Passarono i giorni da quella mattinata.
William aveva fatto cadere un mobile del soggiorno, gli era finita la chiavetta USB in cui teneva la musica dietro di esso e il mobile era diventato troppo pesante anche per lui quando lo aveva tenuto in piedi solo con una mano dato che con l'altra teneva il tuo piccolo trofeo di guerra.8 giorni in cui io passai la metà di ogni giornata ad allenarmi, o con Sebastian, o con Matthew oppure a vedere come si sviluppavano i poteri sugli elementi grazie a Bianca, che era una fata. Livia mi insegnava quali erano le erbe principali e come utilizzarle al meglio in ogni occasione.
Mi rafforzai.Ogni tanto i gemelli combinavano qualche marachella, si rideva, scherzava... Ma l'animo non era più come prima. Ne il mio, ne quello degli altri.
Ci stavamo preparando ad una possibile guerra d'altronde. Scendere agli Inferi non sarebbe stata una passeggiata, dovevamo superare le Rupi Ventose e cercare una grotta ai piedi di esse, o così mi avevano detto.Sta di fatto, che il gran giorno, quello della partenza, era arrivato.
Eravamo in una ventina di persone approssimativamente. C'era William, Livia, Bianca, Io, Sebastian, Matthew, Andrea, Jhon e Timon, Cristian, Cindy e altri uomini addestrati a combattere.
La mattina mi svegliati di soprassalto, avevo sognato la Dea Luna, mi aveva spiegato più o meno com'era fatta l'entrata dell'Inferno; avevamo chiacchierato un po' e poi buio. Quel buio mi ha spaventato. Fin da piccola, ho sempre avuto una gran paura del buio, vedevo cose che gli altri non vedevano, me le immaginavo semplicemente. Piccoli occhietti rossi che mi fissavano, goccioline di acqua che si infrangevano sul pavimento.
Ma tutti hanno dei punti deboli.La giornata era iniziata nuvolosa, in tutti i sensi. Si vede che, chiunque stesse sopra di noi ad osservarci, sempre che quel qualcuno esista, aveva percepito il nostro stato d'animo -pessimo- e di conseguenza si era intristito anche lui, causando una piccola pioggerella che entrava dietro il colletto e ti faceva imprecare contro il tempo.
Prendemmo 5 macchine, in una caricammo tutti gli zaini che ci sarebbero serviti poi più avanti, durante il tragitto troppo tortuoso. Livia aveva fatto un incantesimo su di essi, riuscivano a trattenere una quantità di cose superiore al normale -ma sempre non infinita- senza cambiare peso.
Salutammo i bambini promettendogli di ritornare tutti e in tempo per la festa di fine anno che da sempre si festeggia, è anche vicino al mio compleanno, ma me l'ero quasi dimenticata.Passammo svariate ore, non so dire per certo quante, in quell'angusto abitacolo della jeep dell'Alpha. Sembrava che anche l'allegria e spensieratezza dei gemelli, che viaggiavano con noi, fosse sparita.
Arrivammo, attraverso sentieri non segnalati e ripide discese al cospetto delle Rupi. Erano imponenti, si vedeva anche da lontano, ma non pensavo lo fossero così tanto.
La cima di quest'ultime era ricoperta dalle nuvole che ne impedivano la vista della fine.Iniziammo così le nostre ricerche: in silenzio, sotto la pioggia e con una gallina che non la smetteva mai di chiedere quanto ci volesse per trovare uno stupido buco nella roccia. Cindy se ne stava ferma e seguiva ogni tanto gli spostamenti più significativi, per il restodel tempo, era impalata a fissare le sue lunghe unghie laccate di rosa fluo e a guardare la sua immagine riflessa sul cellulare di ultima generazione.
Con la fronte imperlata di piccole goccioline d'acqua che si univano al sudore, dopo un tempo che mi parve infinito e al calar della sera, un uomo, Fitz se non sbaglio, diede l'annuncio di aver trovato la grotta che cercavamo. Un sospiro mi uscì spontaneo dalle labbra, ma il mio cuore accelerò quando mi avvicinai all'entrata. Era buia. Ma non quel buio normale, no, perché mai, sarebbe stato troppo semplice; era un'oscurità che risucchiava ogni tipo di luce. Come quella della lettera.
Il respiro mi si fece più veloce e indietreggiai di qualche passo andando a sbattere accidentalmente contro il petto bagnato e muscoloso del beta di Black.
- Scusami Cris - dissi guardandolo negli occhi. Erano un misto tra l'azzurro e il verde chiaro, tendente al giallo. Erano.... Strani. Non belli, ma con qualcosa di sinistro che si nascondeva dietro di essi. Meravigliosi ma allo stesso tempo pericolosi. Mi guardava con un ghigno sbeffeggiante, quasi irritato.
Questo mi diede fastidio, così mi girai per andare altrove. Vidi Livia che conversava silenziosamente con il suo ragazzo e mi avvicinai a loro.
Quando mi notarono mi sorrisero, anche se erano piuttosto preoccupati.
Ma del resto lo ero anche io. Curiosa di entrare, ma se avessi avuto una scelta avrei preferito non doverlo fare e di rimanere fuori a godermi il panorama che queste montagne donavano al paesaggio.
- Ciao ragazzi. Sbaglio o siamo tutti un po' nervosetti? - chiedo retorica e alzando gli occhi al cielo in ricordo dello scontro di poco prima.
- Non sbagli cara mia, l'Inferno fa questo effetto. Rende le persone più insicure di se, e comunque, non tutti evidentemente. - mi dice Jhon facendomi segno con la testa oltre le mie spalle.
Cindy era ancora lì, con il suo solito sorrisetto da "qui io sono la più bella", che conversava con Cristian. Coincidenze? Erano entrambi piuttosto tranquilli, anche se le loro facce normali potevano benissimo rispecchiare le nostre sensazioni di adesso.- Bene ragazzi! Domani mattina, appena sorgerà il sole, entreremo. Per sta sera è meglio accamparsi qui. Meglio che vi sia almeno un po' di luce al nostro passaggio. - urla per farsi sentire da tutti Andrea.
Una serie di sospiri e segni di approvazione spezzarono il silenzio che si era creato.- Bene. Iniziamo a montare le tende mentre gli altri inizieranno a fare qualcosa di decene da mettere sotto i denti. - spiegò.
- Tenete - disse poi. - Dovete spargere il campo in cui sosteremo con queste. Serviranno per illuminare tutto, non si sa mai che qui vicino ci siano piccoli demoni scappati per farci qualche dispetto. Muovetevi, prima che faccia buio! -.Oh, magnifico, nuova specie da aggiungere all'inventario. Demoni.
- Bhe, cosa aspettavi che ci fossero all'Inferno? - mi chiede arrogante Allison.
- Sinceramente non ci avevo nea che pensato. - dissi spazientita.
Sbuffa e ritorna in silenzio.Mi misi, insieme ad altre cinque ragazze, tra cui Aurora, Bianca e Cindy (sfortunatamente), a cucinare. Livia dava una mano con i suoi poteri, ma la vedevo molto stanca alla fine di tutto.
Passammo con il pentolone con salsiccia e fagioli in mezzo ai presenti, che si accerchiarono intorno a noi per prendere la propria porzione nelle scodelle che ognuno aveva portato da casa. Mentre il pentolone si svuotava, mille pensieri mi vorticavano per la testa disordinatamente. Feci cadere una mestolata di cibo sulla scarpa di Cindy, e diedi la colpa al fatto di essere stanca e tutta quella roba, ma in realtà l'avevo fatto a posta. Non mi andava ancora giù bene, il fatto che lei fosse qui con noi, non mi ispirava come persona.Finimmo tutti di mangiare quando il sole era tramontato già da un bel po' di tempoe finalmente potei vedere Sebastian.
Delle leggere occhiaie gli incorniciavano gli occhi, rendendo ancora più evidente l'azzurro ghiaccio che vi era dentro. Mi sorrise, senza dire niente, mi venne vicino e mi abbracciò strofinando il naso nell'incavo del mio collo.
- Domani sarà una dura giornata, andiamo a riposare Sophy. - mi disse portandomi per mano vicino ai materassini e facendomi sedere sulle sue gambe mentre le sue mani formavano piccoli cerchi sulla mia schiena.
Lo fissavo intensamente, cercando di capire cosa lo turbava così tanto, ma decidi di lasciarlo stare, almeno per oggi, vista la sua stanchezza e il suo richiamo silenzoso di non fargli domande.
Mi accoccolati sorridendogli accanto a lui e iniziai a respirare in sincronia con il ragazzo che mi ha cambiato la vita.
Mi addormentai dopo di lui. Non feci sogni, ne incubi. Solo buio. Buio come la grotta in cui dovevamo incamminarci l'indomani.Voglio commenti su questo più o meno 'nuovo' tipo di scrittura.
Come vi pare? Può andare? O rivolere i capitoli scritti in prima persona come gli altri?
Al prossimo capitolo.
Sophy😘Vi amooooooooooooooooooooooooo
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•°Ice Eyes°• [INCOMPLETA] :(
FantasyLei sapeva di non essere normale, o almeno, ci sperava con tutto il cuore. Ma la sua vita, nonostante fosse ricca di pazzie , rimaneva sempre monotona...fino a quando; un ragazzo, pieno di se e dalla alta virilità, cercando di trovare la prescelta d...