomi in avanti pronta a saltare su uno dei mostriciattoli che attorniano Livia.
Uno strattone mi blocca. Ricado a terra con un tonfo facendo alzare la polvere e oscurandomi la vista. Tossisco ritornando alla forma naturale mentre la presa sulle mie gambe non accenna a lasciarmi. Vengo alzata in aria con tale semplicità da farmi credere di aver perso nella caduta tutto il mio peso. Mi trovo a testa in giù mentre cerco, dimenandomi, di lacerare i tentacoli che avvolgono le mie caviglie.
Lancio un urlo di frustrazione mentre vengo sballottata avanti e indietro senza ritegno.Ma che...
Con la guancia dolorante per la botta appena subita cerco di affondare le unghie nel terreno inutilmente. La stretta si stringe sempre di più e la testa gira.
Tutto a me deve succedere...perché sono l'unica ad essere in questa stramba posizione.
Cerco di capire in che situazione è messo il mostro, intento a combattere contro Sebastian e Daniel che ogni tanto mi lanciano un'occhiata furtiva prima di attaccare la bestia.
Una lampadina si accende dentro la mia testa facendomi allargare le labbra in un sorriso.
Sfodero la lama ricurva dalla cintura dandomi dell'idiota per non averci pensato prima. La tuta è ancora intatta, senza graffi a differenza da me; con uno scatto fulmineo fendo l'aria tagliando di netto i tentacoli e cadendo in piedi e con la testa china mentre i capelli mi ricadono sul viso.Uno scintillio illumina i miei occhi rossi mentre i canini e le orecchie a punta si fanno più evidenti. Prendo la rincorsa, mi slancio atterrando con precisione sulla schiena del mostro e piantando con tutta la forza che ho a disposizione la lama, convergendo l'elemento del fuoco su di essa.
La fiamma si distribuisce su tutta la superficie liscia e affilata dell'oggetto per poi finire senza pietà all'interno della ferita apertasi con una semplicità impressionante. La lama scorre, come un coltello in una panetto di burro, dentro il corpo dell'ombra sempre più in profondità creando crepe su tutta la superficie oscura.
Come un onda il mio urlo travolge tutto, intorno a me, mentre l'energia esplode e con essa anche la bestia che cade morta sgretolandosi a contatto con il terreno.
Mi sento bruciare, dentro di me è in corso una battaglia, la vista è oscurata mentre il mio sguardo cerca qualcosa da distruggere e affondare.
Sento il potere dentro di me, la vita scorrere irruenta tra le mie membra rendendomi viva come mai prima d'ora.Impugno con entrambe le mani le due sciabole che avevo nel fodero dietro alla schiena, pronta ad un nuovo scontro corpo a corpo.
Vogliosa di sentire nuovamente come l'energia fluisce severa e imperterrita dentro di me creando quella combinazione tanto perfetta ed inebriante.
Ad un certo punto il fiato sembra non voler più uscire dai polmoni e il sangue non pompare più nelle mie vene. Boccheggio alla ricerca di aria mentre i miei muscoli subiscono la grave mancanza di ossigeno senza continuare a tenermi in piedi.
Le gambe cedono facendomi accasciare a terra stremata mentre il dolore mi avvolge.
Il fuoco mi brucia dall'interno e una bolla di potere mi confina in me stessa separandomi dal resto.Devo muovermi...aiutare gli altri...uccidere...
Apro di scatto gli occhi e solo dopo qualche secondo mi rendo conto del fatto che non ci vedo più.
Tremo, mi porto le mani sulla faccia senza riuscire a vederle, la paura prende il posto al potere immobilizzandomi.Mi alzo sulle ginocchia e appoggiando i palmi sul terreno, piccoli gemiti di dolore arrivano confusi al mio udito.
- Ora basta! - grido mentre una scarica percuote ogni centimetro della cupola scaricando l'accumulo di energia che prima ardeva dentro di me facendo tremare ogni cosa.
Silenzio...
Okay...sono un po cattiva forse.
Comunque, dato che era da un po che non scrivevo tutto d'un fiato, per favore ditemi com'è.
Non so se ho ripreso del tutto la mano, aspetto vostri commenti!😘
STAI LEGGENDO
•°Ice Eyes°• [INCOMPLETA] :(
FantasyLei sapeva di non essere normale, o almeno, ci sperava con tutto il cuore. Ma la sua vita, nonostante fosse ricca di pazzie , rimaneva sempre monotona...fino a quando; un ragazzo, pieno di se e dalla alta virilità, cercando di trovare la prescelta d...